Bezzecchi e la stranezza di lasciare VR46: "Quanti bei momenti insieme..."
Marco Bezzecchi ha vissuto finora una stagione in salita: nei primi nove GP stagionali è salito sul podio solo una volta. In esclusiva ci ha raccontato come sta vivendo quest'annata complicata che si concluderà con la separazione dal team VR46
Intervista esclusiva a Marco Bezzecchi
Se il 2023 è stato un anno entusiasmante per Marco Bezzecchi, vincitore di tre GP (Argentina, Francia e India) e concluso con la terza posizione in campionato, il 2024 è stato invece molto più amaro. L'affiatamento con la Ducati Desmosedici GP23 è tutt'altro che facile, e il romagnolo sta lavorando duramente per invertire la rotta. A fine stagione passerà in Aprilia, un'altra avventura tutta da vivere. Ne abbiamo parlato in questa intervista in esclusiva.
Come vivi questa stagione?
Non benissimo, ci sono stati alti e bassi finora. Non mi manca niente di particolare, semplicemente mi piacerebbe essere un po’ più veloce. Con un po’ di lavoro, con il metodo che utilizziamo sempre senza mollare mai lo saremo. Da quando ci sono queste nuove gomme faccio fatica nel punto dove invece l’anno scorso ero molto forte: è sempre l’ultima parte di frenata e un po’ la prima parte di accelerazione da piegato. In quello ero più bravo l’anno scorso, o meglio meno in difficoltà rispetto a oggi.
C’entra anche la Ducati GP 23?
La moto non è cambiata troppo. Si tratta più della combinazione tra moto e gomme. Questa moto come sua caratteristica ha più aderenza rispetto a quella precedente, soprattutto nella fase spiegata prima. Le gomme sono cambiate e anche queste hanno più aderenza proprio in quella fase. Quindi anziché trarne un beneficio, questo va un po’ contro il mio stile di guida.
Che voto ti dai in questa prima parte di stagione?
Sono molto autocritico. Ho fatto un grande weekend a Jerez, dove sono riuscito veramente a fare dei grandi numeri per come mi trovavo sulla moto. I problemi li avevo anche lì (ed è tornato sul podio, con un terzo posto, ndr). Però poi ho fatto molta fatica. Come atteggiamento e caratteristiche mie sono stato abbastanza bravo. La sufficienza me la do, ma guardando i risultati per come la vedo io no. Se si fa una media non arrivo alla sufficienza.
Tu come stai vivendo questo momento?
È difficile perché non torno a casa contento quasi mai. Sono molto motivato. Torno a casa che sono quasi sempre arrabbiato. Vado a sfogarmi in palestra, mi alleno sempre. Fisicamente sto benissimo. Per fortuna ho molti amici, anche la mia squadra e l’Academy che mi stanno vicini. Si supera. C’è chi sta peggio.
Valentino Rossi come ti aiuta?
Lui mi sta sempre vicino. Innanzitutto parliamo molto, mi fa tante domande, vuole sapere ed essere informato. Cerca di darmi un po’ di consigli per quanto riguarda la guida ma mi dice anche come provava a superare lui i momenti difficili. È bello, mi dà una mano in tutto.
Guardando oggi alla seconda parte di stagione che verrà, che obiettivo ti poni?
È sempre importante avere un obiettivo chiaro e non perdere mai la concentrazione. Di base devo tornare a essere veloce, ma è un po’ generico. Mi piacerebbe lottare per il podio. Realisticamente mi rendo conto che è un po’ troppo lontano oggi. Spesso la voglia di fare magari mi porta anche un po’ a sbagliare. Tipo in Olanda, ad Assen, sapevo che la pista mi piaceva molto ma non è che le difficoltà allora spariscono (nel GP è scivolato, ndr). Bisognerà arrivarci per gradi. Non voglio finire l’anno così, ma lottando per il podio o almeno portandone a casa un altro paio.
Vincerà Francesco Bagnaia il titolo?
Personalmente spero di sì rispetto a Jorge Martin, ovviamente. Però non lo so. Di certo sta ispirando molte persone.
Cosa significherà per te lasciare il team VR46 a fine anno?
Sarà un po’ strano. Sicuramente quella di Valencia (l’ultima) sarà un appuntamento difficile non solo per le gare in sé, ma anche emotivamente per quello che sarà. Sarà particolare, abbiamo vissuto tantissimi bei momenti, ne vivremo altrettanti da qui alla fine dell’anno.
C’è una persona che ti mancherà in particolare?
Sicuramente tutti, mi trovo troppo bene con tutti. Non riesco a farti solo un nome.
Cosa ti ha detto Matteo Flamigni quando ha saputo del tuo passaggio in Aprilia?
Prima di firmare ho chiamato o scritto a tutti personalmente. Non volevo che venissero a conoscenza di questa notizia dai social. Non mi sembrava una cosa corretta visto che siamo stati tanto tempo insieme. Mi hanno detto tutti delle belle cose. Matteo è stato contento per me, ovviamente un po’ se lo immaginava. Mi ha detto che me lo merito. Ovviamente gli dispiace.