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Acosta è stato il migliore dei piloti non Ducati al Mugello

Acosta ha disputato una gara solida, intelligente ed equilibratasulla pista italiana, dove ha ottenuto il miglior risultato possibile

Acosta ha fatto la differenza con la moto austriaca

Le prime quattro al Gran Premio d’Italia al traguardo sono state Ducati, imbattibili anche quest’anno al Mugello. Alle spalle di Francesco Bagnaia, Enea Bastianini, Jorge Martin e Marc Marquez è arrivato non certo a sorpresa Pedro Acosta, alla guida della KTM. È stato lui il pilota più competitivo della marca austriaca, dato che Brad Binder ha chiuso decimo e Jack Miller addirittura sedicesimo. Lo spagnolo ha provato a tenere il passo di Marquez che lo precedeva, ma non gli è stato possibile e con intelligenza ha così deciso di portare a casa il risultato.

"Una gara dura"

Il ventenne ha raccontato: “È stata una gara dura a dire il vero. Ci mancava qualcosa in partenza e non potevamo andare via con i nostri rivali. Il quinto posto era il massimo che potevamo ottenere oggi. Era molto importante anche andare a punti dopo le due cadute di fila che ho avuto (in Francia e in Catalunya) e fare esperienza in gara”. Quella che ancora gli manca, avendo disputato finora solo sette Gran Premi in MotoGP.

Nonostante la giovane età, però, Acosta dimostra grande maturità ed è fiducioso di poter ottenere presto i risultati che si aspetta: “Nel complesso siamo contenti, anche se vogliamo di più e possiamo fare di più, ma continuiamo a lavorare in questo modo, perché ci avviciniamo sempre di più ai migliori ogni giorno”. Intanto questo fine settimana è stato annunciato il suo passaggio al team KTM ufficiale nel 2025, un traguardo importante per il giovane fenomeno spagnolo che è indubbiamente il futuro della MotoGP.

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