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Kawasaki Z 750 usata, naked cattiva per divertirsi a buon mercato

Ha un motore 750 che spinge forte, frena bene e ha una ciclistica a punto. Il comfort non è granché e le quotazioni sono basse

Punti di forza 

La Kawasaki Z 750 è stata la prima naked “maggiorata”: invece dei soliti motori 600 a 4 cilindri che andavano di moda quindici anni fa, la Z ne montava uno da 750 cm3. Il vantaggio si sente non tanto nella potenza massima, quanto nell’erogazione forte e piena anche ai medi regimi. Attorno al motore c’è una ciclistica semplice ma comunque efficace: la Kawasaki in curva è veloce e precisa. La posizione di guida è d’attacco ma non scomoda, si sta vicini al manubrio, leggermente caricati in avanti. L’impianto frenante è “classico”: doppio disco da 300 mm con pinze a doppio pistoncino e dischi con profilo a margherita, funziona bene ed è ben dosabile.

Gli affari migliori si fanno con la Z 750 prima serie era ancora più grintosa perché omologata Euro 2, quindi meno “soffocata”. Tanta grinta si traduceva in un’erogazione rabbiosa, ma anche in qualche strattone di troppo del motore ai bassi regimi. Era anche più scomoda: posizione di guida raccolta, caricata in avanti e vibrazioni sostenute, soprattutto sul poggiapiedi di destra. Anche la frenata era un po’ inferiore rispetto al modello successivo, ma comunque sempre efficace.

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Ecco la prima serie della Z 750 prodotta dal 2003 al 2006

Punti deboli 

Il comfort non è granché: la sella è poco imbottita e corta, ma anche il  passeggero deve tenere le gambe troppo piegate, perché le pedane sono alte. Il motore trasmette vibrazioni fastidiose agli alti regimi (soprattutto sugli esemplari della prima serie). Nella guida molto sportiva l’ammortizzatore va in crisi. Il piccolo “pennacchio” sopra il faro fa poco: la protezione dall’aria è scarsa e oltre i 120 km/h la pressione dell’aria diventa fastidiosa. Il peso è superiore a quello delle concorrenti: si sente nelle manovre a bassa velocità. 

Cosa controllare

● Radiatore
I supporti del radiatore si piegano con relativa facilità, soprattutto se si “atterra” pesantemente dopo un’impennata...
● Ammortizzatore
Dura poco, soprattutto sulla prima serie è spesso “alla frutta” già dopo 10.000 km.
● Silenziatore
Può rompersi (anche per urti leggeri) nella zona di attacco con il collettore.
● Verniciatura
Delicata, si segna in fretta se si usano cinghie o ragni per bloccare i bagagli.
● Cruscotto
Soffre un po’ l’umidità: controllate che indicatori e spie funzionino tutti correttamente.
● Cuscinetti
Occhio a quelli di sterzo che possono rovinarsi.

Prestazioni rilevate 

Velocità massima 223,1 km/h, Accelerazione 0-400 m 12,3 secondi, Consumo extraurbano 20,6 km/l
Peso 213,5 kg


Quotazioni medie

da  1.500 a 3.000 euro 

Uno dei punti forza della Z 750 è stato anche il prezzo, basso e spesso (generosamente) scontato dai concessionari. Le quotazioni dell’usato ne risentono: ormai la serie “vecchia” viene via a poco prezzo. 

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