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MotoGP 2019, Coma: “KTM ha già provato a ingaggiare Marc Marquez”

MotoGP news – Marc Coma, ex pilota e attuale direttore generale di KTM Spagna, ha raccontato il primo contatto che c’è stato tra Marc Marquez e la marca austriaca. L’ex pilota ha inoltre dato un consiglio al giovane campione in merito alla Dakar, e ha svelato un possibile futuro di questo rally
"La Dakar presto cambierà continente"
Archiviata la sua carriera da pilota, Marc Coma ad oggi è il direttore generale di KTM Spagna e ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marca in merito a questo suo nuovo ruolo e alla possibilità che Marc Marquez un giorno diventi un pilota della casa austriaca. Coma ha dichiarato: “Innanzitutto bisogna dire che in passato Marc ha già fatto parte della famiglia KTM . Ogni progetto sta crescendo e quello della MotoGP sta progredendo in maniera corretta. Quando la moto sarà pronta per vincere, perché non avere Marquez con noi?” Lo spagnolo successivamente ha confessato un primo avvicinamento avuto con il connazionale e ha spiegato: “C’è già stata l’intenzione da parte di KTM di averlo con noi. È stata fatta un’offerta lo scorso anno. Personalmente mi piacerebbe che Marc corresse per KTM”. Inoltre Coma, dall’alto della sua grande esperienza, ha commentato la possibilità di vedere il sette volte campione del mondo disputare una Dakar: “Al momento ha ancora l’occasione di provare a vincere altri mondiali in MotoGP. Nonostante questo, sicuramente potrebbe fare bene anche in una Dakar. Il mio consiglio è che non lo faccia in moto, ma che partecipi in macchina. Sarebbe una maniera di allargare la sua carriera sportiva. Perché no?” Coma, ricordiamo, ha vinto la Dakar per ben cinque volte e successivamente è stato il direttore sportivo della competizione. Lo spagnolo ha continuato: “La Dakar ha sempre convissuto con certe minacce. Il modello sudamericano sta mostrando sintomi di stanchezza. Credo che in futuro la Dakar si sposterà in un altro continente. Non so, ma ci sono zone nel Nord Africa o in Sudafrica che hanno buone condizioni. Anche l’Arabia Saudita potrebbe essere una buona opzione”.
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