MotoGP 2021, Assen è la pista meno impegnativa per i freni. Orari TV
MotoGP news – Le vacanze estive sono ormai vicine, ma i piloti della top class dovranno prima disputare il nono appuntamento sulla pista olandese tra le più celebri e cariche di storia in calendario. Brembo, che fornisce tutti i piloti, ha dato una lettura di questo tracciato che ha avuto l’indice difficoltà più basso di tutto il calendario
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MotoGP
Penultima sfida
Prima che inizi la pausa estiva lunga cinque settimane, la categoria regina correrà questo fine settimana ad Assen, sulla celebre pista olandese che per Brembo rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. La Casa bergamasca lavora con tutti i piloti della griglia di partenza e in una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 1, il più basso del campionato 2021, inferiore ai 2 punti di Phillip Island e Portimao. Ad Assen la velocità massima non supera i 310 km/h ma le numerose curve veloci garantiscono un raffreddamento degli impianti frenanti. E proprio l’esistenza di così tante curve rappresenta il miglior banco di prova dei cerchi Marchesini.
L’importanza dei cerchi Marchesini
Dal marzo 2000 Marchesini è un’azienda del gruppo Brembo e anche per la stagione 2021 i cerchi in magnesio forgiato Marchesini equipaggiano quasi due terzi delle moto presenti in pista in MotoGP. Per l’anteriore sono disponibili le varianti a 5 razze a Y e a 7 razze, per il posteriore a 7 razze. Tutti questi esemplari discendono da multiforging 3D a stampo chiuso e trattamento termico e garantiscono massima rigidezza e minima inerzia. Il risparmio di peso assicurato dalle ruote Marchesini, che insieme alle gomme costituiscono le masse non sospese in rotazione più importanti, migliora l’accelerazione della moto, la sua maneggevolezza nei cambi di direzione e la risposta in frenata.
Le differenze con la Superbike
La pista di Assen è molto guidata, con parecchi curvoni veloci e una sola curva secca che presenta un calo di velocità inferiore ai 180 km/h. Fatta eccezione per Le Mans, nelle piste su cui si è già corso quest’anno c’è sempre stata almeno una frenata con una decelerazione superiore ai 200 km/h, con punte vicine ai 250 km/h.
Le 10 frenate di ogni giro comportano un uso complessivo dei freni di 29 secondi, equivalenti al 31 per cento della durata della gara. Anche per il Mondiale Superbike che sarà qui impegnato fra un mese le frenate sono 10 ma l’utilizzo dei freni è di poco superiore ai 26 secondi al giro, anche se il carico sulla leva del freno delle derivate di serie è di quasi 38 kg al giro a fronte dei 36,6 kg della MotoGP.
La più impegnativa
Delle 10 frenate della pista olandese solo una è considerata altamente impegnativa per i freni mentre 8 sono di media difficoltà e la restante è leggera.
La frenata in discesa a destra della curva Haarbocht (curva 1) è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e gli impianti frenanti: le moto ci arrivano a 285 km/h e i piloti frenano per 4,3 secondi in cui percorrono 221 metri. Per raggiungere i 111 km/h necessari per impostare la curva i piloti esercitano un carico di 5,3 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,5 g.
Ecco gli orari diretta tv su Sky, Dazn e TV8 del GP di Olanda.
Prima che inizi la pausa estiva lunga cinque settimane, la categoria regina correrà questo fine settimana ad Assen, sulla celebre pista olandese che per Brembo rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. La Casa bergamasca lavora con tutti i piloti della griglia di partenza e in una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 1, il più basso del campionato 2021, inferiore ai 2 punti di Phillip Island e Portimao. Ad Assen la velocità massima non supera i 310 km/h ma le numerose curve veloci garantiscono un raffreddamento degli impianti frenanti. E proprio l’esistenza di così tante curve rappresenta il miglior banco di prova dei cerchi Marchesini.
L’importanza dei cerchi Marchesini
Dal marzo 2000 Marchesini è un’azienda del gruppo Brembo e anche per la stagione 2021 i cerchi in magnesio forgiato Marchesini equipaggiano quasi due terzi delle moto presenti in pista in MotoGP. Per l’anteriore sono disponibili le varianti a 5 razze a Y e a 7 razze, per il posteriore a 7 razze. Tutti questi esemplari discendono da multiforging 3D a stampo chiuso e trattamento termico e garantiscono massima rigidezza e minima inerzia. Il risparmio di peso assicurato dalle ruote Marchesini, che insieme alle gomme costituiscono le masse non sospese in rotazione più importanti, migliora l’accelerazione della moto, la sua maneggevolezza nei cambi di direzione e la risposta in frenata.
Le differenze con la Superbike
La pista di Assen è molto guidata, con parecchi curvoni veloci e una sola curva secca che presenta un calo di velocità inferiore ai 180 km/h. Fatta eccezione per Le Mans, nelle piste su cui si è già corso quest’anno c’è sempre stata almeno una frenata con una decelerazione superiore ai 200 km/h, con punte vicine ai 250 km/h.
Le 10 frenate di ogni giro comportano un uso complessivo dei freni di 29 secondi, equivalenti al 31 per cento della durata della gara. Anche per il Mondiale Superbike che sarà qui impegnato fra un mese le frenate sono 10 ma l’utilizzo dei freni è di poco superiore ai 26 secondi al giro, anche se il carico sulla leva del freno delle derivate di serie è di quasi 38 kg al giro a fronte dei 36,6 kg della MotoGP.
La più impegnativa
Delle 10 frenate della pista olandese solo una è considerata altamente impegnativa per i freni mentre 8 sono di media difficoltà e la restante è leggera.
La frenata in discesa a destra della curva Haarbocht (curva 1) è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e gli impianti frenanti: le moto ci arrivano a 285 km/h e i piloti frenano per 4,3 secondi in cui percorrono 221 metri. Per raggiungere i 111 km/h necessari per impostare la curva i piloti esercitano un carico di 5,3 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,5 g.
Ecco gli orari diretta tv su Sky, Dazn e TV8 del GP di Olanda.
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