MotoGP 2019, crisi Yamaha: arriva un ingegnere Ducati
MotoGP news – Uno dei motivi della poca competitività in pista di Yamaha è dovuto alla poca attenzione che è stata posta allo sviluppo dell’elettronica e la casa di Iwata si sta preparando per rafforzare questo fronte. Pare infatti che un ingegnere Ducati dal prossimo anno lavorerà a Gerno di Lesmo
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MotoGP
Nuovo arrivo?
Dal 2017 ad oggi Yamaha ha dimostrato più volte di “soffrire” in pista e di non riuscire a stare al passo dei suoi avversari per lottare per la vittoria. Il principale motivo, probabilmente e come ha evidenziato il managing director Lin Jarvis, ha riguardato l’elettronica, ovvero non essersi affidati a ingegneri esperti della centralina unica Magneti Marelli quando questa è stata resa obbligatoria e uguale per tutti. Se Honda è subito corsa ai ripari incorporando nuovo personale esperto, Yamaha in questo ha “perso tempo”, sperando di riuscirci con le risorse interne, e solo lo scorso anno ha ingaggiato Michele Gadda, un mago dell’elettronica che fino a quel momento era nel team ufficiale in Superbike. Lo sviluppo in MotoGP è però continuo e per questo motivo, per migliorare ulteriormente, alla corte Yamaha pare arriverà presto un altro grnade aiuto. Secondo quanto informa MotorSport Magazine, la persona di riferimento pare sia Marco Frigerio, attuale ingegnere elettronico di Jack Miller nel team Pramac Racing, nonché uno dei maggiori esperti della centralina unica. Del resto questa è la stessa strategia che, qualche anno fa, hanno svolto sia Honda sia Ducati: accaparrarsi gli ingegneri che meglio conoscevano la CU. Chi la può conoscere meglio di chi l’ha sviluppata? Questo basterà a Yamaha per poter tornare a lottare concretamente per il titolo iridato? Di certo in Giappone stanno già lavorando di buona lena alla moto del 2020, come già visto nei test di Brno e di Misano, ormai non poteva più restare solo a guardare.
Dal 2017 ad oggi Yamaha ha dimostrato più volte di “soffrire” in pista e di non riuscire a stare al passo dei suoi avversari per lottare per la vittoria. Il principale motivo, probabilmente e come ha evidenziato il managing director Lin Jarvis, ha riguardato l’elettronica, ovvero non essersi affidati a ingegneri esperti della centralina unica Magneti Marelli quando questa è stata resa obbligatoria e uguale per tutti. Se Honda è subito corsa ai ripari incorporando nuovo personale esperto, Yamaha in questo ha “perso tempo”, sperando di riuscirci con le risorse interne, e solo lo scorso anno ha ingaggiato Michele Gadda, un mago dell’elettronica che fino a quel momento era nel team ufficiale in Superbike. Lo sviluppo in MotoGP è però continuo e per questo motivo, per migliorare ulteriormente, alla corte Yamaha pare arriverà presto un altro grnade aiuto. Secondo quanto informa MotorSport Magazine, la persona di riferimento pare sia Marco Frigerio, attuale ingegnere elettronico di Jack Miller nel team Pramac Racing, nonché uno dei maggiori esperti della centralina unica. Del resto questa è la stessa strategia che, qualche anno fa, hanno svolto sia Honda sia Ducati: accaparrarsi gli ingegneri che meglio conoscevano la CU. Chi la può conoscere meglio di chi l’ha sviluppata? Questo basterà a Yamaha per poter tornare a lottare concretamente per il titolo iridato? Di certo in Giappone stanno già lavorando di buona lena alla moto del 2020, come già visto nei test di Brno e di Misano, ormai non poteva più restare solo a guardare.
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