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Quanto fa la nuova Moto Guzzi Stelvio 2024? Ecco i nostri rilevamenti

Novità assoluta della Casa di Mandello, la Moto Guzzi Stelvio 2024 è spinta dal nuovo bicilindrico Compact Block. Per sapere come va, davvero, l'abbiamo messa nelle mani del nostro Centro Prove. Ed ecco i risultati!

La Moto Guzzi Stelvio 2024 è l'ultima arrivata della Casa dell'Aquila e - in tandem con la sport tourer V100 Mandello - rappresenta la punta di diamante del listino. 

Si tratta di una adventure moderna, che sa coniugare un carattere da autentica Moto Guzzi a elementi più innovativi; specie per quanto riguarda la ciclistica, l'aerodinamica e l'assistenza elettronica alla guida. Altra grande novità è poi il motore bicilindrico a V di 90°, raffreddato ad acqua e battezzato Compact Block. Un cocktail di tradizione e modernità che abbiamo finalmente testato con i nostri strumenti satellitari.

Potenza e Coppia

Il picco di potenza massima registrato alla ruota si attesta a 

  • 103,7 CV a 9.200 giri/min* in mappatura Strada

Il picco di coppia massima registrata alla ruota si attesta a 

  • 93,3 Nm a 7.200 giri/min* in mappatura Strada

 

Il Compact Block è caratterizzato da testate "ruotate" di 90°, che rivolgono verso il basso i collettori di scarico, migliorando l'abitabilità in sella

Accelerazione e velocità massima

Sul fronte della velocità di punta la Stelvio 2024 sorpassa invece se stessa, con un picco superiore di ben 9 Km/h rispetto ai valori ufficiali:

  • Velocità massima 219,3 Km/h 
  • Accelerazione 0-100 Km/h in 3,56 secondi in mappatura Sport
  • Accelerazione 0-400 metri in 11,80 secondi in mappatura Sport
  • Accelerazione 0-1000 metri in 22,48 secondi in mappatura Sport
  • Chilometro in sesta marcia da 50 Km/h coperto in 24,08 secondi in mappatura Sport

Il fatto più rilevante è, a nostro avviso, la minima differenza riscontrata tra la performante mappatura Sport e la più "addolcita" mappatura Pioggia. Cambiano certamente l'erogazione della potenza e della coppia, ma la differenza di risultato in termini di prestazioni (e quindi anche di numeri) è davvero risicata.

Cambio preciso, ma quell'innesto...

Il cambio a sei marce della versione in prova è dotato di quick-shifter . L'abbiamo molto apprezzato durante le cambiate in progressione svolte ad alti regimi, in cui il rapporto viene "chiamato" rapidamente all'innesto. Così anche la scalata è altrettanto buona e non particolarmente scorbutica. Tuttavia è impossibile non segnalare una frizione che è sì morbida, ma piuttosto spugnosa e dal punto di stacco molto limitato: ragione in più per apprezzare il quick-shifter quando si è in movimento. 

Altro neo, a cui ci si può però abituare, è l'innesto della prima marcia da fermo. Questo è condito dal classico "clac" a cui mamma Guzzi ci ha ormai abituato, ma in questo caso si avverte anche un piccolo balzetto in avanti che scuote l'intera moto. Caratteristico di certo, ma ne avremmo fatto a meno...

Consumi ridotti

Durante la nostra prova, svolta su un totale di circa 200 chilometri tra montagna e autostrada, avevamo fatto registrare un consumo medio di 18 Km/L mantenendo un'andatura decisamente... vivace! Nulla come in questo caso è però utile come la strumentazione satellitare, per poter eseguire in maniera indipendente dei rilevamenti più variegati e precisi. Siamo quindi partiti con un pieno di 21 Litri di benzina, ed ecco il responso:

  • Autostrada 17,70 Km/L 
  • Extraurbano 22,96 Km/L 
  • A 90 Km/h 20,90 Km/L 
  • A 120 Km/h 19,39 Km/L 
  • A massimo regime 7,79 Km/L 

Possiamo quindi concludere che nell'utilizzo misto, dove rientrerebbe nella fattispecie la maggior parte dell'utenza, i consumi sono piuttosto contenuti e fedeli a quanto riportato nella Scheda Tecnica della Casa.

