MotoGP - Ecco il nuovo Marquez: Marc non esagera più per salvare il fisico
Lo spagnolo continua a cadere, ma è molto più attento e non cerca insistentemente il limite: in gioco ci sono la sua integrità e un futuro che è più importante del difficilissimo presente in sella alla Honda
Forse ci troviamo di fronte davvero a un “nuovo” Marc Marquez. Una nuova versione dell'otto volte campione del mondo sembra essersi forgiata non intorno alle vittorie, come in passato, ma essere scaturita da una lunghissima serie di cadute che hanno scalfito il suo – fin ad ora- incorreggibile istinto volto a spingersi sempre al limite.
Risultati deludenti
Questa RC213V sembra impossibile da guidare e i numeri di Marc lo testimoniano: Nel 2023 Marquez ha chiuso una sola gara lunga, proprio in Austria dove ha raccolto un misero 12esimo posto. Per il resto in archivio ci sono 4 ritiri e 5 gare nelle quali non è partito per infortunio.
Si dice da più parti che Marquez abbia tirato i remi in barca, anche se l'affermazione va presa con le molle: anche nel sabato mattina del gp di Catalunya, Marc ha fatto il possibile. È entrato in pista alle spalle di Jack Miller in Q1, gli ha succhiato la scia e ha guadagnato il secondo e ultimo posto utile per la Q2, dove però non è riuscito ad andare oltre il 12esimo e ultimo posto. Lo spagnolo aveva provato ad accodarsi a Pecco Bagnaia, ma la differenza tra Honda e Ducati al momento è così importante che Marc non è riuscito nemmeno a tenere la scia della Desmosedici.
Un fisico logoro?
Marquez appare più conservativo che in passato e non gli si può dare torto: quattro operazioni al braccio, una spalla destra a tratti sofferente, la diplopia, un pollice che a più riprese sembra dare problemi. Le difficoltà non sono mancate e non mancano: il problema alla mano in particolare quest'anno ha necessitato di un lungo stop per essere risolto, e possibili complicazioni sono in agguato a ogni caduta dello spagnolo. Se Marc insomma ha rinunciato a correre in Germania e Olanda, c'è stata anche la volontà di non andare a insistere su un fisico che improvvisamente ha mostrato le proprie fragilità.
Venerdì, dopo la caduta nelle FP2 – dovuta al cambio di configurazione aerodinamica- Marquez si è tenuto un polso dolorante. La situazione è prontamente rientrata, ma ormai il livello di guardia si è alzato e non potrebbe essere altrimenti. Marc sa di avere nel taschino ancora qualche anno a buoni -se non ottimi- livelli, ma deve evitare di peggiorare le sue condizioni e farsi trovare pronto quando avrà di nuovo una moto competitiva. Se sarà una Honda, una KTM o una Ducati è presto per dirlo, ma per ora è inutile esagerare.