MotoGP 2021 Barcellona - Marquez: "Il recupero è lento, ho tanta strada da fare" Orari TV
L'otto volte campione del mondo spiega le sue difficoltà: "Guidare una MotoGP è molto impegnativo, bisogna essere al cento per cento e il mio braccio non è a posto. La Honda deve migliorare, ma stiamo lavorando per recuperare il gap"
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MotoGP
La doppia caduta di Le Mans e quella del Mugello, dopo appena un giro di gara, hanno riportato Marc Marquez alla dura realtà delle corse. La strada verso la normalità è lunga, e il fenomeno di Cervera ne è consapevole, come ha spiegato nel giovedì di Barcellona.
Illusioni e delusioni
Se l'otto volte campione del mondo era riuscito a produrre due buoni risultati in Spagna e Portogallo, il recupero poi non è proseguito in modo lineare, e anzi le cose sembrano essere peggiorate nell'ultimo mese. “Sì, il recupero procede a rilento per una serie di ragioni”, ha ammesso la Formica Atomica.
Marc ha spiegato cosa non va: “A casa lavori duro, anche quando forzi in palestra ti senti pronto per tornare in pista. Poi però risali su una MotoGP e tocchi con mano cosa vogliono dire le sollecitazioni, le difficoltà, la forza che serve, il fatto di avere di fianco i migliori piloti del pianeta. È diverso: non posso dire sia stata una sorpresa ma serve tempo. Anche i test su moto stradali non ti danno la misura di cosa sia la MotoGP. Adesso magari faccio un buon giro ma non posso infilarne cinque tutti aggressivi”, ha sottolineato Marquez.
Il fronte tecnico
Alle difficoltà fisiche si somma una situazione tecnica che vede la Honda in grossa difficoltà. Taakaki Nakagami è stato il pilota che ha raggiunto il miglior risultato fino a oggi, un quarto posto che indica quanto podio e vittorie siano per il momento fuori portata per Hrc. “Nel 2020 io mi sono fatto male e Crutchlow non ha potuto lavorare al meglio allo sviluppo” ha riconosciuto Marquez parlando del britannico passato da Honda a collaudatore Yamaha. “Credo che queste due cose ci hanno fatto perdere qualcosa in termini di sviluppo, ma la Honda comunque ha lavorato molto e stiamo continuano a cercare di capire cosa funziona e cosa non funziona, per migliorare. Ma ci vuole tempo”.
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Illusioni e delusioni
Se l'otto volte campione del mondo era riuscito a produrre due buoni risultati in Spagna e Portogallo, il recupero poi non è proseguito in modo lineare, e anzi le cose sembrano essere peggiorate nell'ultimo mese. “Sì, il recupero procede a rilento per una serie di ragioni”, ha ammesso la Formica Atomica.
Marc ha spiegato cosa non va: “A casa lavori duro, anche quando forzi in palestra ti senti pronto per tornare in pista. Poi però risali su una MotoGP e tocchi con mano cosa vogliono dire le sollecitazioni, le difficoltà, la forza che serve, il fatto di avere di fianco i migliori piloti del pianeta. È diverso: non posso dire sia stata una sorpresa ma serve tempo. Anche i test su moto stradali non ti danno la misura di cosa sia la MotoGP. Adesso magari faccio un buon giro ma non posso infilarne cinque tutti aggressivi”, ha sottolineato Marquez.
Il fronte tecnico
Alle difficoltà fisiche si somma una situazione tecnica che vede la Honda in grossa difficoltà. Taakaki Nakagami è stato il pilota che ha raggiunto il miglior risultato fino a oggi, un quarto posto che indica quanto podio e vittorie siano per il momento fuori portata per Hrc. “Nel 2020 io mi sono fatto male e Crutchlow non ha potuto lavorare al meglio allo sviluppo” ha riconosciuto Marquez parlando del britannico passato da Honda a collaudatore Yamaha. “Credo che queste due cose ci hanno fatto perdere qualcosa in termini di sviluppo, ma la Honda comunque ha lavorato molto e stiamo continuano a cercare di capire cosa funziona e cosa non funziona, per migliorare. Ma ci vuole tempo”.
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