Kawasaki Z 750 vs 750 R usate, pregi, difetti e cosa controllare
La “cattiva” Z 750 R non mette fuori gioco la versione normale, anzi la Z 750 resta comunque la più godibile
Il segmento delle naked di media/grossa cilindrata è da sempre tra i più contesi. Nel 2012 per respingere gli attacchi della concorrenza Kawasaki fece una mossa insolita. Invece del classico restyling, scelse di “sdoppiare” l’offerta affiancando alla Z 750, la versione sportiva Z 750 R, dotata di sospensioni regolabili e impianto frenante con pinze e pompa radiale. Immutato il motore di 748 cm3 da 99 CV (rilevati) mentre gli interventi estetici erano limitati al cupolino e al parafango anteriore diversi (oltre a una verniciatura bicolore a richiesta). Ora sono due usati appetibili che si trovano a buon prezzo (intorno ai 2.000/3.000 euro), ma quale scegliere?
La ciclistica più performante trasforma la Z 750R in una vera sportiva, efficace su strada e persino in pista, ma secondo noi la versione “normale” rimane tuttora una scelta valida, specie se dotata di ABS. Vediamo pregi e difetti delle due versioni.
Z 750, adatta anche ai principianti
Su strada - L’aspetto è “cattivo”, ma la Z 750 in realtà è una moto adatta anche a chi ha una limitata esperienza. L’erogazione regolare dei CV non mette mai in difficoltà il pilota, la maneggevolezza è ottima e l’equilibrio generale consente di avere un buon controllo della moto. Rispetto alla R, la versione normale si rivela meno precisa nei percorsi affrontati in modo molto “sportivo” per l’assetto più morbido. Ma lo sente solo chi va davvero forte, mentre tutti apprezzano il migliore comfort della Z 750.
In autostrada - La Z 750 normale in autostrada mostra gli stessi difetti e pregi della R. La sella è dura, la protezione dall’aria è scarsa, il pilota si stanca in fretta e anche il passeggero, molto rialzato ed esposto all’aria. Bene tenuta di strada e precisione di guida, nella media i consumi intorno ai 15 km/litro.
In città - La corretta posizione di guida, l’agilità e il buon angolo di sterzo permettono di superare senza problemi anche i passaggi più stretti. Notevole l’elasticità del motore che riprende in sesta da 40 km/h senza problemi: ottimo nell’uso quotidiano, riduce l’uso del cambio (e lo stress nel traffico). Bene i freni, adeguati alle prestazioni, meglio ancora se con l’ABS optional.
Z 750 R, ciclistica precisa e frenate OK
Su strada - Nei percorsi misti, quelli pieni di curve, la R ha un comportamento molto diverso da quello della Z 750: l’avantreno “granitico” e la precisione nel seguire le traiettorie impostate sono quelle di una vera sportiva. Merito del nuovo reparto sospensioni, certo, ma anche il diverso impianto frenante permette manovre al limite in piena sicurezza grazie alla sua potenza e modulabilità. Resta come per il modello “base” una certa inerzia nei rapidi cambi di direzione, dovuta al peso non proprio contenuto.
In autostrada - Non è una moto per fare lunghi viaggi: l’assetto è piuttosto rigido e anche l’imbottitura della sella non è morbida. Il motore non ha subito interventi, ma sinceramente non se ne avvertiva il bisogno: con quasi 100 CV alla ruota e un’erogazione “elettrica” è uno dei migliori in circolazione. Disturbano un po’ le vibrazioni che si sentono sopra gli 8.000 giri.
In città - Malgrado l’assetto sportivo, va bene anche per affrontare il traffico. Il motore ha degli ottimi medi che evitano di cambiare marcia troppo spesso; in ogni caso frizione e cambio sono morbidi e precisi, anche nell’uso più intenso. I freni si modulano bene con la sicurezza dell’ABS sul bagnato. Peccato che sul pavé e sulle buche si salti.
Cosa controllare
● Radiatore
I supporti del radiatore si piegano con relativa facilità, soprattutto se si “atterra” pesantemente dopo un’impennata...
● Ammortizzatore
Dura poco, soprattutto sulla prima serie è spesso “alla frutta” già dopo 10.000 km.
● Silenziatore
Può rompersi (anche per urti leggeri) nella zona di attacco con il collettore.
● Verniciatura
Delicata, si segna in fretta se si usano cinghie o ragni per bloccare i bagagli.
● Cruscotto
Soffre un po’ l’umidità: controllate che indicatori e spie funzionino tutti correttamente.
● Cuscinetti
Occhio a quelli di sterzo che possono rovinarsi.
Rilevamenti a confronto
Z 750 | Z 750 R | |
Velocità massima km/h | 223,1 | 219,8 |
Accelerazione (secondi) | ||
0-400 metri | 12,2 | 12,3 |
0-1000 metri | 22,9 | 23,1 |
0-100 km/h | 4,1 | 4,0 |
Ripresa | ||
400 metri | 13,6 | 13,3 |
1000 metri | 25,1 | 24,9 |
Potenza massima alla ruota | ||
CV/kW | 97,5/71,8 | 99,2/74,01 |
Giri al minuto | 10300 | 10100 |
Frenata | ||
da 100 km/h | 39,7 | 41,6 |
Consumi | ||
Autostrada | 14,9 | 15,3 |
Extraurbano | 20,6 | 22,3 |
90 km/h | 23,1 | 21,6 |
120 km/h | 17,1 | 19,3 |
Al massimo | 10,1 | 10,1 |
Autonomia | ||
90 km/h | 438 | 409,6 |
Al massimo | 192 | 191,3 |
Foto e immagini
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