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MotoGP 2020, Puig: “Honda non è avvantaggiata dallo stop forzato”

MotoGP news – Il direttore sportivo del team Honda Repsol Alberto Puig ha risposto alle provocazioni secondo cui questa pausa forzata sarebbe un vantaggio per Honda e Marc Marquez. Lo spagnolo non ci sta e spiega perché la casa alata è l'unica a essere in piena regola, e di cosa secondo lui avrebbe potuto fare Marc nella gara del Qatar
"La gente non ne capisce molto"
Questa pausa forzata della MotoGP pare che favorisca soprattutto il binomio Honda-Marc Marquez, lo spagnolo doveva ancora riprendersi dall’infortunio alla spalla e dal punto di vista tecnica la RC213V versione 2020 sembrava avere ancora qualche problema da risolvere. Non la vede così il direttore sportivo del team Alberto Puig che in un’intervista al giornale spagnolo Marca ha dichiarato: “Se c’è qualcuno che barerà nel campionato 2020 questa non sarà Honda. Basta considerare il fatto che siamo stati i primi a mostrare quello che avevamo, come per esempio il droi (acronimo di sviluppo motoristico della stagione), che IRTA (l’associazione dei team) chiede alle squadre. Siamo stati gli unici, gli altri non l’hanno fatto. Honda non ha alcuna intenzione di modificare nulla perché un motore non si fa in cinque minuti e la gente sta pensando che, visto che è stato posticipato l’inizio del campionato, stiamo preparando un nuovo motore. La gente non ha molte informazioni e soprattutto, non ne capisce molto”.
Quello che è chiaro è che nell’ultimo test del Qatar Marquez si è visto in difficoltà, e Puig dice: “Era causato da un insieme di cose, ma già nell’ultimo giorno di test le cose avevano migliorato molto”. Con questa pausa forzata è logico che le condizioni fisiche di Marc stanno migliorando e questo va a suo vantaggio. Puig in merito ha detto: “L’operazione chirurgica che ha avuto alla spalla è stata severa, pensavamo che fosse più facile ma non è andata così. Questa pausa forzata probabilmente gli ha permesso di recuperare, ma è chiaro che non siamo contenti di aver avuto questo stop per questo motivo sanitario. Avremmo preferito cominciare il campionato nelle condizioni in cui era. Era ad un 60 – 65% delle sue possibilità, ma nonostante questo credo che domenica notte in Qatar l’avremmo potuto vedere lottando per la vittoria”.
 
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