Aerodinamica al top della categoria

Anche in questo caso, si confermano le prime impressioni ricevute: con la Moto Guzzi Stelvio 2024 si viaggia protetti in una bolla, anche per merito del parabrezza regolabile elettricamente su 70 mm di range, fino a una velocità di 150 Km/h. Nel caso ci si volesse invece gustare un po' d'aria, è sufficiente posizionare il parabrezza alla sua altezza minima. Quale che sia la modalità scelta, secondo il proprio gusto, è importante sottolineare come non vi sia  mai una forte pressione né sulle gambe, né sul tronco e tantomeno sul casco.

Piccola nota negativa è invece la leggera vibrazione che si avverte talvolta, proprio sul parabrezza, ma solamente quando si trova nelle posizioni intermedie.

Il cupolino è regolabile elettronicamente tramite i tasti posti sul blocchetto sinistro

Ciclistica, peso e dinamica di guida

Rispetto alla sorella V100 Mandello, con la quale la Stelvio 2024 condivide la radice del progetto, il telaio è più rigido e vede i punti di ancoraggio al monoblocco del propulsore addirittura raddoppiati all’anteriore (4 anziché 2) e rinforzati al posteriore nella zona del perno del forcellone. Lo stesso forcellone è stato irrigidito, utilizzando uno scatolato più spesso di 2 mm. 

Sul fronte dell'asperità stradali, è chiamata invece in causa la forcella Sachs da 46 mm regolabile in precarico e estensione, con 170 mm di escursione. Anche il monoammortizzatore è regolabile, attraverso un pomello di rinvio per il precarico (l'escursione è sempre di 170 mm).

Nel segmento delle adventure, la velocità con cui la Stelvio scende in curva e mantiene la linea sorprende in positivo

L’interasse misurato è di 1.535 mm, utile a conferirle stabilità nei tratti lunghi e veloci. Tuttavia la Stelvio 2024 non manca di una certa agilità nei cambi di direzione, dove una volta impostata la traiettoria, mantiene la linea fedelmente. Questo, a dispetto della mole di 240,5 Kg... un peso comunque ben ripartito tra i due assi:

  • 119,5 Kg all'anteriore

  • 121 Kg al posteriore

L'esemplare da noi testato montava una gommatura di serie, ossia una coppia di Michelin Anakee Adventure rispettivamente da 170/60-R17 al posteriore e 120/70-R19 all'anteriore. Dunque una misura non propriamente "africana" per l'avantreno, ma di certo adeguata per affrontare leggeri sterrati.

Sachs, Brembo e Michelin compongono un validissimo primo equipaggiamento

Freni: promossi

La Stelvio 2024 frena grazie a un pacchetto anteriore/posteriore marchiato Brembo: dischi Brembo da 320 mm con pinze ad attacco radiale a quattro pompanti, mentre al retrotreno un disco da 280 mm con pinza flottante a due pompanti. Più che sufficiente per assicurare una frenata potente, che avrebbe  meritato una migliore modulabilità, soprattutto nella prima "fase di attacco", visto che la forcella è piuttosto morbida nel primissimo tratto di escursione, per garantire il massimo comfort. 

In primo piano la colorazione Giallo Savana, sullo sfondo la colorazione Nero Vulcano

Colori e Prezzi

Le colorazione scelte per la Stelvio 2024 sono due:

  • Giallo Savana
  • Nero Vulcano

Il prezzo base è fissato a 16.499 euro franco concessionario, ma ci vogliono 800 euro in più (quindi 17.299 euro) per includere la dotazione PFF Rider Assistance Solution® con Imaging Radar 4D. Una tecnologia brevettata in house da Piaggio Fast Forward pensata per avvisare il pilota tramite segnali luminosi e acustici, circa i potenziali pericoli in avvicinamento sui 360° del veicolo.
 

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