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Pastiglie freno moto e scooter: quale scegliere e perché

Pastiglie freno sinterizzate, organiche o carboceramiche? Quale è meglio per l'utilizzo stradale? Ci sono pregi e difetti? Facciamo un po' di chiarezza su questo delicato argomento

Le pastiglie freno non sono semplice materiale di consumo della serie "tolgo il vecchio, metto il nuovo". Le pastiglie sono forse il componente più importante dell'impianto frenante perchè influisce direttamente sulle performance e sulla qualità della frenata come usura, comfort e stabilità. L'offerta si divide in tre macro categorie: pastiglie organiche, sinterizzate e carboceramiche. Le differenze sono sostanziali e a seconda del tipo di moto o scooter e all'utilizzo che se ne fa è fondamentale fare la scelta migliore.

Qui il tutorial che spiega come si cambiano le pastiglie.

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Come sono fatte

Per comprendere al meglio l'effetto dinamico dei tre tipi di pastiglie è doveroso capirne le differenze costruttive e di materiali.

  • Le organiche sono realizzate con materiali non metallici come kevlar, fibra di vetro e fibra di carbonio, ma l'elemento principale sono le resine leganti.
  • Le sinterizzate sono composte da polveri metalliche agglomerate come rame, bronzo e ferro.
  • Le carboceramiche, invece, sono costituite da una miscela di fibre ceramiche, particelle metalliche e riempitivi: per farla semplice sono un mix di materiale organico e sinterizzato.
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Pregi e difetti delle pastiglie organiche

Questo tipo di pastiglie sono le più diffuse sul mercato in quanto molto economiche e durature. Sono caratterizzate inoltre da una bassa rumorosità, motivo per cui sono ideali per l'uso quotidiano. Consigliate principalmente per piccoli scooter o moto non troppo performanti, le pastiglie organiche si rivolgono a chi non necessita di grande potenza frenante ma desidera buone prestazioni.

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Pro e contro delle pastiglie sinterizzate

Quando si parla di alte prestazioni frenanti, si parla anche di pastiglie sinterizzate. I materiali, infatti, sono particolarmente stabili alle alte temperature e alle sollecitazioni estreme, motivo per cui garantiscono frenate più impegnative anche con mezzi pesanti. Su strada si rivolgono a diverse categorie di motocilisti, dallo smanettone al viaggiatore, fino anche al maxiscooterista che usa le due ruote in ogni condizione. Di contro, i materiali di attrito tendono a consumare più i dischi freno e, rispetto alla concorrenza organica, i prodotti sinterizzati sono più costosi.

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Carboceramiche per la pista?

Assolutamente no! Rispetto alle sinterizzate, questa tipologia di pastiglie garantisce meno grip sotto carico estremo, quindi non vanno bene per le corse. In strada però sono perfette perché sono poco rumorose, migliorano la modulabilità, durano a lungo e creano poca polvere, nota molto interessante sia per la nostra salute che per il look della moto. L'unico vero grande contro sono i costi: infatti, rispetto ai modello organici e sinterizzati, il prezzo è più alto.

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