MotoGP 2018, Valentino Rossi: “Per il titolo? Non ci manca niente"
MotoGP news – Il Dottore ha parlato dei valori in campo in questa stagione 2018, della sua Yamaha M1, delle situazioni simili di difficoltà di Lorenzo e Vinales, e del pilota da battere, ovvero: “Dovizioso, che a 31 anni è diventato un supervincente”
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"Facile dire che uno è finito"
La Gazzetta dello Sport ha dedicato le tre pagine di apertura del giornale a Valentino Rossi, che nonostante i 39 anni è ancora uno dei protagonisti del Mondiale e nel primo appuntamento MotoGP ha chiuso con un’ottima terza posizione. Il Dottore è stato intervistato in esclusiva e tra le altre cose ha parlato di Andrea Dovizioso, che lo scorso anno ha lottato per il titolo mondiale e quest’anno ha subito vinto il primo appuntamento stagionale. Rossi ha detto: “Non ho mai avuto alcun problema con Dovizioso, che è sempre stato uno molto corretto. Ma ci conoscevamo poco, quindi è vero. Lui è un pilota serio e, secondo me, siamo anche molto simili. Quel che mi è piaciuto davvero tanto di Dovi è stata la sua grinta e voglia di non mollare mai. Prima del Mugello 2017 aveva fatto non so quanti anni in MotoGP e sembrava fosse un pilota che non riusciva a vincere. E questa è una cosa che ti schianta psicologicamente. Invece non ha mollato e a 31 anni è diventato un supervincente”. Lo scorso anno ci si aspettava invece tanto da Jorge Lorenzo, ex compagno di squadra di Rossi, e su di lui ha detto: “Il paragone con Dovizioso per Lorenzo è molto difficile, Andrea sa guidare questa moto e in un modo che forse a Lorenzo non viene. Però è presto, anche se Lorenzo dovrà fare qualcosa di importante”. Se si parla di compagni di squadra, anche Maverick Vinales ora sembra piuttosto in crisi: “Ma devo dire che vedo un po’ più in difficoltà Lorenzo di Viñales. Secondo me, a livello di sviluppo moto ho così tanta esperienza e conosco talmente bene la Yamaha che posso aiutarli di più. Però sarà dura quest’anno con Maverick”. Con molta probabilità Yamaha perderà Zarco a partire dal prossimo anno e il 39enne ha commentato: “È stata una scelta, ma non posso essere obiettivo perché, visto che lui voleva la mia moto, sono molto contento che la Yamaha abbia scelto di tenere me”.
Sulla lotta al titolo Rossi ha dato il suo punto di vista: “Per me i piloti da battere ora sono Dovizioso e Marquez. Quasi più Dovizioso, ma li metto sullo stesso piano perché Marquez ha la capacità di andare forte sempre. Io sinceramente sono un pochino “preoccupato”. Molto contento della prima gara, ma non siamo ancora al loro livello. Arriveranno piste dove si soffre il grip al posteriore, dove noi saremo inferiori e si dovrà faticare. Ma spero, e credo anche, che con la versione 2018, dove soffriremo, lo faremo meno”. Il pesarese ha firmato per altri due anni, ed è chiaro che continua a correre con l’obiettivo di vincere il titolo, chissà magari questo potrebbe essere l’anno buono: “Sarebbe bello, mi piacerebbe e non ci manca niente. L’anno scorso avevamo proprio perso il “bene” della nostra moto, avevamo solo i difetti senza le cose positive. Invece ora continuiamo ad avere difetti, ma abbiamo ritrovato le cose positive. Nel 2017 Maverick e io abbiamo chiuso 3o e 5o, lottando fino a metà campionato. Possiamo fare di più, siamo più forti. Possiamo almeno giocarcela”. E per chi invece dice che è troppo vecchio per continuare a correre? Rossi risponde così: “C'è tanta invidia nei nostri confronti. Secondo me dà più gusto ed è più facile dire che uno è finito, invece di riconoscere come abbia le palle e sia ancora lì a provarci. Ci sono due tipi di persone: quelli che apprezzano se un altro è un grande, e godono un po’ anche loro. E quelli invidiosi, che riflettono la propria piccolezza sugli altri. In Italia va di moda farlo." Sempre parlando di "anziani" ancora in pista: "Buffon? Deve continuare assolutamente. Se ha voglia è ancora al top”.
