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Moto pronto gara: Yamaha R6, pregi e difetti della 600 più estrema

È la 600 che più ricorda una moto da corsa, già dal primo sguardo: snella, caricata in avanti e rigida, sembra pronta per la pole position. Prestazioni, quotazioni e cosa controllare per un acquisto usato senza inconvenienti
È stata ed è tuttoare una delle 600 sportive più estreme mai prodotte, quanto di meglio si possa trovare per chi amam divertirsi in pista. Ora che le sportive sono poco richieste anche le quotazioni sono in rapida discesa, si fanno ottimi affari. Il miglior rapporto qualità prezzp si ha con la terza serire prodotta dal 2006 al 2016. 
Il motore dà il meglio di sé agli alti regimi, ai medi è pigro e richiede un uso continuo del cambio. Molto buone le finiture, la R6 sfoggia tanti particolari “racing” utili e belli da vedere. È rapidissima nell’impostare le curve, scende in piega in un attimo, ha un avantreno che segue le traiettorie con precisione. Il retrotreno invece è un po’ leggero e nelle frenate brusche tende a sollevarsi: fortunatamente la R6 ha il sistema antisaltellamento che risolve le situazioni più difficili.

Cosa controllare

● Frizione 
È un particolare  da controllare con cura: se sfruttata, si consuma in fretta e slitta.
● Scarico 
Quello di serie è bello e ha un rendimento perfetto, difficile trovarne “aftermarket” che funzionino molto meglio. Se la moto monta una marmitta non originale chiedete dove è finita quella di serie.
● Cambio 
Se il comando è un po’ duro nel passare da un rapporto all’altro, possono esserci dei problemi piuttosto seri.
● Freni 
Dischi e pastiglie si consumano in fretta.

Prestazioni

Velocità massima 257,8 km/h
Accelerazione 0-400 11,2 sec.
Consumo extraurbano 16,7 km/litro
Peso 177 kg

Quotazioni

2016 (E3) 4.200
2015 (E3) 3.700
2014 (E3) 3.200
2013 (E3) 2.900
2012 (E3) 2.700
2011 (E3) 2.500
2010 (E3) 2.300
2009 (E3) 2.100
2008 (E3) 1.900
2007 (E3) 1.700
2006 (E3) 1.500
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