Salta al contenuto principale

Patente A2: quali veicoli si possono guidare?

È la patente “intermedia” tra A1 e A. Consente di guidare moto e scooter con potenza fino a 35 kW. Ecco tutte le pratiche da fare per conseguirla 

La patente A2 si può conseguire a partire dai 18 anni d’età e consente di guidare moto e scooter di potenza non superiore a 35 kW con un rapporto peso/potenza non superiore a 0,2 kW/kg e, nel caso delle moto cosiddette “depotenziate”, solo quelle con una potenza d’origine non superiore ai 70 kw, ovvero 95CV (qui l'elenco completo di tutte le moto depotenziabili). Non esistono in tal  limiti di cilindrata. 

Esame teorico patente A2

A meno che non lo si abbia già sostenuto per il conseguimento delle patente B o la A1 (l’esame teorico è infatti identico per tutte le patenti, tranne la AM), per ottenere la patente A2 è innanzitutto necessario superare l’esame teorico. 

Svolgimento dell’esame
Come per tutte le patenti, l’esame teorico per l’ottenimento della patente A2 si svolge presso la sede dell’Ufficio Motorizzazione civile presso il quale è stata presentata l’istanza di conseguimento e si sostiene con sistema informatizzato mediante la compilazione di un questionario elettronico su un computer. A disposizione del candidato ci sono venti minuti per rispondere a trenta quesiti vero o falso, con un massimo di 3 errori. 

Contenuti della prova teorica
Poiché l’esame teorico per l’A2 è uguale a quello per l’ottenimento delle altre patenti, le domande includono anche i contenuti che esulano dal mondo delle due ruote, come esempio quelli relativi al traino di rimorchi. Più nel dettaglio, al candidato verrà chiesto di rispondere ai quesiti riguardanti le formalità amministrative e documenti necessari per la circolazione, la segnaletica, le precedenze, i limiti e, in generale, tutte le norme che regolano la circolazione sulla strada. 

Tempistiche
L’esame deve avvenire entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda per il conseguimento della patente. L’esito della prova viene comunicato immediatamente al termine della stessa.

Foglio rosa

Superato l’esame teorico, al candidato verrà consegnato il cosiddetto “foglio rosa”, cioè un documento provvisorio che lo abilita all’esercitazione su strada. Valido 1 anno dal rilascio, il foglio rosa consente di circolare su tutte le strade senza alcun genere di limite, se non quello dovuto al mezzo che si guida (qui tutti i dettagli). 
 

Esame pratico patente A2

Superato l’esame teorico ed ottenuto il foglio rosa il candidato dovrà sostenere la prova pratica. 

Tempistiche
L’esame va sostenuto previa prenotazione da inoltrarsi non oltre il decimo giorno precedente la data della prova, ed entro il termine di validità del foglio rosa, fissato in un anno. In questo stesso lasso di tempo, si hanno a disposizione per l’esame pratico tre tentativi.

Moto da usare per l’esame
La moto può essere di proprietà, dell’autoscuola (se non lo si sostiene da privatista) oppure prestata da un amico o familiare. In ogni caso, dev’essere senza sidecar, di una potenza nominale di almeno 20 kW ma non superiore a 35 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg. Se il motociclo è a motore a combustione interna, la cilindrata del motore deve essere almeno di 250 cm3, se invece elettrico, il rapporto potenza/peso dev’essere di almeno 0,15 kW/kg. Qui tutti i dettagli

Cambio automatico o manuale
Sono entrambi permessi. Però sostenendo la prova in sella ad una moto con cambio automatico verrà rilasciata una patente che abilita alla guida solo delle moto con cambio automatico (verrà annotato il codice UE armonizzato “78”). Ovviamente, non vale il contrario: sostenendo l’esame con moto con cambio manuale, si potranno poi guidare mezzi con cambio sia manuale che automatico (qui tutti i dettagli). 

Durata della prova
Indicativamente, la prova pratica ha una durata di circa 30 minuti. 

Dove si svolge la prova
Nel caso dei privatisti, la prova pratica si svolge presso le sedi degli UMC mentre i candidati delle autoscuole potranno sostenerla anche presso le sedi di quest’ultime o presso centri di istruzione automobilistica ritenuti idonei. 

Modalità di svolgimento
L'esame si divide in varie fasi, alcune su  pista chiusa, altre su strada. In questa guida ve ne parliamo dettagliatamente, fase per fase. Qui sotto invece un breve ripasso. 

A) Preparazione del veicolo e del pilota
Il candidato dovrà innanzitutto dimostrare di essere in grado di indossare correttamente l’abbigliamento tecnico ed effettuare, a caso, un controllo della condizione di pneumatici, freni, sterzo, interruttore di emergenza (se presente), catena, livelli dell'olio, luci, catadiottri, indicatori di direzione e dispositivi di segnalazione acustica.

