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MotoGP 2016, Valentino Rossi. “Con Marquez rapporto irrecuperabile”

MotoGP news – Il Dottore non vede l'ora di scendere in pista per il GP del Qatar, ma ancora una volta è tornato a parlare di quanto è successo nel finale della scorsa stagione: “Sono contento di avere un'altra possibilità di lottare con Lorenzo e Marquez, che alla fine dell'anno scorso non si sono comportati bene. La ciliegina sulla torta è stata la gara di Valencia"
"Sono molto motivato"
A pochi giorni dall'inizio del mondiale Valentino Rossi è tornato, in un'intervista su Motosprint, a parlare nuovamente della stagione 2015, confermando che con Marquez e Lorenzo non scorre buon sangue: “Intanto va detto che andare d'accordo, avere un rapporto positivo, è una cosa conveniente per i piloti. In questo modo si perde meno tempo e si consumano meno energie a litigare e discutere con i giornalisti perché Marquez ha detto quello, io ho detto quello, lui l'altra volta aveva detto quell'altra cosa ancora... Almeno questo è quanto ho imparato in questi anni. Poi quando si è sul podio c'è un clima di euforia generale, ed è giusto così, perché piloti e team lavorano per quattro o cinque giorni e se si sale sul podio si è tutti contenti. E quando si è contenti si è anche più buoni... Però abbiamo visto che tante cose non erano vere”. Nel motociclismo lo stile di guida fa la differenza e crea sempre molte polemiche: “Ognuno è libero di dare il massimo e battere l'altro. Poi da noi c'è anche la bega del "dov'è il limite"? Il limite è appoggiarmi sull'altro all'ultima curva, buttarlo fuori e vincere io? E' giusto? Si può fare? Non si può fare? A volte sì e a volte no? Anche questo non è molto chiaro. E questo contribuisce a far salire la tensione”. Gli ultimi due Gran Premi del 2015 sono stati “strani” e Valentino ha assicurato: “Le brutte esperienze fortificano, vuol dire che quest'anno sarà molto forte. Molto difficile da battere. Mi sento molto motivato, contento di iniziare un'altra stagione e soprattutto di avere un'altra possibilità di lottare con Lorenzo e Marquez, che alla fine dell'anno scorso non si sono comportati bene”. Per molti tutto è iniziato dalla conferenza stampa di Sepang, dove Valentino Rossi ha puntato il dito contro Marquez, ma il pesarese non è d'accordo: “Ho pensato molto a quello che è successo. Ho anche pensato che forse sarebbe stato meglio non averla fatta, però dovevo farla. Avevo capito di essere fregato. Non volevo intimidire nessuno, ma solo richiamare l'attenzione della Direzione Gara. Avevamo parlato con loro, ma non ci avevano ascoltato. La vicenda poteva essere risolta parlando tutti assieme in Malesia. Ho fatto tutto ciò perché la situazione era troppo evidente. Marquez ha cominciato già a Silverstone e poi a Misano ancora e da lì tutte le volte che ne ha avuto l'occasione. Così almeno è venuto fuori che cosa ha fatto davvero". Il rapporto umano con Marquez è irrecuperabile: “Sarebbe stato meglio che Marquez avesse fatto solo le sue gare. È stato chiarissimo quale fosse il suo intento, con la ciliegina sulla torta della gara di Valencia. Comunque... Secondo me questa cosa non è molto importante. Nel senso che il nostro rapporto umano, da quando è accaduto, non potrà mai essere recuperato. Dovremo essere solo degli avversari, però mi piacerebbe che riuscissimo solo a concentrarci su quello. Più che su quelle stupidaggini tipo "ti do la mano, non ti do la mano". A me piace più fare le cose vere. Ed è giusto così. Passi Lorenzo, che è il mio compagno di squadra, ma lui proprio no”. E infine il mercato, grande punto cruciale di questa stagione: “Realisticamente le mie opzioni per il futuro sono Yamaha o il ritiro. Però... Mai direi mai. Chi lo sa. Ma non chiedetemi quando smetterò. Ho smesso di fare interviste perché mi sono stufato di sentirmi chiedere sempre questa cosa. Mi piacerebbe correre sino a quando sarò competitivo. Potrei impegnarmi per un anno, non è impossibile, però è complicato. Perché quando tutti danno una disponibilità ti devi adeguare. Fare una cosa a lungo termine alla mia età mi dà da pensare... Però adesso le regole sono quelle”.
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