Articolo CDS 142 e limiti di velocità
In Italia i limiti di velocità sono regolati dal Codice della Strada e possono variare a seconda del tipo di strada. Vediamo quali sono e le sanzioni previste per chi li viola
In Italia esistono diversi limiti di velocità per strade, che si distinguono in base alle loro caratteristiche tecniche e funzionali.
I limiti strada per strada
Autostrade: il limite è di 130 km/h che in caso di pioggia scende a 110 km/h. Sono strade a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale banchina pavimentata a sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all'utente lungo l'intero tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta da appositi segnali di inizio e fine.
Strade extraurbane principali: (comunemente dette superstrade) il limite è di 110 km/h che scende a 90 km/h in caso di pioggia. Sono caratterizzate da carreggiate indipendenti o separate da uno spartitraffico invalicabile con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra. Sono prive di intersezioni a raso ed è contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine ed è riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore (moto di almeno 150 cm3).
Strade extraurbane secondarie: il limite è di 90 km/h.
Sono caratterizzate da una carreggiata a una o due corsie per senso di marcia, non sempre separate, e banchine.
Strade urbane e di quartiere: Il limite generale è di 50 km/h, che scende a 30 km/h in caso di attraversamento di zone residenziali o in prossimità delle scuole. Sono strade destinate al traffico urbano e interurbano di tipo locale. Sono caratterizzate da una carreggiata a una o due corsie per senso di marcia, frequenti attraversamenti pedonali e di ciclisti e sono soggette a limitazioni di velocità che variano in base alla densità del traffico e alla presenza di elementi di pericolo.
Inoltre, è importante tenere presente che i limiti di velocità possono essere ridotti o aumentati in base alle condizioni di traffico, alle caratteristiche della strada o in presenza di segnaletica specifica.
I neopatentati vanno piano
I limiti di velocità variano per i neopatentati, i quali, nei primi 3 anni dal conseguimento della patente (categoria A2, A, B1 e B), dovranno rispettare limiti di velocità inferiori rispetto a quelli tradizionali, come stabilito dall’articolo 117 del Codice della Strada, e che risultano i seguenti:
Strade extraurbane: 90 km/h
Autostrade: 100 km/h.
Le multe se si superano i limiti
Le sanzioni per chi supera i limiti di velocità in Italia possono variare in base alla gravità dell'infrazione e alla velocità rilevata, ma generalmente prevedono una sanzione pecuniaria e la decurtazione dei punti dalla patente di guida (link all’articolo sui punti patente). Ecco le norme attualmente in vigore:
Superamento dei limiti di velocità entro il 10 km/h: sanzione pecuniaria che varia da 42 a 173 euro ma nessuna decurtazione di punti patente.
Superamento dei limiti di velocità tra il 10 km/h e 40 km/h: sanzione pecuniaria che varia da 173 a 694 euro e decurtazione di 3 punti dalla patente.
Superamento dei limiti di velocità superiore al 40 km/h ma inferiore a 60 km/h: sanzione pecuniaria che varia da 543 a 2.170 euro, sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi e decurtazione di 6 punti dalla patente.
Superamento di oltre 60 km/h, prevede un’ammenda da 847 euro a un massimo di 3.389 euro e decurtazione di 10 punti con sospensione diretta della patente, da un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 1 anno
Se l’infrazione è compiuta di notte, più precisamente tra le 22 e le 7 è previsto un aumento di un terzo delle sanzioni rispetto a quelle previste per chi commette l’eccesso di velocità di giorno.
Nel caso di recidiva dell'infrazione nell'arco di 2 anni si può andare incontro alla sospensione della patente da 8 a 18 mesi se il superamento dei limiti è compreso tra i 40 e i 60 km/h, o alla revoca se si superano i 60 km/h.
Per i neopatentati le sanzioni sono ancora più dure, perché per i primi 3 anni dal conseguimento della patente si perde il doppio dei punti.
La tolleranza chilometrica
Come stabilito dal D.M. del 29 ottobre 1997 (articolo 1), “nell’impiego del presente apparecchio (l’autovelox, ndr), per gli accertamenti della velocità, al valore rilevato della velocità deve essere applicata una riduzione pari al 5%, con un minimo di 5 km/h. Nella riduzione è compresa anche la tolleranza strumentale”.
In sintesi, viene applicata una riduzione di 5 km/h, ma con un minimo di tolleranza del 5% del valore che eccede il limite. Inoltre, se sono presenti decimali, si andrà ad arrotondare per difetto.
Quindi, riassumiamo i margini di tolleranza nella seguente tabella
LIMITE DI VELOCITÀ |
SOGLIA DI TOLLERANZA |
LA MULTA SCATTA A |
50 km/h |
5 km/h |
56 km/h |
70 km/h |
5 km/h |
76 km/h |
90 km/h |
5 km/h |
96 km/h |
110 km/h |
5,5 km/h |
116 km/h |
130 km/h |
6,5 km/h |
137 km/h |
Nei primi tre casi, il 5% del limite di velocità (50 o 70 km/h) non arriva al minimo di 5 km/h, per cui la soglia di tolleranza aumenta automatica a cinque chilometri orari. Nel quarto e nel quinto caso, il decimale viene arrotondato per difetto.