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MotoGP 2020, Petrucci: “Il riferimento in pista resta Marc Marquez”

MotoGP news – Terminati i test di Sepang, Danilo Petrucci ha spiegato il lavoro affrontato all'interno del suo box, ha parlato della sicurezza e dei suoi rivali in pista, a cui si è aggiunto Quartararo
"Quartararo lotterà per il titolo"
A Milano Nolan Group ha presentato la nuova collezione 2020 e a presenziare all’evento c’era Danilo Petrucci, che indossa i caschi bergamaschi dal lontano 2015. Il pilota di Terni, appena tornato da Sepang dove ha disputato la tre giorni di test, ha dichiarato: “Alla fine dello scorso anno Ducati ha portato delle evoluzioni. Ci siamo trovati meglio, non so se basterà e bisogna fare di più, ma il lavoro dietro le quinte continua alla grande. Negli ultimi anni Ducati ha fatto una grande moto e tanti si dimenticano che è una casa europea molto più piccola delle altre. Il lavoro è grande da parte degli ingegneri. Per ora abbiamo provato solo su una pista, dove nei test eravamo andati bene e poi in gara avevamo avuto delle difficoltà. Aspettiamo di vedere come andranno le prime gare”. I rivali in pista sono tanti, ma il mirino sulla schiena ce l’ha solo uno: “Marquez è sempre il pilota da battere, per ora ci sono riuscito solo una volta. Il problema è che quando è in difficoltà finisce secondo o terzo. È difficile lottare con lui per il campionato. Ora ci sono anche più piloti veloci, però è lui il riferimento. Nei test non si è visto tanto, anche per le sue condizioni fisiche, ma avrà usato i test per fare prove più dettagliate”.
Un tema importante subito dopo i test di Sepang è stato quello che riguarda le gomme Michelin, che sembrano favorire Suzuki e Honda e penalizzare Ducati e Yamaha. A riguardo Petrucci ha detto: “Michelin ha dovuto fare una gomma che vada bene per tutte le moto in pista, che però hanno caratteristiche diverse. Dal nostro punto di vista c’è sicuramente da lavorare. La nostra moto ha caratteristiche uniche, e con queste gomme i nostri punti di forza non riescono a emergere facilmente. Dal punto di vista dello spettacolo le gomme fanno un ottimo lavoro, nei test di Sepang c’erano dieci piloti in tre decimi. Questo vorrebbe dire che se fosse stata una gara c’erano almeno dieci piloti in lotta per il podio”. La sicurezza è un altro aspetto molto importante nel motociclismo e in continua evoluzione: “Stiamo cercando di fare il massimo. Negli ultimi anni abbiamo introdotto diverse novità come l’air bag e dallo scorso anno c’è un’omologazione più severa per quanto riguarda i caschi. Il nostro è uno sport rischioso, ma ogni venerdì ci troviamo tutti in Safety Commission per parlare e ci danno ascolto. Negli anni abbiamo migliorato tante cose e abbiamo fatto spostare muri di metri. Sono molto attento a questo tema e per questo faccio attenzione anche al casco che indosso, poi la testa qui dentro ce la metto io e la batto io, mi interessa sapere che funzioni”.
Infine due battute su Quartararo, che lo scorso anno ha svolto un anno in crescendo e ha iniziato il 2020 dominando i test: “È stato il rivale di Marquez nel finale 2019 e quest’anno punta al titolo: ha più esperienza e guida una moto ufficiale. Quando lo incontri in pista nei test e nelle prove sembra non stia mai spingendo, poi quando provo a seguirlo non ci riesco. Ha uno stile di guida molto pulito, e anche quando sembra che non spinga sta andando fortissimo. L’unico suo aspetto che può essere negativo è che è giovane, ma magari avessi io la sua età. Anzi, l’unico aspetto negativo è la sua velocità".
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