B) Prova di equilibrio, ostacoli e frenata
In pista chiusa, cioè sul circuito messo a punto dalla motorizzazione, bisognerà dimostrare di essere in grado di condurre il mezzo attraverso lo slalom, lasciando sulla destra il primo cono posto alla distanza di 2,2 metri dalla partenza. Terminato lo slalom, bisogna effettuare a bassa velocità e senza incertezze una curva che porta nel corridoio stretto, delimitato coni distanziati di un metro.  A quel punto, il candidato dovrà effettuare una “frenata di emergenza”, arrestando il veicolo nello spazio delimitato da quattro coni. 

C) Prova su strada
Superata la fase in circuito, si passerà a quella su strada aperta al traffico. Il candidato, seguito da un’auto con a bordo l’esaminatore, che provvederà a dare lui indicazioni mediante un apposito sistema di comunicazione audio (apparecchio ricetrasmittente o, eventualmente, anche tramite telefono cellulare), il candidato dovrà dimostrare di saper condurre nel traffico la moto, in sicurezza e nel pieno rispetto del Codice, affrontando prove come la partenza da fermo, la guida in curva, i cambi di direzione, la svolta a destra e a sinistra, le precedenze agli incroci. 

Costi per ottenimento della patente A2

I costi per l’ottenimento della patente A2 variano ovviamente in base alla modalità con cui si sostengono prove e lezioni. In autoscuola, una patente A2 costa all’incirca 700 euro, comprensivi di visita medica, registrazione, bollettini, due lezioni di guida e corso di teoria. Facendo tutto da soli si risparmia: i costi si aggirano per i privatisti intorno ai circa 150 euro, ai quali si dovranno aggiungere i costi delle esercitazioni con un istruttore abilitato, obbligatorie e per un minimo di sei ore. Inoltre, per ciò che riguarda l'esame pratico, bisogna ricordarsi che ci vorranno anche un'auto ed un accompagnatore, che dovrà “caricare” l’esaminatore durante la prova in mezzo al traffico. 
 

Moduli e documenti 

Chi s’affida ad un’autoscala potrà contare sull’espletamento della burocrazia da parte di quest’ultima, spendendo più soldi ma risparmiando tempo e fatica. Per chi invece scegliesse di fare da sè, ricordiamo i passi da seguire: 

- Compilare il modello TT 2112 che si trova presso gli sportelli e sul sito il portaledellautomobilista.it
- Effettuare due versamenti di 16 euro sul cc 4028 e di 26,40 euro sul cc n° 9001 (più 1,78 euro di tasse postali). I bollettini sono in Motorizzazione.
- Portare due foto recenti formato tessera, un’autocertificazione di residenza in duplice copia, due fotocopie di un documento d’identità fronte e retro, due fotocopie fronte e retro della patente se già posseduta e due fotocopie del codice fiscale.
- Presentare un certificato medico con foto e firma scannerizzata del medico, fatto negli ultimi 3 mesi. Il documento si fa alla ASL e il costo varia da regione a regione, diciamo che mediamente costa 30 euro più il bollo (16 euro). Per avere questo certificato bisogna esibire il “certificato anamnestico” rilasciato dal medico di famiglia (circa 50 euro).

Passare dalla A1 alla A2

È bene ricordare che i possessori di patente A1 possono passare alla A2 senza dover  superare un nuovo esame di guida. A stabilirlo è il Decreto Infrastrutture-Bis del 2022, che ha trovato applicazione grazie al decreto ministeriale del 9 giugno 2023, contenente le regole della nuova normativa, e al decreto del 9 agosto 2023, in cui si specifica la data di applicabilità delle nuove disposizioni. Nel dettaglio, il "salto" dalla patente A1 alla A2 senza esame ma solo con corso è diventato possibile a partire dal 18 settembre 2023. Ve ne parlavamo nella nostra guida dettagliata. Qui sotto un breve ripasso. 

Corso di formazione
Il corso per la patente A2 è rivolto ai conducenti che hanno compiuto 18 anni e sono in possesso da almeno due anni della patente A1. Va sostenuto presso un’autoscuola ed ha una durata di sette ore articolate in due fasi: la prima, della durata di tre ore, consiste nella preparazione e controllo tecnico del veicolo ai fini della sicurezza stradale e nell’esecuzione di manovre particolari. La seconda fase invece prevede la guida nel traffico, con l’allievo che deve essere in grado di eseguire le manovre richieste in tutta sicurezza e adottando le opportune precauzioni. Non ci sarà alcun esame finale: dopo aver effettuato le sette ore di lezioni, la autoscuole comunicheranno alla Motorizzazione i nominativi di chi ha fato i corsi e le patenti aggiornate arriveranno per posta. Una possibilità certamente interessante, ma che non sempre conviene rispetto all'esame. Qui vi spieghiamo il perchè. 

Aggiungi un commento