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MotoGP 2019, Yamaha: via Tsuya, arriva Sumi

MotoGP news – Dopo la disastrosa stagione 2018 e i continui lamenti da parte dei due piloti ufficiali, Valentino Rossi e Maverick Vinales, la casa dei tre diapason ha dovuto prendere provvedimenti. In Yamaha è stato estromesso dal progetto MotoGP Kouji Tsuya e il suo posto è stato preso da Takahiro Sumi, con la speranza che già a Sepang si vedano i primi risultati…
Cambiamenti
Che qualcosa all’interno del progetto di Yamaha in MotoGP dovesse cambiare, questo era palese dopo un 2018 piuttosto complicato che è stato scandito da innumerevoli lamentele dei due piloti ufficiali, Valentino Rossi e Maverick Vinales. L’apice si è forse toccato con le scuse pubbliche dell’allora capo del progetto, Kouji Tsuya, durante il Gran Premio d’Austria, e quello è stato un evidente punto di non ritorno. In vista del 2019 qualcosa doveva cambiare all’interno della squadra e come era presumibile Tsuya è stato estromesso dal suo ruolo. Come riporta il sito francese Paddock.gp, il nuovo capo del progetto è oggi Takahiro Sumi, ingegnere che arriva direttamente dal test team. Tsuya, a stagione conclusa, aveva dichiarato: “Il 2018 è stato un anno complicato per noi. Il problema principale era l’accelerazione nelle curve lente, ma avevamo problemi anche con la decelerazione, la frenata e le curve. La caratteristica del nostro motore, specialmente in curva, era di essere molto aggressivo. È stato difficile anche la gestione della gomma. Nonostante questo, sono sicuro che abbiamo migliorato la moto dello scorso anno, soprattutto in termini di motore e accelerazione, e il nostro obiettivo è quello di avere un motore più fluido senza perdere la massima velocità”. Un obiettivo questo che speriamo la casa di Iwata sia riuscita a centrare in vista di questo 2019 e le prime risposte potremo averle già tra qualche giorno, quando i piloti della top class scenderanno in pista a Sepang per affrontare il primo test 2019 (dal 6 all’8 febbraio). Troveremo una Yamaha M1 competitiva o vedremo Valentino Rossi scendere dalla moto scuotendo la testa? In due settimane sapremo se il lavoro svolto durante l’inverno dalla fabbrica giapponese avrà dato i suoi frutti.
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