MotoGP Aleix Espargaro: “Se non corro non posso chiedere lo stesso stipendio”
MotoGP news – La crisi economica causata dall'epidemia di coronavirus colpisce tutti, Aleix Espargaro ha ammesso che il suo stipendio sarà ridotto ma è giusto che sia così
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Periodo d'incognita
L’epidemia del coronavirus ha colpito anche la Spagna che, come l’Italia, è in lockdown una situazione che porta e inevitabili problemi economici. Di questo è ben consapevole Aleix Espargaro, pilota ufficiale del team Aprilia, che intervistato da DAZN ha raccontato: “Tutte le fabbriche ora stanno vivendo un momento difficile, anche quelle giapponesi. Questa volta non si tratta solo di un problema di quelle europee”. Il campionato della MotoGP 2020 potrebbe anche non essere disputato e i piloti, ad ogni modo, dovranno rivedere il proprio stipendio. Lo spagnolo ha detto: “Sono pagato per correre in moto, se non posso farlo è normale che non posso chiedere la stessa somma di denaro. Le mie condizioni economiche sono cambiate e sono stato il primo a rendermene conto. Questo succede a tutta la popolazione mondiale. Ora comunque lo stipendio è secondario, la gente soffre e le fabbriche stanno vivendo un momento difficile. Non sarebbe giusto spremere la fabbrica in un momento così difficile come questo”. Questo stop forzato potrebbe far riflettere anche alcuni piloti sul proprio futuro: “Valentino Rossi doveva decidere se ritirarsi o meno, e anche Crutchlow e Dovizioso forse ci stavano pensando. Ora non so cosa faranno, se ci penseranno meglio o se ci saranno posti liberi nei team”. Al suo futuro non ci pensa: “Non ho fretta di rinnovare con Aprilia. La casa di Noale ha fatto un buon lavoro e io ho solo 30 anni. Questo periodo fa riflettere, potrei lasciare le moto, ma l’adrenalina che provi guidando una MotoGP non si può paragonare a nulla”.
L’epidemia del coronavirus ha colpito anche la Spagna che, come l’Italia, è in lockdown una situazione che porta e inevitabili problemi economici. Di questo è ben consapevole Aleix Espargaro, pilota ufficiale del team Aprilia, che intervistato da DAZN ha raccontato: “Tutte le fabbriche ora stanno vivendo un momento difficile, anche quelle giapponesi. Questa volta non si tratta solo di un problema di quelle europee”. Il campionato della MotoGP 2020 potrebbe anche non essere disputato e i piloti, ad ogni modo, dovranno rivedere il proprio stipendio. Lo spagnolo ha detto: “Sono pagato per correre in moto, se non posso farlo è normale che non posso chiedere la stessa somma di denaro. Le mie condizioni economiche sono cambiate e sono stato il primo a rendermene conto. Questo succede a tutta la popolazione mondiale. Ora comunque lo stipendio è secondario, la gente soffre e le fabbriche stanno vivendo un momento difficile. Non sarebbe giusto spremere la fabbrica in un momento così difficile come questo”. Questo stop forzato potrebbe far riflettere anche alcuni piloti sul proprio futuro: “Valentino Rossi doveva decidere se ritirarsi o meno, e anche Crutchlow e Dovizioso forse ci stavano pensando. Ora non so cosa faranno, se ci penseranno meglio o se ci saranno posti liberi nei team”. Al suo futuro non ci pensa: “Non ho fretta di rinnovare con Aprilia. La casa di Noale ha fatto un buon lavoro e io ho solo 30 anni. Questo periodo fa riflettere, potrei lasciare le moto, ma l’adrenalina che provi guidando una MotoGP non si può paragonare a nulla”.
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