Assicurazione moto: tutto quello che c’è da sapere
Le polizze sono piene di termini complicati che è meglio conoscere prima di firmare il contratto. Ecco quelli più difficili e diffusi
Le assicurazioni si possono comprare facilmente online e, sempre online, è possibile comprare le diverse offerte. C’è un rischio però: i sistemi di comparazione molto spesso mettono a confronto RC che al loro interno “nascondo” clausole e coperture differenti. È importante quindi comprendere bene le offerte e per farlo occorre conoscere il linguaggio delle assicurazioni. In questo breve glossario travate i termini più frequenti ed importati che bisogna conoscere.
Garanzia infortuni conducente
Il guidatore può scegliere di tutelarsi sottoscrivendo l’apposita Garanzia Infortuni del Conducente, garanzia accessoria che copre i danni fisici di chi alla guida nel caso in cui quest’ultimo fosse responsabile del sinistro.
Massimale
Il massimale è la somma massima che la compagnia pagherà in caso di sinistro. La legge prevede un massimale minimo di 6 milioni per i danni alle persone e di 1,2 milioni per i danni alle cose. Aumentando il premio, è possibile aumentare anche il massimale.
Franchigia
È la somma fissa che rimane a carico del contraente di una polizza. Questo significa che, in caso di danno, la somma indicata nella franchigia dovrà essere sostenuta direttamente dall’assicurato. Generalmente, più è bassa la franchigia, più è alto il premio da pagare. Diverse compagne prevedono, anche in questo caso, la possibilità di abbassare la franchigia alzando il premio corrisposto.
Scoperto
Come la franchigia, lo scoperto stabilisce una “parte” del risarcimento danni che va coperta dall'assicurato invece che dall'assicuratore. Lo scoperto è espresso in percentuale sull'ammontare del danno: a differenza della franchigia, infatti, lo scoperto non è un importo fisso, ma andrà calcolato in base al danno causato nell’incidente.
Guida libera o guida esclusiva
La legge non stabilisce chi debba stipulare la polizza per il veicolo, cioè se il proprietario o chi semplicemente lo conduce. Generalmente, l’RC tutela chiunque si trovi al volante o in sella al veicolo, purchè non vi siano specifiche clausole. Pertanto, la maggior parte delle Compagne offre la possibilità di scegliere tra guida libera e guida esclusiva: nel primo caso, l’assicurazione è valida per chiunque si metta alla guida, purchè ovviamente in possesso di tutti i necessari requisiti (quindi patente e età), mentre nel secondo (è generalmente l’opzione più economica) sarà valida solo ed unicamente nel caso in cui alla guida vi sia la persona indicata come proprietario e conducente abituale.
Clausola di rivalsa
La rivalsa è il diritto di una compagnia di richiedere al contraente della polizza un risarcimento per i gli importi liquidati a causa di un sinistro - di cui l’assicurato è responsabile - qualora si riscontrino alcune condizioni particolari come il dolo del contraente o la cattiva condotta del conducente, tra cui per esempio la guida in stato di ebbrezza.
Risarcimento diretto
Entrato in vigore nel 2007, il nuovo Codice delle assicurazioni private ha introdotto il cosiddetto “risarcimento diretto”. La formula consente all’assicurato di richiedere alla propria compagnia d'assicurazione il risarcimento in caso di sinistro, senza dover richiedere il pagamento dei danni alla compagnia della controparte.
Sospendibilità della polizza
Una polizza sospendibile può essere sospesa e poi riattivata in diversi periodi dell’anno fino al raggiungimento di 12 mesi: se per esempio la si stipula il 1 settembre e la si blocca per 3 mesi a dicembre, gennaio e febbraio, riattivandola a marzo si avranno a disposizione ancora 9 mesi di validità. Benchè utile a risparmiare sull’assicurazione, la sospendibilità della polizza comporta generalmente premi più alti.
Bonus Malus, come funziona
Quello del “bonus malus” è il meccanismo che regola la maggior parte delle polizze assicurative di responsabilità civile. Esso determina il premio che l’assicurato deve pagare alla compagnia assicurativa in base al punteggio di classe di merito. In pratica: se l’assicurato non viene riconosciuto come responsabile di nessun sinistro, sale di una classe di merito ma, al contrario, se provoca un sinistro viene penalizzato e retrocede. Ovviamente il premio varia in base alla classe di merito in cui si trova l’assicurato: le classi vanno generalmente dalla 18, che è la più alta e costosa, alla 1, cioè la più bassa ed economica, con un dislivello che dall'una all'altra triplica il costo del premio.
RC Familiare, come funziona
Introdotta a inizio 2020, l’RC familiare onsente di assicurare tutti i mezzi con la migliore classe di merito presente in famiglia. La norma attribuisce in pratica il diritto di assicurare tutti i veicoli posseduti con la migliore classe di merito disponibile: se - ad esempio - in una famiglia si ha la disponibilità di un veicolo assicurato in prima classe, tutti gli altri componenti del nucleo familiare potranno fruire della prima classe su qualsiasi altro veicolo, compresi moto e scooter già assicurati con classi di merito meno vantaggiose.
Attestato di rischio
È il documento che certifica la storia assicurativa del proprietario del veicolo. Nello specifico, certifica la presenza o meno di sinistri RC nel corso degli anni. Sull'attestato di rischio viene riportata la classe Bonus/Malus (detta classe CU) maturata in base al numero di sinistri provocati dal veicolo assicurato
Constatazione amichevole/denuncia di sinistro
È il modulo previsto per denunciare il sinistro alla propria compagnia di assicurazione. Il modulo di constatazione amichevole (CAI) contiene tutti i dati relativi al sinistro, identificazione dei conducenti, dei veicoli, degli eventuali testimoni e feriti, nonché la dinamica del fatto. È importante che il modulo sia consegnato alla Compagnia con entrambe le firme dei conducenti, in questo modo la procedura di liquidazione sarà più breve. Tieni sempre una copia del modulo CAI nel veicolo.
Diritto di rivalsa
È il diritto da parte della compagnia assicurativa di ottenere dall’assicurato il rimborso di quanto pagato, nei casi previsti dalle condizioni contrattuali. È una clausola pericolosa, meglio farla escludere dal contratto.