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5 motivi che fanno di Marc Marquez uno dei più forti piloti di sempre

Lo spagnolo è veloce, determinato, sveglio, un vero leader che non si lascia influenzare. Ha caratteristiche uniche nella guida, il suo vero unico nemico è sé stesso

Marc Marquez è uno dei piloti più forti di sempre, difficile trovare qualcuno in grado di affermare il contrario. Ma quali sono i motivi che lo rendono unico e inimitabile? Noi ne abbiamo individuati cinque, per provare a definire meglio quel talento così evidente che mostra ogni volta che scende in pista. Abbiamo anche indicato un punto debole, perché come ogni campione, anche lui ha il suo tallone d'achille.


Sensibilità

Marc Marquez è uno dei piloti più forti sul bagnato, sulle piste sporche, in condizioni insomma di poco grip. Basta tornare a fine 2024 per ricordarsi la prima gara corsa a Misano, quando con le prime gocce di pioggia Jorge Martin torna ai box per cambiare le gomme, mentre gli altri rimangono in pista con le slick. Marquez li supera tutti, Bagnaia compreso, andando a vincere con autorità. Marc cade diverse altre volte sul bagnato, ma quando la pista è in condizioni “miste”, sembra davvero avere qualcosa in più nel capire il limite della moto.

 

Prontezza

Ancora più che la sensibilità, sono i tempi di reazione che lo rendono un “mago” della tattica di gara. Nel 2017, su una pista tecnica come quella di Brno, parte con la soft nella gara bagnata, è velocissimo e in pochi giri guadagna molto margine, anche se la gomma può durare poco. Rientra prima di tutti per fare il cambio moto, trovando il momento perfetto per capitalizzare il vantaggio guadagnato. Mentre gli altri si controllano a vicenda, lui sa scegliere in autonomia, con grande fiducia nelle proprie capacità. Raramente sbaglia i tempi delle proprie decisioni, obbligando il resto del gruppo a inseguirlo tardivamente.


Elasticità

Nonostante Marc abbia “ormai” 32 anni, sa gestire la moto con una reattività incredibile. Leggendari sono i suoi salvataggi gomito a terra, la capacità di rialzare la moto quando ormai l'anteriore è chiuso. Volete un esempio su tutti? Valencia 2017, Marc si sta giocando il titolo con Andrea Dovizioso. Inizia la gara con il piglio di chi la vuole vincere e nonostante gli bastino pochi punti per avere la meglio sul ducatista, forza il ritmo come nessun altro. Circa a metà gran premio arriva in curva 1 lanciatissimo, frena forte e l'anteriore si chiude. Marc però appoggia il proverbiale gomito e recupera la situazione, limitandosi ad andare lungo. Non è raro che Marc perda una pedana, che blocchi l'anteriore, che sollevi il posteriore della moto. In ogni situazione riesce a guidare la moto in modo molto muscolare e con la capacità di muoversi tantiissimo sulla stessa, spostando rapidamente il peso dove necessario.


Aggressività

Marquez in pista corre da solo, nel senso che gli avversari sembrano sempre essere solo degli ostacoli da superare. Leggendaria – non in senso buono- rimane la gara dell'Argentina del 2018, quando in una furibonda rimonta ha “speronato” diversi avversari, fino a fare stendere anche Valentino Rossi. Le sue entrate non hanno mai risparmiato nessuno, aspetto evidente fin dal primo anno di MotoGP nel 2013, quando ha portato nella ghiaia Jorge Lorenzo a Jerez de la Frontera e ha fatto cadere il povero Dani Pedrosa ad Aragon. Spesso è il più veloce di tutti e non ha bisogno di ricorrere a entrate particolarmente cattive, ma quando ce n'è bisogno non si tira indietro. Si può dire che esageri, ma spesso i suoi eccessi sono tollerati.


Unicità

Dopo 13 anni di MotoGP, tutti sanno che Marquez è imprendibile sulle piste che girano in senso antiorario: 11 le sue vittorie al Sachsenring, 7 ad Austin, altrettante ad Aragon, 5 a Phillip Island. 30 successi, che la maggior parte degli altri piloti si sognano in una carriera intera, ottenuti solo su queste piste che sono in minoranza sul calendario. Nessuno sa il perché, forse nemmeno lui. Di sicuro, anche se lo sapesse, non lo direbbe a nessuno.


Esagerazione

Come anticipato all'inizio, ogni campione ha il suo punto debole e anche Marquez non fa difetto. Nel caso di Marc, il suo peggiore difetto sembra essere l'incapacità di accontentarsi, che a volte lo porta a gare sopra le righe. Una su tutte rimane sicuramente Jerez de la Frontera 2020, quando non contento di vincere, vuole dominare, uscendo di pista per ben due volte. Terribile la seconda, una caduta che gli procura la rottura dell'omero. Peggio della frattura, il tentativo di recupero. La smania di rivincita lo fa rientrare troppo presto, portandolo a peggiorare la situazione e a entrare negli anni successivi in una spirale di problemi fisici e brutti risultati.


 

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Bikerspetosino
Mar, 25/03/2025 - 10:27
Non sarebbe 8 volte del Mondo, se non si accontentasse. Purtroppo un difetto lo ha anche Marquez. Ma ê anche l'unico che NON ha abbassato la testa di fronte a Rossi e non si ê lasciato influenzare psicologicamente. Perchê se ne frega altamente di Rossi. Infatti é Rossi che ê ossessionato da Marquez anche adesso che non corre piú in moto...