Intervista esclusiva - Aleix Espargaro: “Io e Aprilia ci meritiamo la top 8 nel mondiale”
MotoGP news – Nel reparto corse Aprilia, a Scorzé, ieri è stato presentato il team e la nuova RS-GP che Scott Redding e Aleix Espargaro porteranno in gara. Abbiamo fatto due chiacchiere con lo spagnolo: quest'anno Aleix punta in alto ed è sicuro che i risultati visti nei test in Malesia e Tailandia non rispecchino i veri valori in campo
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"Aprilia come una famiglia"
L’inizio della stagione MotoGP è ormai alle porte e l’Aprilia Racing Team ha svelato la sua "arma" per questo 2018: la RS-GP. A portarla in pista il nuovo arrivato Scott Redding e il "veterano" Aleix Espargaro che, dopo un 2017 positivo, vuole portare la moto italiana ancora più in alto. La nostra Serena Zunino, dopo la presentazione, ha potuto chiaccherare con il fratello maggiore degli Espargaro che ha parlato dell'evoluzione della moto, ha analizzato la situazione degli avversari e ha confermato la volontà di restare con la “famiglia” Aprilia.
L’obiettivo in questo 2018 è la top 5, è reale?
È complicato, però credo che si possa fare. Non credo che i risultati che abbiamo visto nei test siano quelli che poi avremo in gara. In Qatar solo tre piloti su 21 hanno fatto una simulazione di gara. Non tutti sono messi così bene a livello di gara. Sono sicuro che la domenica le cose cambieranno. La RS-GP 2018 è una moto fatta per le gare, faticheremo un po’ il sabato ma la domenica potremmo toglierci qualche soddisfazione. Sarà molto difficile lottare per la top 5, ma in alcune gare ce la faremo e l’importante per me sarà non sbagliare, come successo l’anno scorso, e alla fine dell’anno essere orgoglioso dei punti che avremo ottenuto. L’anno scorso ho fatto più zeri di quante gare ho portato a termine e questo non può più succedere.
In cosa è migliorata la moto?
Si adatta molto al mio stile di guida, abbiamo un nuovo motore, un telaio che mi permette di entrare chiudendo la curva più tardi. L’elettronica è migliorata, così come la posizione sulla moto, il peso è più caricato sull’anteriore. Ho ottenuto tutto quello che chiedevo a livello di posizione di guida e di reazioni del telaio. Adesso dobbiamo fare l’ultimo passo con il motore che arriverà nella prima gara del Qatar e confido che il pacchetto 2018 sia migliore di quello della scorsa stagione.
Cosa ti aspetti dal nuovo motore?
Accelerazione, soprattutto. L’anno scorso abbiamo avuto problemi di feeling e sono sicuro che quest’anno miglioreremo, ho commesso errori cadendo che non voglio farne più. In un campionato tanto competitivo come questo vorrei lottare per la top 10 o la top 8 nella classifica iridata, e quando arriveremo a Valencia non possiamo permetterci neanche un solo problema di motore.
Dell’elettronica che mi dici?
A livello di elettronica possiamo ovviamente migliorare, ma su questo tema Aprilia è una delle migliori. Di questo sono sicuro e anche il telaio è ottimo. Ci manca potenza pura soprattutto nelle prime tre marce, con la quinta e la sesta la moto va, abbiamo una buona aerodinamica. Come dicevo ci serve solo più accelerazione. La moto che hanno portato in Tailandia, quella del 2018, è superiore a quella del 2017 e sono sicuro che anche il motore lo sarà.
Come vedi la stagione 2018?
I debuttanti sono stati molto veloci, ma sono sicuro che in gara la situazione sarà diversa. Ci sono molte Ducati che vanno molto veloci sul giro, ma che poi non sono capaci di fare consecutivamente 5 – 6 giri veloci. Questo discorso vale anche per Suzuki e Honda. Abbiamo visto in Qatar che dopo 6 o 7 giri siamo molto più vicini rispetto al giro singolo. Honda o Ducati? Dovizioso è stato molto forte in tutti i test, al mattino, al pomeriggio, sta sempre davanti. La moto che però è cresciuta di più è Honda, vista da fuori. Però né le Honda né le Ducati ufficiali hanno fatto una simulazione di gara in Qatar e in Tailandia, quindi sono un po’ un’incognita. Sono sicuro che Aprilia sarà più vicina a loro: dopo 7 o 8 giri potremo essere veloci.
Parliamo invece di mercato, pensi di restare con Aprilia?
Vedremo. Se riusciamo a stare davanti, Aprilia sarà dove vuole essere e non ci saranno problemi.
Credo che in questo campionato paghi continuare con la stessa gente, continuare come una famiglia, con la stessa moto, ed è quello che mi piacerebbe. Vorrei fare come Dovizioso, uno dei miei riferimenti, dei miei idoli: ha dimostrato che dopo tanti anni in Ducati adesso è a un livello stratosferico.
In cosa vorresti migliorare quest’anno?
La cosa più importante è la regolarità. Sono convinto che Romano (Albesiano ndr) abbia migliorato la moto. Spero di non avere i problemi che abbiamo avuto l’anno scorso. In qualche gara potremo avvicinarci al podio, ma per me è più importante concludere la stagione in una buona posizione in campionato, più vicina nel punteggio a Honda, Yamaha, Ducati. Non ha senso fare il podio in Australia, se a Valencia saremo poi 14esimi nella classifica iridata. Io e Aprilia ci meritiamo la top 8 nel mondiale.
