MotoGP 2020, cosa farà Lorenzo? Tutte le possibilità
MotoGP news – Jorge Lorenzo ha annunciato che nella prossima stagione sarà ancora nel paddock, ma in quale veste? Il maiorchino ha promesso di spiegarlo a breve, nel frattempo ecco quello che, secondo noi, potrebbe fare
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L'incognita Jorge
Giovedì 14 novembre Jorge Lorenzo annunciava il suo ritiro dal mondo delle corse, dopo un anno costellato da infortuni e problemi alla guida della Honda RC213V. Dopo il GP di Valencia il maiorchino è partito per una vacanza di tre settimane a Bali e, tornato da poco nella sua casa di Lugano, ha dichiarato che il prossimo anno sarà di nuovo nel paddock della MotoGP. Che lo faccia come pilota è impossibile, e allora quale sarà il suo ruolo? Proviamo a fare qualche ipotesi.
Lo sbocco naturale per Jorge sarebbe fare il collaudatore, la sua grande esperienza, arricchita dal passaggio in Ducati e Honda dopo tante stagioni in Yamaha, sarebbe senza dubbio preziosa per qualsiasi team. Di certo troverebbe le porte aperte in Yamaha, la casa con cui ha vinto di più e a cui potrebbe confidare i segreti di Honda. Non è da escludere anche un ritorno in Ducati, costruttore con cui ha lavorato due anni e dove ritroverebbe Gigi Dall’Igna con il quale mantiene tuttora ottimi rapporti. Di certo Lorenzo ha detto che vuole vivere con meno stress e il lavoro di sviluppo "dietro le quinte" sembrerebbe essere proprio quello che cerca.
Non è però da escludere che si possa rivedere nel ruolo di “coach”, una figura professionale arrivata di recente nella MotoGP e sempre più richiesta dai piloti che cercano occhi esperti per avere consigli su messa a punto e scelte tattiche in gara. Chi meglio di Lorenzo potrebbe farlo?
Infine, l’ultima possibilità è che possa ricoprire un ruolo nello staff di Dorna, magari dedicandosi alla sicurezza dei tracciati, un aspetto su cui da pilota Lorenzo è sempre stato molto sensibile.
Giovedì 14 novembre Jorge Lorenzo annunciava il suo ritiro dal mondo delle corse, dopo un anno costellato da infortuni e problemi alla guida della Honda RC213V. Dopo il GP di Valencia il maiorchino è partito per una vacanza di tre settimane a Bali e, tornato da poco nella sua casa di Lugano, ha dichiarato che il prossimo anno sarà di nuovo nel paddock della MotoGP. Che lo faccia come pilota è impossibile, e allora quale sarà il suo ruolo? Proviamo a fare qualche ipotesi.
Lo sbocco naturale per Jorge sarebbe fare il collaudatore, la sua grande esperienza, arricchita dal passaggio in Ducati e Honda dopo tante stagioni in Yamaha, sarebbe senza dubbio preziosa per qualsiasi team. Di certo troverebbe le porte aperte in Yamaha, la casa con cui ha vinto di più e a cui potrebbe confidare i segreti di Honda. Non è da escludere anche un ritorno in Ducati, costruttore con cui ha lavorato due anni e dove ritroverebbe Gigi Dall’Igna con il quale mantiene tuttora ottimi rapporti. Di certo Lorenzo ha detto che vuole vivere con meno stress e il lavoro di sviluppo "dietro le quinte" sembrerebbe essere proprio quello che cerca.
Non è però da escludere che si possa rivedere nel ruolo di “coach”, una figura professionale arrivata di recente nella MotoGP e sempre più richiesta dai piloti che cercano occhi esperti per avere consigli su messa a punto e scelte tattiche in gara. Chi meglio di Lorenzo potrebbe farlo?
Infine, l’ultima possibilità è che possa ricoprire un ruolo nello staff di Dorna, magari dedicandosi alla sicurezza dei tracciati, un aspetto su cui da pilota Lorenzo è sempre stato molto sensibile.
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