Top&Flop superbike: Bautista è più forte delle invidie, Razgatlioglu non si arrende, Rea invece forse non ci crede più
Lo spagnolo e la Panigale V4R hanno raggiunto l'intesa perfetta, per gli avversari si fa dura. Toprak se la gioca a suon di staccate furibonde, mentre Johnny continua a lamentare il ritardo tecnico della propria Kawasaki
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Bautista è sempre più leader del mondiale, Razgatlioglu non molla, Rea è in difficoltà. Andiamo a rivedere i Top&Flop del round sbk del Portogallo insieme al nostro Guido Sassi.
Alvaro Bautista
La moda del momento sembra ormai essere il prendersela con Ducati, che fa moto troppo veloci o comunque superiori alla concorrenza. Ma per trovare la seconda Panigale V4R in classifica in tutte e tre le gare di Portimao bisogna scendere dal podio. Il buon Alvaro ci sta mettendo molto del suo per avere la meglio su Toprak e Johnny e i 56 punti di vantaggio su Razgatlioglu sono una buona dote per il finale di stagione. Maturo, 8.
Toprak Razgatlioglu
Vince due gare su tre grazie al piatto forte della sua cucina: la staccata. Il turco rimane a tiro in campionato, anche se recupera appena 2 punti a Bautista. Chiunque andrebbe in depressione nel vedere una Ducati così competitiva con Alvaro, ma il campione del mondo ha la freddezza del killer spietato, e colpisce a ogni occasione buona. La sua prontezza da qua a fine stagione potrebbe tornargli ancora molto utile. Resistente, 8.
Jonathan Rea
Prima di Portimao Johnny si era detto felice delle soluzioni tecniche trovate nei test privati con la sua Kawasaki, ma appena giunti in Portogallo la musica è cambiata, tanto da invocare cambi regolamentari per permettere alla ZX10-RR di tornare competitiva. Nelle interviste post gara continua a ripetere che più di così non può fare...però ha scelto lui di proseguire con Kawasaki e nel corso di una carriera succede di non avere la moto migliore del lotto. Mugugnone, 6.
Alex Lowes
Un weekend solido per lo scudiero di Rea, raramente così vicino al caposquadra nelle prestazioni come a Portimao. In Superpole Race forse avrebbe anche potuto attaccarlo, ma un punto in più non avrebbe cambiato la sua classifica mondiale. Rinvigorito, 6.
Iker Lecuona
Sempre al traguardo nei primi 5 round stagionali, ma da Most in poi ha segnato uno zero in tutti gli appuntamenti corsi. A Portimao ha mancato il traguardo due volte, e le cadute stanno diventando un po' troppo frequenti. Anche il nervosismo dello spagnolo cresce di pari passo, e sembra che per Honda ancora una volta sarà l'anno prossimo la stagione della svolta. Stressato, 4.
Jake Gagne
Un punto in tre gare non è proprio il massimo del risultato per il fresco bi-campione del MotoAmerica. Il californiano si è ritrovato a battagliare più o meno nelle stesse posizioni della sua prima avventura in superbike, ma un po' di delusione c'è, dopo tutto l'entusiasmo che il suo duello con Petrucci oltreoceano aveva in qualche modo veicolato sul campionato statunitense. Ridimensionato, 5.
Alvaro Bautista
La moda del momento sembra ormai essere il prendersela con Ducati, che fa moto troppo veloci o comunque superiori alla concorrenza. Ma per trovare la seconda Panigale V4R in classifica in tutte e tre le gare di Portimao bisogna scendere dal podio. Il buon Alvaro ci sta mettendo molto del suo per avere la meglio su Toprak e Johnny e i 56 punti di vantaggio su Razgatlioglu sono una buona dote per il finale di stagione. Maturo, 8.
Toprak Razgatlioglu
Vince due gare su tre grazie al piatto forte della sua cucina: la staccata. Il turco rimane a tiro in campionato, anche se recupera appena 2 punti a Bautista. Chiunque andrebbe in depressione nel vedere una Ducati così competitiva con Alvaro, ma il campione del mondo ha la freddezza del killer spietato, e colpisce a ogni occasione buona. La sua prontezza da qua a fine stagione potrebbe tornargli ancora molto utile. Resistente, 8.
Jonathan Rea
Prima di Portimao Johnny si era detto felice delle soluzioni tecniche trovate nei test privati con la sua Kawasaki, ma appena giunti in Portogallo la musica è cambiata, tanto da invocare cambi regolamentari per permettere alla ZX10-RR di tornare competitiva. Nelle interviste post gara continua a ripetere che più di così non può fare...però ha scelto lui di proseguire con Kawasaki e nel corso di una carriera succede di non avere la moto migliore del lotto. Mugugnone, 6.
Alex Lowes
Un weekend solido per lo scudiero di Rea, raramente così vicino al caposquadra nelle prestazioni come a Portimao. In Superpole Race forse avrebbe anche potuto attaccarlo, ma un punto in più non avrebbe cambiato la sua classifica mondiale. Rinvigorito, 6.
Iker Lecuona
Sempre al traguardo nei primi 5 round stagionali, ma da Most in poi ha segnato uno zero in tutti gli appuntamenti corsi. A Portimao ha mancato il traguardo due volte, e le cadute stanno diventando un po' troppo frequenti. Anche il nervosismo dello spagnolo cresce di pari passo, e sembra che per Honda ancora una volta sarà l'anno prossimo la stagione della svolta. Stressato, 4.
Jake Gagne
Un punto in tre gare non è proprio il massimo del risultato per il fresco bi-campione del MotoAmerica. Il californiano si è ritrovato a battagliare più o meno nelle stesse posizioni della sua prima avventura in superbike, ma un po' di delusione c'è, dopo tutto l'entusiasmo che il suo duello con Petrucci oltreoceano aveva in qualche modo veicolato sul campionato statunitense. Ridimensionato, 5.
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