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KTM, in MotoGP una stagione sul filo del rasoio

Il costruttore austriaco è in bilico, l'attività in pista oltre il 2025 rimane sospesa. Squadra ufficiale e team Tech3 si sono presentati con gli stessi colori e identico materiale tecnico. Basterà a fare bene?

Dopo Aprilia e Ducati, prima di Yamaha e Honda, anche KTM ha presentato le sue due squadre che parteciperanno al prossimo mondiale MotoGP. L'evento si è tenuto online, in linea con una austerità imposta dai tempi durissimi che il costruttore austriaco, sull'orlo del fallimento, sta vivendo.


Livrea unica

Il primo aspetto che è balzato all'occhio nell'unveiling di KTM, è che per la prima volta tutte le moto di Mattighofen sono state dipinte con gli stessi colori. Una scelta logica: innanzitutto perché Red Bull è stata coinvolta pesantemente nel sostegno delle operazioni MotoGP e quindi era importante avere un ritorno anche d'immagine in linea con l'impegno e in secondo luogo perché – dopo anni di dispersione su marchi che hanno poco a che vedere con la pista- si è deciso di ridimensionare la visibilità di Husqvarna e Gas Gas, concentrandosi sul brand più importante.

Pedro Acosta, Brad Binder, Enea Bastianini e Maverick Vinales hanno sfoggiato così l'accattivante medesima livrea dominata dal toro rosso, dal blu e dall'arancio che è il vestito migliore di KTM da qualche anno a questa parte.


Progetto salvo

I protagonisti del mondiale hanno rassicurato i media sulla solidità dell'impegno in MotoGP di KTM. Hervé Poncharal, a capo del team satellite, si è lasciato andare a dichiarazioni cariche di ottimismo. “La violenta tempesta che ha colpito Pierer Mobility ed il marchio KTM è ormai passata, ora possiamo concentrarci sul nostro compito più importante: le gare della MotoGP. Le RC16 sono state assemblate esattamente con lo stesso materiale. I quattro piloti partiranno quindi in totale parità e questo è molto importante per il loro morale”. Vinales addirittura ha affermato di credere nella possibilità di vincere il titolo. Più prudente Acosta, il vero gioiello di casa KTM, pilota che probabilmente sarà anche alla sua ultima stagione in arancione. Troppe le incertezze sul futuro per quello che – giustamente- è considerato il migliore giovane talento in circolazione.


Futuro da scrivere

Il 2025 di KTM è però molto difficile da decifrare oggi come oggi: ritirare la squadra dalle corse sarebbe costato il pagamento di una grossa penale, ma cosa succederà quando ci sarà bisogno di aggiornare le RC16 secondo le richieste dei piloti? Ci saranno i fondi, le possibilità di sviluppare e produrre i pezzi? Il prossimo mese darà già informazioni importanti sulla situazione debitoria di KTM e su possibili investitori intenzionati a rilevare le passività. Da lì in poi potrebbero aprirsi gli scenari più diversi.

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