L’anno scorso hai chiuso sesto in Qatar, ti andrebbe bene farlo anche quest’anno?
Mi piacerebbe ripeterlo, non è facile, quest’anno sarà ancora più difficile. Sono convinto che a livello di gara siamo forti.
L’inizio della stagione MotoGP è ormai alle porte e l’Aprilia Racing Team ha svelato la sua "arma" per questo 2018: la RS-GP. A portarla in pista il nuovo arrivato Scott Redding e il "veterano" Aleix Espargaro che, dopo un 2017 positivo, vuole portare la moto italiana ancora più in alto. La nostra Serena Zunino, dopo la presentazione, ha potuto chiaccherare con il fratello maggiore degli Espargaro che ha parlato dell'evoluzione della moto, ha analizzato la situazione degli avversari e ha confermato la volontà di restare con la “famiglia” Aprilia.
L’obiettivo in questo 2018 è la top 5, è reale?
È complicato, però credo che si possa fare. Non credo che i risultati che abbiamo visto nei test siano quelli che poi avremo in gara. In Qatar solo tre piloti su 21 hanno fatto una simulazione di gara. Non tutti sono messi così bene a livello di gara. Sono sicuro che la domenica le cose cambieranno. La RS-GP 2018 è una moto fatta per le gare, faticheremo un po’ il sabato ma la domenica potremmo toglierci qualche soddisfazione. Sarà molto difficile lottare per la top 5, ma in alcune gare ce la faremo e l’importante per me sarà non sbagliare, come successo l’anno scorso, e alla fine dell’anno essere orgoglioso dei punti che avremo ottenuto. L’anno scorso ho fatto più zeri di quante gare ho portato a termine e questo non può più succedere.
In cosa è migliorata la moto?
Si adatta molto al mio stile di guida, abbiamo un nuovo motore, un telaio che mi permette di entrare chiudendo la curva più tardi. L’elettronica è migliorata, così come la posizione sulla moto, il peso è più caricato sull’anteriore. Ho ottenuto tutto quello che chiedevo a livello di posizione di guida e di reazioni del telaio. Adesso dobbiamo fare l’ultimo passo con il motore che arriverà nella prima gara del Qatar e confido che il pacchetto 2018 sia migliore di quello della scorsa stagione.
Cosa ti aspetti dal nuovo motore?
Accelerazione, soprattutto. L’anno scorso abbiamo avuto problemi di feeling e sono sicuro che quest’anno miglioreremo, ho commesso errori cadendo che non voglio farne più. In un campionato tanto competitivo come questo vorrei lottare per la top 10 o la top 8 nella classifica iridata, e quando arriveremo a Valencia non possiamo permetterci neanche un solo problema di motore.
Dell’elettronica che mi dici?
A livello di elettronica possiamo ovviamente migliorare, ma su questo tema Aprilia è una delle migliori. Di questo sono sicuro e anche il telaio è ottimo. Ci manca potenza pura soprattutto nelle prime tre marce, con la quinta e la sesta la moto va, abbiamo una buona aerodinamica. Come dicevo ci serve solo più accelerazione. La moto che hanno portato in Tailandia, quella del 2018, è superiore a quella del 2017 e sono sicuro che anche il motore lo sarà.
Come vedi la stagione 2018?
I debuttanti sono stati molto veloci, ma sono sicuro che in gara la situazione sarà diversa. Ci sono molte Ducati che vanno molto veloci sul giro, ma che poi non sono capaci di fare consecutivamente 5 – 6 giri veloci. Questo discorso vale anche per Suzuki e Honda. Abbiamo visto in Qatar che dopo 6 o 7 giri siamo molto più vicini rispetto al giro singolo. Honda o Ducati? Dovizioso è stato molto forte in tutti i test, al mattino, al pomeriggio, sta sempre davanti. La moto che però è cresciuta di più è Honda, vista da fuori. Però né le Honda né le Ducati ufficiali hanno fatto una simulazione di gara in Qatar e in Tailandia, quindi sono un po’ un’incognita. Sono sicuro che Aprilia sarà più vicina a loro: dopo 7 o 8 giri potremo essere veloci.
Parliamo invece di mercato, pensi di restare con Aprilia?
Vedremo. Se riusciamo a stare davanti, Aprilia sarà dove vuole essere e non ci saranno problemi.
Credo che in questo campionato paghi continuare con la stessa gente, continuare come una famiglia, con la stessa moto, ed è quello che mi piacerebbe. Vorrei fare come Dovizioso, uno dei miei riferimenti, dei miei idoli: ha dimostrato che dopo tanti anni in Ducati adesso è a un livello stratosferico.
In cosa vorresti migliorare quest’anno?
La cosa più importante è la regolarità. Sono convinto che Romano (Albesiano ndr) abbia migliorato la moto. Spero di non avere i problemi che abbiamo avuto l’anno scorso. In qualche gara potremo avvicinarci al podio, ma per me è più importante concludere la stagione in una buona posizione in campionato, più vicina nel punteggio a Honda, Yamaha, Ducati. Non ha senso fare il podio in Australia, se a Valencia saremo poi 14esimi nella classifica iridata. Io e Aprilia ci meritiamo la top 8 nel mondiale.
L’anno scorso hai chiuso sesto in Qatar, ti andrebbe bene farlo anche quest’anno?
Mi piacerebbe ripeterlo, non è facile, quest’anno sarà ancora più difficile. Sono convinto che a livello di gara siamo forti.
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