La Gazzetta dello Sport ha dedicato le tre pagine di apertura del giornale a Valentino Rossi, che nonostante i 39 anni è ancora uno dei protagonisti del Mondiale e nel primo appuntamento MotoGP ha chiuso con un’ottima terza posizione. Il Dottore è stato intervistato in esclusiva e tra le altre cose ha parlato di Andrea Dovizioso, che lo scorso anno ha lottato per il titolo mondiale e quest’anno ha subito vinto il primo appuntamento stagionale. Rossi ha detto: “Non ho mai avuto alcun problema con Dovizioso, che è sempre stato uno molto corretto. Ma ci conoscevamo poco, quindi è vero. Lui è un pilota serio e, secondo me, siamo anche molto simili. Quel che mi è piaciuto davvero tanto di Dovi è stata la sua grinta e voglia di non mollare mai. Prima del Mugello 2017 aveva fatto non so quanti anni in MotoGP e sembrava fosse un pilota che non riusciva a vincere. E questa è una cosa che ti schianta psicologicamente. Invece non ha mollato e a 31 anni è diventato un supervincente”. Lo scorso anno ci si aspettava invece tanto da Jorge Lorenzo, ex compagno di squadra di Rossi, e su di lui ha detto: “Il paragone con Dovizioso per Lorenzo è molto difficile, Andrea sa guidare questa moto e in un modo che forse a Lorenzo non viene. Però è presto, anche se Lorenzo dovrà fare qualcosa di importante”. Se si parla di compagni di squadra, anche Maverick Vinales ora sembra piuttosto in crisi: “Ma devo dire che vedo un po’ più in difficoltà Lorenzo di Viñales. Secondo me, a livello di sviluppo moto ho così tanta esperienza e conosco talmente bene la Yamaha che posso aiutarli di più. Però sarà dura quest’anno con Maverick”. Con molta probabilità Yamaha perderà Zarco a partire dal prossimo anno e il 39enne ha commentato: “È stata una scelta, ma non posso essere obiettivo perché, visto che lui voleva la mia moto, sono molto contento che la Yamaha abbia scelto di tenere me”.
Sulla lotta al titolo Rossi ha dato il suo punto di vista: “Per me i piloti da battere ora sono Dovizioso e Marquez. Quasi più Dovizioso, ma li metto sullo stesso piano perché Marquez ha la capacità di andare forte sempre. Io sinceramente sono un pochino “preoccupato”. Molto contento della prima gara, ma non siamo ancora al loro livello. Arriveranno piste dove si soffre il grip al posteriore, dove noi saremo inferiori e si dovrà faticare. Ma spero, e credo anche, che con la versione 2018, dove soffriremo, lo faremo meno”. Il pesarese ha firmato per altri due anni, ed è chiaro che continua a correre con l’obiettivo di vincere il titolo, chissà magari questo potrebbe essere l’anno buono: “Sarebbe bello, mi piacerebbe e non ci manca niente. L’anno scorso avevamo proprio perso il “bene” della nostra moto, avevamo solo i difetti senza le cose positive. Invece ora continuiamo ad avere difetti, ma abbiamo ritrovato le cose positive. Nel 2017 Maverick e io abbiamo chiuso 3o e 5o, lottando fino a metà campionato. Possiamo fare di più, siamo più forti. Possiamo almeno giocarcela”. E per chi invece dice che è troppo vecchio per continuare a correre? Rossi risponde così: “C'è tanta invidia nei nostri confronti. Secondo me dà più gusto ed è più facile dire che uno è finito, invece di riconoscere come abbia le palle e sia ancora lì a provarci. Ci sono due tipi di persone: quelli che apprezzano se un altro è un grande, e godono un po’ anche loro. E quelli invidiosi, che riflettono la propria piccolezza sugli altri. In Italia va di moda farlo." Sempre parlando di "anziani" ancora in pista: "Buffon? Deve continuare assolutamente. Se ha voglia è ancora al top”.
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