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MotoGP 2021, Marquez: “Gli anni in 125 e Moto2 forse più divertenti della MotoGP"

MotoGP news - Marc Marquez è tornato a essere un pilota di MotoGP a tutti gli effetti e ha parlato dell'importanza di avere un fratello che condivide con lui la sua stessa passione, di quale sarebbe la maniera migliore per ritirarsi e di Pedro Acosta che risveglia in lui i ricordi delle classi minori
"Fortunato ad avere un fratello pilota"
Dopo aver disputato il Gran Premio del Portogallo, Marc Marquez ha rilasciato un’intervista al giornale spagnolo Marca, rispondendo a domande molto interessanti. Per esempio, se fosse stato lui il fratello minore, al posto di Alex, le cose sarebbero cambiate? L’otto volte iridato ha risposto: “Difficile rispondere. Sono dove sono grazie ai miei genitori. Mio fratello è stato spinto da loro, ma anche dal fatto che il fratello maggiore correva. Se mi metto nei panni del fratello minore, lui vuole sempre provare a imitare il maggiore in questo senso. Quindi penso che non sarebbe cambiato nulla, ma forse starei in un altro posto adesso. Così come Pol (Espargarò, il suo nuovo compagno di squadra) abbiamo una fortuna, quella di poter condividere la nostra vita professionale, la stessa filosofia di vita, con nostro fratello”.
A Portimao è tornato in pista dopo esser guarito dall’infortunio peggiore della sua carriera, ma se questo l’avesse portato al ritiro? “Nessun pilota vuole ritirarsi per un infortunio. Il ritiro ideale è perché il pilota stesso prende questa decisione, non perché è obbligato da altri fattori, quali magari un infortunio, o perché non trova più una sella in MotoGP. Se mi fosse capitato però l’avrei accettato perché non avrei avuto altre opzioni. Ma la situazione è andata in maniera diversa e sono potuto tornare sulla mia moto”.
Infine ha commentato la stagione di Pedro Acosta, il fenomeno spagnolo che in Moto3 sta ottenendo risultati straordinari: “Non mi reincarnarei in lui, ma tornerei indietro per godermi quegli anni di 125 e Moto2, che sono stati forse i più divertenti, perché in MotoGP è tutto molto più mediatico e tutto più difficile”.
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