MotoGP 2021, a Portimao solo una frenata è impegnativa. Orari TV
MotoGP news – Si torna in pista in Portogallo, questo fine settimana, su un tracciato tra "i preferiti" dagli impianti frenanti. A raccontare la vita dei freni su questa pista sono gli ingegneri Brembo, che sarà anche title sponsor del penultimo appuntamento stagionale
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MotoGP
Un GP speciale
Come Misano, il Red Bull Ring e il Qatar, anche il circuito di Portimao ospita in questa stagione un doppio appuntamento, questo fine settimana, mesi dopo la prima prova, disputata ad aprile. Un appuntamento che avrà come title sponsor Brembo, che ha scelto questo evento per promuovere la nascita di Sensify, il pioneristico sistema frenante intelligente che integra il più avanzato software basato sull’intelligenza artificiale con i componenti frenanti prodotti da Brembo.
Più impegnativo solo di Assen
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con i piloti del Mondiale MotoGP, il circuito dell’Algarve rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, il secondo più basso del campionato 2021 dopo il TT Circuit Assen. Nelle prime 5 curve i freni sono in funzione per complessivi 13 secondi e mezzo mentre nelle restanti 10 curve sono impiegati per 18 secondi e 7 decimi: nel primo caso la media è di quasi 3 secondi, nell’altro non avvicina nemmeno i 2 secondi.
I numeri più interessanti
Dalla partenza alla bandiera a scacchi il carico totale sulla leva del freno supera di poco gli 8 quintali. In totale l’impianto frenante è operativo per un terzo esatto dell’intero Gran Premio. Di tutte le gare nella penisola iberica solo a Valencia si registra una percentuale superiore. Delle 10 frenate solo una è classificata come impegnativa per i freni, 3 sono di media difficoltà e le restanti 6 sono scarsamente impegnative. Però sia alla prima che alla quinta curva le MotoGP frenano per 5 secondi esatti ma in un caso riducono la loro velocità di 218 km/h, nell’altro di 172 km/h. Diversi sono anche gli spazi di frenata tra le due: alla curva iniziale è di 299 metri, alla quinta curva di 212 metri. E pure le decelerazioni affrontate dai piloti si discostano: 1,5 g contro 1,2 g.
Ecco gli orari diretta TV del Gran Premio portoghese.
Come Misano, il Red Bull Ring e il Qatar, anche il circuito di Portimao ospita in questa stagione un doppio appuntamento, questo fine settimana, mesi dopo la prima prova, disputata ad aprile. Un appuntamento che avrà come title sponsor Brembo, che ha scelto questo evento per promuovere la nascita di Sensify, il pioneristico sistema frenante intelligente che integra il più avanzato software basato sull’intelligenza artificiale con i componenti frenanti prodotti da Brembo.
Più impegnativo solo di Assen
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con i piloti del Mondiale MotoGP, il circuito dell’Algarve rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, il secondo più basso del campionato 2021 dopo il TT Circuit Assen. Nelle prime 5 curve i freni sono in funzione per complessivi 13 secondi e mezzo mentre nelle restanti 10 curve sono impiegati per 18 secondi e 7 decimi: nel primo caso la media è di quasi 3 secondi, nell’altro non avvicina nemmeno i 2 secondi.
I numeri più interessanti
Dalla partenza alla bandiera a scacchi il carico totale sulla leva del freno supera di poco gli 8 quintali. In totale l’impianto frenante è operativo per un terzo esatto dell’intero Gran Premio. Di tutte le gare nella penisola iberica solo a Valencia si registra una percentuale superiore. Delle 10 frenate solo una è classificata come impegnativa per i freni, 3 sono di media difficoltà e le restanti 6 sono scarsamente impegnative. Però sia alla prima che alla quinta curva le MotoGP frenano per 5 secondi esatti ma in un caso riducono la loro velocità di 218 km/h, nell’altro di 172 km/h. Diversi sono anche gli spazi di frenata tra le due: alla curva iniziale è di 299 metri, alla quinta curva di 212 metri. E pure le decelerazioni affrontate dai piloti si discostano: 1,5 g contro 1,2 g.
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