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Marc Marquez: umile, tranquillo, ma anche rock

MotoGP news – Marc Marquez vestirà i colori del team Gresin, alla guida di una Ducati. Dietro questa operazione vincente c’è stata la proprietaria della squadra Nadia Padovani, che ha raccontato com’è andata

Un altro Marquez in Gresini
Da due anni a capo della squadra Gresini c’è Nadia Padovani, vedova di Fausto Gresini che quest'anno è riuscita nell'impresa di portare Marc Marquez alla sua corte. Il 10 marzo comincerà la stagione ed entrambi i fratelli Marquez correranno con i colori della squadra faentina. Intervistata dal Corriere della Sera Padovani ha raccontato:
Sembrava impossibile che un otto volte campione del mondo potesse lasciare Honda per un team privato, ha fatto notizia e ne farà ancora”.

Da infermiera a mamma a proprietaria di un team di MotoGP, Nadia Padovani ha ammesso: “Mi hanno spinto, e mi spingono ancora, la rabbia e il dolore per avere perso Fausto. Volevo renderlo fiero di noi, con la sofferenza si cresce molto, ma non pensavo di avere questa forza interiore. Non credevo di avere la capacità per gestire un’azienda complicata come la Gresini Racing. Ho dovuto cambiare vita: prima stavo molto a casa con i figli, gestiva tutto Fausto. A volte lo vedevo stanco o arrabbiato e altre felicissimo e io ascoltavo. La morte di mio marito ha fatto emergere quella forza che probabilmente già avevo, ma che non sapevo di avere”.

Cos'è successo dietro le quinte
Dopo due stagioni in cui ha raccolto i primi successi e podi con Enea Bastianini e Alex Marquez, tra poco comincerà una nuova avventura con Marc: “Sembrava un sogno anche avere Marc: soltanto quando l’ho visto guidare nel test a Valencia ho detto: “Allora è vero”. E ancora adesso mi sembra irreale, ma è con noi quindi...” Sulla trattativa ha raccontato: “Noi non saremmo mai andati a cercarlo, ci ha contattato il suo manager ma aveva un accordo con la Honda fino al 2024. Gli ostacoli non erano pochi. Ai miei ho detto: “Proviamo ad aspettarlo”, lo volevo assolutamente nella speranza che si allineassero tutti i pianeti. Ci ho creduto fino all’ultimo, ed è successo”.

Cosa l’ha spinto a firmare? Padovani ha ammesso: “Siamo professionali: e i risultati ottenuti con altri piloti in questi anni parlano per noi. Altrimenti non sarebbe venuto. Certo, poi ha influito anche il fatto che suo fratello Alex fosse già con noi. Dai Gp tornava a casa con il sorriso e raccontava...”

"È un onore portare avanti il nome di mio marito”
I programmi sono a breve termine, per ora: “Marc con noi starà almeno un anno, almeno, poi si vedrà. Alex già lo conosciamo, è il “nostro ragazzo” e ci troviamo benissimo con lui, li gestiremo al meglio”. Poi ha raccontato quali sono state le prime impressioni su Marc: “Umile, tranquillo, amabile, determinato. Mi sembra che abbia un carattere diverso da Alex che è dolce e sensibile. Mi sembra sia più “rock”. Certo è che è un nome importante: “C’era chi aveva paura di creare un clima di tensione con i piloti del team ufficiale, ma in realtà c’erano visioni contrastanti all’interno. Io credo che anche per loro sarà motivo d’orgoglio avere un otto volte campione del mondo su una Ducati”. Tra poco si torna in pista e Nadia Padovani sottolinea quanto per lei sia motivo di orgoglio “vestire” il cognome del marito: “Fausto ha creato l’azienda da zero, ha dedicato tutta la sua vita all’azienda anche trascurando a volte la famiglia. È un onore portare avanti il nome di mio marito”.

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