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MotoGP 2021 - Promossi&Bocciati: Ducati fa cassa con il B&B, Quartararo è un ragioniere con il turbo

I due giovani di Borgo Panigale sbancano Misano: Bagnaia vince la seconda gara consecutiva, Bastianini conquista il suo primo podio e firma il giro veloce. El Diablo però non perde il controllo e si avvicina sempre di più alla conquista del campionato
Sono state due settimane da sogno per Francesco Bagnaia, che dopo il successo di Aragon replica a Misano, nel gran premio di casa. È stato un weekend incredibile per i colori italiani in generale: sul podio Enea Bastianini raggiunge Pecco, la Ducati vola con la sua coppia B&B. Andiamo allora a rivedere Promossi&Bocciati del gp di San Marino e della Riviera di Rimini insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Pecco Bagnaia ci sperava in un'altra vittoria, ma soprattutto ci credeva e lo aveva detto prima del weekend. Portare a casa il primo posto quando si hanno tutti gli occhi addosso tuttavia non è semplice e per di più sulla pista dove l'anno scorso il ducatista era caduto quando era in testa. Invece Pecco è stato stratosferico, bissando il successo del Motorland, ma con una gara di prestazione pura invece che con un duello all'ultimo sorpasso.
Nel parco chiuso di Misano c'era anche un'altra Desmosedici, ma non era quella di Jack Miller, che a fine gara ha raccolto un altro brodino da quinto posto: Enea Bastianini ha conquistato il suo primo podio in MotoGP, e nella sua stagione da rookie. Inoltre lo ha fatto su una moto che non è la più evoluta tra quelle di Borgo Panigale, e ha pure segnato il giro veloce della gara. Il campione in carica della Moto2 ha corso davvero un gp di gran spessore, sorpassando piloti del calibro di Marc Marquez, tanto per fare un nome su tutti.
Tra gli attapirati di giornata ci sono i piloti della Suzuki: Alex Rins è caduto, mentre Joan Mir si è classificato sesto dando sostanzialmente addio alle residue speranze di vincere il titolo di campione del mondo anche quest'anno.

Oscar del sorpasso
Mancano 9 giri al termine della gara, Bastianini è quarto ma non si accontenta: recupera su Miller che a inizio gran premio era lontano più di due secondi, gli si incolla all'uscita dal Tramonto e lo attacca al Curvone. Passare all'interno in una curva da 290 chilometri orari è qualcosa di spaventoso anche solo da vedere in televisione, ma il Bestia non è soprannominato così solo per il cognome e si guadagna un podio strameritato.

Data check
Una volta c'era Jorge Lorenzo, detto Il Martillo per la sua capacità di replicare in gara, uno dopo l'altro, giri velocissimi. Vedere correre oggi Bagnaia è stato un po' come rivivere quelle prestazioni, perché il buon Pecco è stato sotto l'1'33” per 24 dei 26 giri (escluso quello con partenza da fermo). Inoltre, all'ultimo passaggio e con Fabio Quartararo sul groppone, ha fatto segnare il suo quinto giro più veloce, a un decimo e mezzo dalla propria miglior prestazione. Complimenti anche a El Diablo, che ha fatto segnare sostanzialmente gli stessi cronometrici di Bagnaia, ma non avendo avuto la sua stessa partenza ha dovuto faticare per recuperare e non è riuscito a portare un attacco nel finale.

Meditate gente
Quartararo ci ha provato davvero a vincere, tanto che in un paio di occasioni ha perso per un attimo l'anteriore nel suo tenativo di rimonta. Il francese non ha fatto una gara di calcolo, nonostante la posizione in campionato gli avrebbe potuto garantire anche questa opzione. Alla fine Fabio ha conquistato un podio che è il nono della stagione, e tra le nove coppe in bacheca, cinque sono quelle assegnate al vincitore. In questo campionato Quartararo è sempre andato a punti, anche nelle gare difficili come la scorsa di Aragon, ed è questo il motivo per cui ha 48 punti di vantaggio su Bagnaia. La missione del ducatista è oltremodo complicata: sono rimaste solo 4 gare e con 100 punti da assegnare c'è da sperare nella pioggia o in qualche altro sortilegio.
Se non altro l'Italia torna a vincere nelle gare con continuità: non accadeva dal 2017 che il tricolore sventolasse sul gradino più alto del podio per due gran premi di fila, e anche in quella occasione era stato un ducatista, Andrea Dovizioso, a regalarci il doppio hurrà. Per Bagnaia è un buon precedente, ma il pilota di Chivasso può addirittura fare meglio.
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