Impennare in moto: multe, sanzioni e pene previste dal Codice della Strada
L’impennata è punita con una sanzione amministrativa, la decurtazione dei punti patente e, in alcuni casi, anche il fermo amministrativo del mezzo. In caso di incidente le cose si fanno però ben più serie
Impennata?
Grazie all’elettronica avanzata, le moto più raffinate sono dotate della funzione “anti-wheelie” che, monitorando in particolare la differenza di numero di giri tra le ruote, è in grado di rilevare il sollevamento della ruota anteriore ed evitare pericolose e non desiderate impennate. Ciò detto, sono in molti gli smanettoni che, forse un po’ nostalgici dei tempi che furono ancora si divertono ad alzare l’anteriore su strade pubbliche. Una “bravata” rischiosa e punita dal Codice della Strada.
Articolo 170
L’Articolo 170 del Codice chiarisce la posizione ed il comportamento da mantenere in sella: “Sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote - si legge nel testo - il conducente deve avere libero uso delle braccia, delle mani e delle gambe, deve stare seduto in posizione corretta e deve reggere il manubrio con ambedue le mani, ovvero con una mano in caso di necessità per le opportune manovre o segnalazioni”, aggiungendo, poco più sotto, che il conducente “non deve procedere sollevando la ruota anteriore”. Nessuno spazio alle interpretazioni: l’impennata è vietata.
La sanzione per chi impenna
Ovviamente, trasgredendo quanto prescritto dal Codice si va incontro a sanzioni. La multa prevista è di soli 81 euro, che in caso di pagamento entro il quinto giorno sono ridotti del 30% (come per tutte le infrazioni stradali), mentre vengono raddoppiati per chi non paga entro 60 giorni, passando a 161,50 euro. In più è prevista anche il taglio di un punto dalla patente e, come pena accessoria (qui entra in gioco l’Art. 214 del Codice da applicarsi a discrezione di chi rileva l'infrazione) il fermo amministrativo della moto fino a 60 giorni (90 in caso di recidiva nel biennio).
E se si fa un incidente?
Le cose peggiorano in caso di incidente. Se chi impenna con la moto dovesse causare un sinistro e procurare ad un altro utente della strada lesioni con una prognosi di durata superiore ai 40 giorni, verrà contestato il reato di lesioni gravi e, nei casi più estremi, di omicidio stradale. In questi casi, la situazione si fa grave: confisca della moto e ritiro della patente sono il minimo considerata la serie di conseguenze penali perviste dal Codice, compresa la reclusione.