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Perché ruote e gomme condizionano il comportamento della moto?

Le “misure” di gomme e ruote influenzano agilità, stabilità, consumo e accelerazione. Vediamo perché sono così importanti 

A giudicare dalle condizioni pietose delle gomme di tante moto in giro, pochi si rendono conto che sono le uniche parti della moto a contatto con l’asfalto. Ecco perché sono così importanti: la tenuta di strada, la maneggevolezza, il comfort, e persino l’accelerazione e la velocità sono tutte influenzate dalle ruote e dalle gomme. Scopriamo come.

Cos’è una ruota?

La ruota è l’elemento attraverso il quale la moto scambia le forze con la strada. 

È costituita da due parti: il cerchio (a razze in lega leggera oppure a raggi) che gira sul mozzo e lo pneumatico. Quest’ultimo si compone di una carcassa (costituita da tele sovrapposte di fili paralleli in acciaio e/o fibre artificiali o naturali, inglobate nella gomma) e da un battistrada costituito da mescole di gomme naturali e sintetiche che realizzano l’aderenza, permettendo di scaricare a terra la potenza del motore. 

Per offrire una migliore aderenza in presenza di fondi “difficili” (acqua, fango, ghiaia) si realizzano sulla superficie del battistrada le scolpiture: quanto più queste sono estese e profonde, tanto più il pneumatico è definito scolpito, fino al cosiddetto “tassellato”.

Gomme più larghe, meno stress

Le gomme rendono al meglio se sono poco “stressate”, cioè se non sono sottoposte a forze (peso e forza centrifuga) troppo elevate che le mettono in crisi deformandole e surriscaldandole. 

A parità di carico (cioè l’insieme di tutte le forze agenti sulla gomma), la pressione di contatto diminuisce se l’area di appoggio è maggiore. Uno pneumatico più largo, insomma, può lavorare in condizioni ottimali con un comportamento neutro e prevedibile da parte del pilota anche scaricando a terra una potenza maggiore, a vantaggio dell’accelerazione. 

Gomme più larghe oppongono però maggiore resistenza al moto, cioè per rotolare richiedono uno sforzo maggiore. Due le conseguenze: aumentano i consumi e diminuisce la velocità massima. Inutile quindi esagerare: una gomma da maxisportiva su una 125 non ha vantaggi.

I cerchi stabilizzano la moto

La ruota non serve solo a garantire la tenuta di strada. Infatti, più gira veloce più mantiene la moto in equilibrio verticale: è il cosiddetto effetto giroscopico, che aumenta al crescere del diametro e del peso dell’insieme cerchio/pneumatico. L’effetto giroscopico ha effetti positivi, ma anche negativi. 

Per capire cos’è l’effetto giroscopico, prendete una ruota di bicicletta e, tenendola per il mozzo, fatela girare. Se la spostate su e giù non sentirete reazioni particolari. Ma se la piegate da un lato rapidamente, sentirete una forza che cercherà di raddrizzarla... come in moto.

Una ruota grande e pesante migliora la stabilità sul dritto alle alte velocità, ma allo stesso tempo rende più faticoso l’inserimento in curva. Una ruota piccola e leggera, invece, permette di “piegare” con maggiore rapidità e maggiore facilità la moto.

Poiché la caratteristica che influenza l’effetto giroscopico è la distanza della massa dal centro (momento di inerzia), a parità di peso le ruote di diametro maggiore e quelle più larghe tenderanno a restare più in verticale, quindi a rendere più stabile la moto.

Perché diverse davanti  e dietro?

Non sempre le ruote anteriori e posteriori sono uguali, perché hanno differenti funzioni dinamiche ed effetti. 

Un diametro maggiore della ruota anteriore aumenta il “momento di inerzia”, che accentua gli effetti giroscopici e fa crescere l’avancorsa, causando una minore rapidità dell’inserimento in curva e offrendo maggiore stabilità. 

La dimensione della ruota posteriore influenza invece velocità e accelerazione: in generale, con una ruota dietro grossa si va più veloci.

A ognuno la sua misura

Ogni tipo di moto ha le proprie esigenze e, quindi, richiede ruote di appropriate misure. Vediamo di capire perché e quali sono le misure corrette. 

Scooter 

Devono offrire agilità e ampio sterzo: per ottenerli sono più adatte ruote di diametro ridotto (ma senza esagerare). Se le gomme sono larghe, il maggior peso aumenta l’effetto giroscopico e quindi migliora la stabilità in velocità sul dritto. Le ruote “alte” (cioè di grande diametro) oggi di moda potrebbero sembrare una soluzione poco in linea con le esigenze tipiche degli scooter, ma viste le prestazioni dei motori delle ultime generazioni (e la qualità delle strade italiane) hanno un senso.

Naked e stradali 

Sono moto adatte alla città come ai viaggetti: stabilità, maneggevolezza e comfort sono le doti più richieste. Gran parte del “lavoro” è affidato alla ciclistica: alle gomme si lascia la tenuta, tanto che la tendenza è far crescere la larghezza, cosa che migliora la stabilità senza modificare troppo l’agilità.

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Sportive 

Il comfort non è considerato importante. Le principali necessità sono scaricare la potenza a terra, la stabilità e la velocità di inserimento in curva. Al posteriore si usano gomme larghe per riuscire a scaricare al meglio i CV, davanti invece le gomme sono più “smilze” per aumentare la velocità nell’impostare le curve. Le ruote oggi sono tutte da 17 pollici, una misura di compromesso tra stabilità e velocità di inserimento.

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Enduro 

Le doti fondamentali sono accelerazione e agilità. Ecco quindi la necessità di usare gomme strette: l’anteriore in accoppiata a un cerchio grande per sopportare meglio i colpi del fuoristrada e per migliorare la stabilità, la posteriore con cerchio più piccolo per aumentare la trazione (maggiore coppia scaricata) a vantaggio dell’accelerazione anche su suolo sconnesso.

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