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MotoGP 2018, Meregalli: “Quello che succede è davvero strano”

MotoGP news – Oggi comincia l’ultimo test prestagionale del 2018, sul circuito del Qatar, e sarà particolarmente importante per Yamaha che non è ancora riuscita a risolvere i problemi accusati tutta la scorsa stagione. Il team manager Maio Meregalli ha ammesso che la moto è migliorata rispetto allo scorso anno, ma evidentemente non abbastanza
Duro lavoro
Dal 1° al 3 marzo i piloti e i team della MotoGP sono impegnati in Qatar a disputare l’ultimo test prestagionale sul circuito che ospiterà il primo appuntamento della stagione 2018 e Yamaha ha l’ultima possibilità di provare a migliorare la M1 prima che si inizi a fare sul serio. Finora nei primi due test, disputati in Malesia e in Tailandia, sia Valentino Rossi sia Maverick Vinales hanno riscontrato dei problemi e non è stato facile capire da cosa derivassero. Maio Meregalli, team manager Yamaha, ha dichiarato alla rivista tedesca Speedweek: “Abbiamo avuto gli stessi problemi dello scorso anno. Ora possiamo solo continuare a lavorare e cercare di essere pronti per la prima gara della stagione. Valentino e Maverick hanno avuto opinioni simili, su alcuni circuiti hanno avuto gli stessi problemi, su altri invece i problemi erano diversi. Non è facile capire il problema, ma almeno ora usano gli stessi elementi. L’anno scorso invece preferivano a volte telai diversi. Quello che sta succedendo è davvero strano”. Come aveva dichiarato qualche giorno fa Bruscolini, il principale problema di Valentino Rossi pare proprio essere rappresentato dall’elettronica, quindi la centralina Magneti Marelli. Al Dottore ha fatto eco lo spagnolo suo compagno di squadra, il quale però si è anche lamentato di altre aree da modificare sulla moto. Meregalli ha dichiarato: “La moto 2018 è stata migliorata rispetto al modello precedente, ma non è abbastanza. Stessa cosa anche per quanto riguarda l’elettronica. Il motore offre maggiore velocità e una migliore guidabilità, ma su alcune aree abbiamo dei dubbi per cui non abbiamo soluzioni, per ora”.
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