MotoGP 2016, Marquez: “Valentino Rossi è il più forte dei miei rivali”
MotoGP news - Marc Marquez è il leader nella classifica generale, ma lo spagnolo è consapevole che il campionato è ancora lungo, ha parlato della strategia di squadra tenuta sul circuito del Sachsenring e ha detto: "Il motociclismo sembra uno sport individuale, ma dietro il pilota c'è un team, una fabbrica, per essere i migliori c'è bisogno di tutti"
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"Voglio vincere la guerra"
Marc Marquez ha iniziato le vacanze da leader nella classifica generale con ben 48 punti di vantaggio su Lorenzo e 59 su Rossi. Lo spagnolo sa di essere in una posizione privilegiata ma non si “monta la testa”: “Ci rimangono altre nove gare, iniziamo la seconda parte della stagione con questo vantaggio. Siamo a metà del campionato e questo fa sì che possa commettere gli stessi errori che hanno commesso i miei rivali. Se hanno fatto errori piloti come Lorenzo e Rossi, anche io posso farli. Rimangono molti circuiti, su alcuni dei quali potrebbero esserci gare bagnate come in Inghilterra, Giappone, Malesia. Se cadi una volta recuperano 25 punti in un colpo, e sono nuovamente in lotta per il campionato”. Il pilota del team Repsol Honda pensa che il motociclismo sia uno sport di team, anche se poi tutto è concentrato su chi sale sulla moto, e ha voluto spiegare quello che succede in un team: “Sembra che la MotoGP sia uno sport individuale, ma dietro il pilota c'è un team, una fabbrica, una moto e dev'essere tutto un insieme per poter essere i migliori. In Germania si è vista la strategia del team, e questo ti permette di ottenere 25 punti d'oro per il campionato. Quando commetto un errore io mi faccio dell'autocritica, ma quando lo fa il tuo team non ha senso criticare, è meglio parlare faccia a faccia, altrimenti per loro è una tensione maggiore e il team ha bisogno di tranquillità. Questo è quello che faccio sempre. Quando sbaglio non ho scrupoli nel darmi la colpa e assumermi la responsabilità e quando vinciamo, vinciamo tutti insieme”. La sfida al titolo è contro Valentino Rossi e Jorge Lorenzo e tra i due teme di più il Dottore: “Rossi è molto forte, forse l'anno scorso avrei detto Lorenzo, ma quest'anno Rossi è più veloce per varie ragioni, che possono riguardare il cambio delle gomme o altro, ma comunque sono tutti e due lì. Jorge sarà in difficoltà, ma non è la prima volta che gli capita e poi vince cinque gare di fila”. Marquez è maturato molto e ora sa come vincere il mondiale: “Due anni fa ogni domenica era una finale, e non vincere era un insuccesso, ma l'anno scorso ho imparato molte cose. Alla fine si tratta di battaglie, ma l'importante è chi vince la guerra, cioè il campionato”.
Marc Marquez ha iniziato le vacanze da leader nella classifica generale con ben 48 punti di vantaggio su Lorenzo e 59 su Rossi. Lo spagnolo sa di essere in una posizione privilegiata ma non si “monta la testa”: “Ci rimangono altre nove gare, iniziamo la seconda parte della stagione con questo vantaggio. Siamo a metà del campionato e questo fa sì che possa commettere gli stessi errori che hanno commesso i miei rivali. Se hanno fatto errori piloti come Lorenzo e Rossi, anche io posso farli. Rimangono molti circuiti, su alcuni dei quali potrebbero esserci gare bagnate come in Inghilterra, Giappone, Malesia. Se cadi una volta recuperano 25 punti in un colpo, e sono nuovamente in lotta per il campionato”. Il pilota del team Repsol Honda pensa che il motociclismo sia uno sport di team, anche se poi tutto è concentrato su chi sale sulla moto, e ha voluto spiegare quello che succede in un team: “Sembra che la MotoGP sia uno sport individuale, ma dietro il pilota c'è un team, una fabbrica, una moto e dev'essere tutto un insieme per poter essere i migliori. In Germania si è vista la strategia del team, e questo ti permette di ottenere 25 punti d'oro per il campionato. Quando commetto un errore io mi faccio dell'autocritica, ma quando lo fa il tuo team non ha senso criticare, è meglio parlare faccia a faccia, altrimenti per loro è una tensione maggiore e il team ha bisogno di tranquillità. Questo è quello che faccio sempre. Quando sbaglio non ho scrupoli nel darmi la colpa e assumermi la responsabilità e quando vinciamo, vinciamo tutti insieme”. La sfida al titolo è contro Valentino Rossi e Jorge Lorenzo e tra i due teme di più il Dottore: “Rossi è molto forte, forse l'anno scorso avrei detto Lorenzo, ma quest'anno Rossi è più veloce per varie ragioni, che possono riguardare il cambio delle gomme o altro, ma comunque sono tutti e due lì. Jorge sarà in difficoltà, ma non è la prima volta che gli capita e poi vince cinque gare di fila”. Marquez è maturato molto e ora sa come vincere il mondiale: “Due anni fa ogni domenica era una finale, e non vincere era un insuccesso, ma l'anno scorso ho imparato molte cose. Alla fine si tratta di battaglie, ma l'importante è chi vince la guerra, cioè il campionato”.
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