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MotoGP 2016, ecco perché Rossi e Lorenzo bocciano la Yamaha M1 col serbatoio posteriore

Gli ultimi test sono stati importanti per il team Yamaha che ha definitivamente accantonato alcune soluzioni tecniche estreme per orientarsi sull'evoluzione 2016 della “vecchia” M1. Rossi e Lorenzo hanno bocciato il serbatoio posteriore, una soluzione sviluppata per adattarsi alle gomme Michelin ma che non ha convinto i piloti
Dietrofront tecnico
I recenti test di Phillip Island hanno permesso ai team MotoGP di sciogliere alcuni dubbi sulle evoluzioni 2016, decisamente importanti anche per le novità regolamentari (centralina unica e il ritorno di Michelin) introdotte questa stagione. Tra le più impegnate Yamaha che tra Sepang e Phillip Island ha messo a disposizione di Rossi e Lorenzo due moto: una M1 tutta nuova e un'evoluzione consistente del modello attuale. La prima è stata studiata per “accogliere” al meglio le nuove gomme Michelin e tra le sue particolarità tecniche c'è anche un inedito serbatoio sul codone, un espediente già provato dai piloti ufficiali ad Aragon durante un test Michelin, e messo a punto per risolvere il problema evidenziato dall'anteriore delle gomme francesi, decisamente più "delicato" rispetto alle Bridgestone. Nella foto qui sopra si può notare la M1 2016 di Jorge Lorenzo con il serbatoio al posteriore, nel cerchietto rosso si può notare il bocchettone della benzina, e quella di Rossi a Phillip Island che mostra invece un codone tradizionale. Lo stesso Lorenzo aveva spiegato che questa soluzione del serbatoio posizionato sotto la sella e sul codone serviva per migliorare la distribuzione dei pesi e in Yamaha avevano aggiunto che era una soluzione dovuta anche all'aumento della capienza dei serbatoio: nel 2016 passa da 20 a 22 litri a causa dei maggiori consumi dovuti alla nuova centralina unica. Dopo qualche giornata di test, però, la M1 col serbatoio posteriore è stata accantonata sia da Jorge Lorenzo cje da Valentino Rossi i due, alla fine dei test in Australia, hanno preferito l'evoluzione della moto 2015 con serbatoio tradizionale. La scelta di optare per la moto "standard" è probabilmente stata dettata dal fatto che le Michelin in questi mesi sono migliorate molto sia in termini di performance sia, soprattutto, in termini di feeling, per cui soluzioni inedite come il serbatoio posteriore non si sono rivelate più necessarie, anzi, secondo quanto riferito da Rossi, erano addirittura penalizzanti: “Con la 2015 mi trovo meglio. La 2016 ha qualche problema in curva, non mi sento a posto. Per questo credo che al momento opterò per la moto standard, mi dà più sicurezza ed è fondamentale in un campionato poter partire al 100%. Poi in futuro vedremo se riprendere la 2016.”
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Lisi
Mar, 23/02/2016 - 18:23
Credo che i piloti della Yamaha hanno pienamente ragione di cambiare l'utilizzo del serbatorio posteriore.