MotoGP, Cecchinello: "Honda si sta organizzando per tornare in alto"
MotoGP news - L'unica vittoria Honda conquistata nel 2023 è stata ottenuta da Alex Rins, alla guida della moto del team LCR. Lucio Cecchinello ha così potuto festeggiare questo ottimo risultato, prima di vivere una seconda parte di stagione complicata
Dalla gioia al calvario
Mancava da tre anni un successo per Honda e a ottenerlo è stato Alex Rins, con la moto del team LCR. Il team manager Lucio Cecchinello ha fondato questa squadra nel 1996 e a fine campionato ha fatto un'analisi della stagione vissuta: "Non sono soddisfatto del mio team, ma di certo siamo orgogliosi del lavoro fatto con Alex Rins durante i test invernali. Con un lavoro certosino siamo riusciti ad Austin a riportare la Honda (dopo 3 anni di digiuno) a vincere un Gran Premio. Purtroppo per il resto la stagione è stata un calvario: dopo due settimane nel Mugello è arrivata per lui la frattura pluriframmentaria di tibia e perone, privandoci del nostro pilota di punta. Dopo aver toccato il cielo con un dito in America, con questo è diventato un anno amaro di soddisfazioni”.
I meriti di Ducati e Aprilia
Ora è il momento per Honda di fare una rivoluzione interna per tornare ai piani alti e Cecchinello ha ammesso: "Si sta organizzando per tornare in alto. Ducati, in primis, e anche Aprilia, hanno avuto il merito di introdurre nel mondo della MotoGP nuove tecnologie che hanno portato delle migliorie sull’efficienza aerodinamica, sulla velocità in curva. E poi i cosiddetti abbassatori per migliorare la moto in curva e un grande impegno sulle prestazioni del motore hanno permesso a queste case di sopravanzare”.
Infine ha commentato la stagione e lo spettacolo che è stato messo in scena: “Il campionato 2023 è stato bellissimo perché si è vista una lotta fino all’ultimo GP. Peccato solo per la caduta di Martin a Valencia, perché sarebbe stato bello che vincesse il nostro italiano Bagnaia magari con la lotta fino all’ultimo giro. Complimenti alla Ducati e al due volte campione del Mondo che senza qualche caduta di troppo poteva chiudere prima il discorso per il titolo”.