RC false, come evitare i siti truffa
Incappare in una truffa è più facile di quanto si possa pensare: siti-fotocopia, modalità di pagamento non tracciabili o link fasulli sono trucchetti molto diffusi. Ecco alcuni consigli dell’Ivass per evitare di sottoscrivere RC fasulle
Occhio alle truffe
In Italia, più del 6% dei veicoli circolanti non è coperto dalla regolare RC. Percentuale che arriva addirittura al 10 in alcune regioni del Sud, come ad esempio la Campania. Questo almeno secondo il più recente rapporto pubblicato dall’IVASS. Non tutti però girano senza RC per “colpa”: in tanti, spiega l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, lo fanno a propria insaputa, magari perché incappati in qualche truffa. Non per nulla, ogni mese la stessa Ivass oscura, in media, dieci siti di società false che vendono coperture assicurative inesistenti. Benché l’oscuramento impedisca ai criminali di fare altri danni e frodare nuove vittime, l’azione dell’Ivass non restituisce, è chiaro, il maltolto: recuperare le somme spese per pagare una finta assicurazione è pressoché impossibile. Molto più facie (e sicuro) evitare del tutto la truffa. Vediamo come.
Consultare l’elenco autorizzati
Il “trucco” è semplice: i truffatori creano siti internet fasulli, scimmiottando il nome di una compagnia nota o inventandosene di nuovi, per pubblicizzare polizze e premi a prezzi stracciati, vendere il pacchetto all’ignaro cliente e sparire nel nulla, eliminando ogni traccia. Considerando però che per esercitare l’attività assicurativa in Italia bisogna essere autorizzati e iscritti in alcuni registri di cui è responsabile Ivass, per stare tranquilli è utile prima di sottoscrivere un contratto verificare che il sito che lo vende sia inserito nella lista di quelli autorizzati a operare online. Un’altra lista, altrettanto utile, è quella dedicata alle compagnie autorizzate. Sempre sul sito dell’Ivass c’è anche l’elenco completo di tutte le compagnie che possono operare nel Paese, sia italiane che estere. Prima di sottoscrivere, è bene controllare.
Fare caso ai dettagli
In questo caso, i dettagli contano parecchio. L’Unione nazionale consumatori ricorda ad esempio che “ogni intermediario assicurativo, per legge, deve riportare sul proprio sito web tutte le informazioni identificative, come il numero e la data di iscrizione al Rui, l’indirizzo della sede, il recapito telefonico e l’indirizzo di posta elettronica certificata”. Anche in questo caso, conviene controllare con attenzione: perché le false compagnie tendono a copiare dati reali per poi attribuirseli, è bene effettuare un controllo sulle liste sopra ricordate, verificando che nomi delle compagnie e dati riportati coincidano sempre.
Modalità di pagamento
Prima di acquistare, fate attenzione anche alla modalità di pagamento richiesta e/o concessa: se viene chiesto di versare il denaro su una carta prepagata - oltretutto a nome di un individuo e non di una società - con ogni probabilità si tratta di una truffa. Quello della prepagata è infatti un metodo di pagamento non tracciabile. Fate attenzione!
Siti-fotocopia
Per ingannare l’utente, i truffatori realizzano siti internet ad hoc utilizzando colori, font e grafiche identici a quelli originali. Discorso analogo per eventuali mail o link diffusi attraverso i social. Potrebbe capitare di credere di essere finiti sul sito ufficiale di una qualche famosa compagnia, quando invece ci si trova all’interno di un sito-fotocopia. Per evitare la trappola, conviene sempre controllare l’indirizzo del sito sul quale si sta navigando (se ad esempio ha un nome strano e poco familiare è probabilmente un sito-fake) e, in generale, i testi presenti sul portale (la presenza di errori di battitura è un altro campanello d’allarme).
Solo ricerche sicure
Da quanto ricordato sopra, appare evidente che, per limitare i rischi al minimo, conviene sempre effettuare ricerche attraverso fonti certe. Vanno bene i siti delle compagnie (quelli reali sono sempre tra i primissimi risultati di Google) e i ben noti comparatori on-line.