Salta al contenuto principale

Ducati Desmosedici 2021: scalda i social ma non piace: sarà brutta e vincente?

Sulla Desmosedici il rosso è tornato a farla da padrone come non si vedeva dal 2010, ma le linee spigolose non piacciono e i nostalgici della prima era si sono scatenati. La nuova Ducati saprà vincere più gare che nel 2020? Tecnicamente non si potrà far molto, ma interventi su telaio e ciclistica potrebbero aiutare i piloti a fare una passo avanti
La nuova Desmosedici è presso che uguale alla vecchia per quanto riguarda il contenuto tecnico e l'aspetto esteriore, eppure la presentazione del team ufficiale ha sollevato una ridda di commenti via social sulla livrea della Ducati.

Bella o vincente?
Nemmeno il tempo che la moto venisse svelata, e su internet si è scatenato il tiro alla GP21: “Era più bella quella del 2007” “Guarda come ci siamo ridotti in dieci anni” “Da esempio di stile a bruttura rara” sono soli alcuni dei giudizi che si possono leggere, ma il verdetto è sostanzialmente unanime. La nuova Ducati non piace e la colorazione rossa con inserti neri non scalda il cuore. Nella versione 2021 è cambiato qualcosa a livello di sponsor, ma gli ingombri sono gli stessi, l'aerodinamica pure, anche se – come tutti sappiamo- il nero snellisce e la moto può apparire diversa. Ormai da un paio di stagioni la Ducati ha abbandonato il bianco che per alcune stagioni aveva “condito” le proprie livree, anche se in anni recenti sono quelle che associamo alle Desmosedici più vincenti.

Di bianco vestita
Nel 2017 Andrea Dovizioso ha corso la sua miglior stagione con sei vittorie, l'anno successivo Ducati ha portato a casa sette successi, il miglior risultato dall'anno del titolo di Casey Stoner. Entrambe le Desmosedici mostravano molto bianco, nella seconda versione anche un po' di grigio. La versione '17 era ancora piuttosto arrotondata nelle forme, più spigolosa a partire dall'anno successivo.
Precedentemente, il bianco è apparso in maniera piuttosto importante dal 2013, da quando sostanzialmente è iniziata l'era di Dall'Igna. Per ritrovare una Desmosedici tutta rossa bisogna tornare al 2010, all'ultima Ducati di Casey Stoner. Nell'era delle 800cc la Desmosedici inoltre aveva forme molto arrotondate e mostrava nei primi due anni ancora il telaio a traliccio. Tornando ancora indietro nel tempo, lo sponsor tabaccaio faceva bella mostra di sé, fino al debutto del 2003.

Quali novità?
Ormai da anni alle presentazioni non si vedono le moto che correranno, ma quelle che hanno già gareggiato. La proposizione è tanto più vera da quando si cela l'aerodinamica fino all'ultimo test pre stagionale e ancora di più nell'era Covid, dal momento che in buona sostanza lo sviluppo è davvero congelato.
Questo non vuol dire che non ci sarà sviluppo tecnico: quasi sicuramente in Qatar vedremo un nuovo telaio, profili aerodinamici diversi e anche sulla ciclistica potrebbe esserci qualche novità. Dall'Igna deve sicuramente aiutare la sua Desmosedici a recuperare feeling con il posteriore e a far funzionare le gomme nella maniera corretta. Come si dice in questi casi, se la GP21 diventerà vincente, anche l'aspetto estetico verrà presto dimenticato.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento