SBK 2025, a Portimao è tornato Razgatlioglu
L'infortunio non ha limitato il campione del mondo, che ha messo tutti in riga. Bulega non ha forzato, in Bimota c'è fiducia in vista del debutto mondiale
L'appuntamento che conta è per il 17-18 febbraio, quando le superbike torneranno in pista a Phillip Island per la terza sessione di test pre campionato (a pochi giorni dal primo round), dopo quella di Jerez de la Frontera e di Portimao, appena conclusa. In quell'occasione i team potranno finalmente provare le moto in configurazione 2025, ovvero con le novità riguardanti le limitazioni di flusso benzina. Per adesso l'inverno dei test ha prodotto in totale due giornate “buone” a capire qualcosa, per via di condizioni meteo difficili.
Ritorni attesi
Cosa si può dire della due giorni di Portimao? La giornata utile da considerare è stata quella di martedì. Toprak Razgatlioglu ha girato per la prima volta in sella alla nuova M 1000 RR: il turco non aveva preso parte al test della passata settimana a Jerez: 55 giri per lui a fine giornata e il miglior crono in 1’40.650, con tre decimi su Axel Bassani. Toprak ha girato con guanti speciali, un paio con spazio allargato nella zona dell’indice destro e un paio con dito indice e medio uniti, per avere un feeling migliore alla mano infortunata. I tempi non ne hanno risentito: il compagno di box Michael van der Mark ha girato circa un secondo più piano.
Ducati in forma
Nicolò Bulega ha chiuso la prima giornata con 60 giri e il terzo tempo in 1’40.748, ma non ha forzato alla ricerca del tempo da titolo. Altri due ducatisti in top10: Danilo Petrucci, ottavo in 1’41.369 e Sam Lowes, decimo a 0.8 secondi da Bulegas. Alvaro Bautista ha provato per la prima volta un nuovo scarico e ha fatto prove di setting, senza entusiasmare. Il feeling con la Panigale V4R è ancora tutto da trovare.
Bimota e Yamaha ok
Bimota ha portato a Portimao una moto anche per il collaudatore Xavi Fores. Axel Bassani ha firmato il secondo tempo della prima giornata a 29 millesimi da Razgatlioglu, Alex Lowes invece è stato il più veloce nella seconda, quando ha lavorato su forcella e telaio. Nel box romagnolo c'è fiducia in vista di Phillip Island. C'è un po' di delusione invece in Yamaha. Non per i tempi, con Jonathan Rea in top5 al primo giorno, ma perché la casa giapponese aveva specifiche di motore da provare che il maltempo non ha permesso di utilizzare come si voleva. Nel secondo giorno bene Andrea Locatelli: quarto tempo per lui e prove di partenza per cercare di sfruttare al meglio il tempo disponibile.