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Patente A senza esame, procedimento e costi

Se avete già la patente da moto potete evitare di sostenere l’esame pratico per passare a quella di grado superiore. Ecco come si fa

Dopo mesi di discussioni e decreti, passare dalla patente A1 alla A2 o dalla A2 alla A senza sostenere un nuovo esame pratico ma solo partecipando ad un corso in autoscuola è diventato finalmente possibile. 

Da quando si può fare il “salto”

La modifica al Codice della Strada presentata all'interno del Decreto Infrastrutture Bis del 3 agosto 2022 (Legge n.108), poi confermata dal decreto attuativo del 9 giugno 2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 luglio dello stesso anno), ha infatti reso il passaggio di patente tramite il corso effettivo a partire dal 18 settembre 2023
Lo stesso Decreto chiarisce anche come vanno fatti i corsi. Facciamo il punto

Cosa prevede la legge

Il decreto chiarisce come dovranno essere svolti i corsi e altri dettagli. Eccoli qui sotto:

- Per passare da A1 ad A2 bisognerà avere il foglio rosa, aver compiuto almeno 18 anni e possedere la A1 da almeno due anni.

- Per passare da A2 ad A bisognerà avere il foglio rosa, aver compiuto almeno 20 anni e possedere la A2 da almeno due anni.

- Non sarà possibile ottenere la A2 avendo la B (di fatto equivalente alla A1), in questo caso bisognerà sostenere l’esame pratico in Motorizzazione.

- Non è previsto il passaggio diretto da A1 ad A, per farlo restano le vecchie regole: avere almeno 24 anni e sostenere l’esame pratico in Motorizzazione. Oppure dopo aver conseguito la patente A1 per esame, dopo due anni conseguire la patente A2 senza esami e dopo ulteriori due anni conseguire la patente A senza esami.

- Chi ha la patente limitata ai mezzi con cambio automatico con questo sistema dovrà tenere la limitazione, e per ottenere una patente senza limitazioni dovrà fare l’esame pratico in Motorizzazione. Viceversa chi ha la patente senza limitazioni non potrò passare a quella superiore con limitazione a cambio automatico.

Com'è strutturato il corso

Il corso durerà 7 ore suddivise in due parti.

Prima parte: 3 ore

Gli allievi dovranno sapere:

- come si indossa correttamente l’abbigliamento tecnico e il casco;

- come si controllano gomme, freni, sterzo, catena, livelli vari e impianto luci;

- come si mette la moto sul cavalletto e come si toglie.

Inoltre dovranno fare delle prove pratiche effettuando:
- manovre a velocità ridotta, fra cui lo slalom, per dimostrare di saper utilizzare freni e frizione;
- manovre a velocità più elevata (in 2° o 3° marcia) a 30 km/h e come si evita un ostacolo ad almeno 50 km/h.
- frenate di prova e una frenata di emergenza ad almeno 50 km/h.

Seconda parte: 4 ore

Gli allievi dovranno effettuare guide in mezzo al traffico affrontando  situazioni consuete, quali partenza da fermo, guida in rettilineo, guida in curva, attraversamento e superamento di incroci e raccordi, rotatorie e passaggi a livello, cambiamenti di direzione, svolte a destra e sinistra, sorpassi, salite, discese e gallerie. Si affronteranno anche autostrade o strade extraurbane e le corsie di accelerazione e decelerazione.

Dopo aver effettuato le sette ore di lezioni, la autoscuole comunicheranno alla Motorizzazione i nominativi di chi ha fato i corsi. La patenti aggiornate arriveranno per posta, ma al momento, nella fase transitoria, si chiederà alla Motorizzazione locale.

Quanto costa

Per partecipare ai corsi occorrerà rifare il certificato medico anamnestico (prezzo tra i 70 e i 100 euro) più certificato del medico ASL (circa 60 euro), fare un versamento PagoPA da 10,20 euro e due versamenti da 16,00 euro ciascuno (marca da bollo) sempre tramite PagoPA. A questi si aggiungerà il costo delle sette ore di lezioni con uso delle moto (circa 600 euro), in totale pertanto siamo a circa 700 euro. Fare invece l’esame pratico in Motorizzazione con autoscuola costa mediamente 300/500 euro, se avete tempo potete fare anche tutta la pratica per fare l’esame in Motorizzazione da soli, mettete in conto circa 150 euro.

Arriverà anche l’app

Per gestire gli esami sarà realizzata  un’app che permetterà di controllare la presenza degli allievi e gli esercizi che faranno. In attesa che sia messa a punto, le autoscuole dovranno gestire le pratiche con i classici moduli cartacei.

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