Morbidelli, un weekend positivo per sperare nella rinascita
Il pilota dell'Academy ha portato a casa due quarti posti che lasciano intravedere un miglioramento. Franco sta cercando di adattare il suo stile alla nuova Yamaha, ma non tutte le piste si sposano con la guida rotonda del rider romano
In Argentina, Franco Morbidelli ha conquistato il suo miglior risultato da Jerez 2021, quando era salito sul terzo gradino del podio con una M1 vecchia di due anni. Dal giorno in cui era passato nel team ufficiale, Il Morbido non aveva mai fatto meglio di settimo, e il quarto posto di Termas va visto come un piccolo successo, se non come il primo passo verso la ricostruzione della sua carriera.
Un bel weekend
Franco è partito con il piede giusto fin dalle libere, quando è riuscito a stare sempre in top10. Anche in qualifica è riuscito a mettere insieme dei giri davvero veloci, trovando inoltre il tempismo giusto per sparare le sue cartucce (se solo avesse fatto un passaggio in più sarebbe anche potuto andare in prima fila). In gara è stato costante e veloce, tanto nella sprint, quanto nella gara lunga. Nella seconda delle due sono emersi però anche i limiti della sua M1, che da metà gp in poi lo ha messo in difficoltà con le gomme. L'anteriore in particolare è sembrato poco stabile, e Morbidelli ha visto passare Zarco senza potersi opporre in alcun modo. Il doppio quarto posto comunque non è male, anche perché Fabio Quartararo non è riuscito a fare meglio di nono e settimo: il francese partiva dietro, ma intanto per un weekend i ruoli si sono rovesciati.
Un percorso difficile
Morbidelli viene davvero da un biennio complicato: nel 2021 ha iniziato la stagione con una moto vecchia di due anni, un aspetto tecnico che alla lunga ha fiaccato le ambizioni del pilota italiano. Poi c'è stato l'infortunio al ginocchio, e un rientro che forse è stato un poco troppo anticipato rispetto a quanto Franco poteva fare in sella. Infine c'è stato il passaggio nel team ufficiale, che gli ha consegnato una moto aggiornata sì, ma sviluppata secondo i desideri di Quartararo. E qui si torna al presente: Morbidelli ha dichiarato – ai microfoni di Sky Sport, nel venerdì post libere- che sta cercando di “aggressivizzare” la propria guida, l'unica via per riuscire a fare funzionare questa M1. Ma Franco rende al meglio con uno stile che è l'esatto opposto: traiettorie rotonde e dolcezza negli spostamenti in sella. Non è un caso che sul bagnato e nel guidato riesca a dare il meglio. L'impressione è che, solo se sarà capace di trovare un compromesso tra il proprio dna e la guida che la nuova M1 richiede, Morbidelli riuscirà a tornare in alto.