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Top&Flop Imola: Toprak si rilancia, Bautista è umano, Bassani da sogno

Il turco della Yamaha approfitta alla grande della caduta di Alvaro, che mantiene comunque 70 punti di margine sull'avversario e porta a casa lo stesso una vittoria e un secondo posto. Axel regala emozioni, Bradley Ray si fa conoscere

La superbike a Imola regala un weekend di spettacolo agli appassionati, con un grande Toprak Razgatlioglu capace di approfittare della situazione e un campionato che - se non si è riaperto- torna ad avere più di un motivo di interesse. Andiamo a rivedere i Top&Flop del round romagnolo insieme al nostro Guido Sassi.

 

Toprak Razgatlioglu

Il turco torna a vincere dopo un'astinenza nelle gare lunghe che durava da Mandlika dell'anno scorso, e grazie alla caduta di Bautista recupera un po' di punti in campionato. Le lunghezze sono comunque 70, ma Toprak è un osso duro e non mollerà la presa sul mondiale. Quest'anno ha rimediato solo uno zero in classifica, per il resto è sostanzialmente incollato alle ruote della Panigale V4R con il numero uno. Ci farà divertire ancora molto. Ringalluzzito, voto 10

 

Alvaro Bautista

Per il 99% della griglia di partenza un weekend con una vittoria, un secondo posto nella Superpole Race e un ritiro sarebbe comunque un fine settimana da incorniciare, ma se succede a chi viene da 11 vittorie e 15 podi consecutivi, ce n'è a sufficienza per fare riemergere le critiche. Peggio, c'è già chi evoca lo spettro del 2019, di un campionato buttato al vento quando stava dominando. Ci sarà da capire quanto influirà la perdita di giri motore sulla su Ducati, ma con 5 round da disputare e un buon margine in classifica, Alvaro deve solo stare attento a non perdere la testa. Il voto sarebbe almeno un 6,5, ma visto che non crediamo al futuro crollo di Bautista, ne approfittiamo ora per dargli una insufficienza. Umano, voto 5

 

Axel Bassani

Vederlo stare davanti a Razgatlioglu e Rea per qualche giro a Imola è stato bellissimo, anche se tutti – Bassani compreso- avevano capito che il turco aveva del margine per sorpassarlo. Eppure questa favola moderna, in cui il team più privato del mondo riesce a dare filo da torcere ai big, non può non piacere e Axel sta dimostrando che nulla – nemmeno un mercato che non gli sembra dare il giusto valore- riesce ad abbatterlo. Ammirevole, voto 9

 

Jonathan Rea

In attesa di tempi migliori, Johnny si abbona al terzo posto, che a breve dovrebbe riconquistare anche in campionato. Kawasaki sta lavorando per il futuro e non vedremo novità sostanziali sulla ZX10-RR a breve. Per quello che hanno spiegato i tecnici della casa giapponese, i giri motore guadagnati per regolamento rimarranno sulla carta nel breve, perché mal si sposano con le specifiche tecniche della moto 2023. In stand-by, voto 6

 

Andrea Locatelli

Lo si rivede sul podio dopo 8 gare di digiuno, un terzo posto nella Superpole Race corroborato da altri due robusti quarti posti. Inserirsi tra Bautista, Razgatlioglu e Rea non è semplice, ma il Loca è un gran lavoratore e sembra essergli tornata anche una certa grinta nel dimostrarlo, in una Imola bollente e difficile. On fire, voto 7

 

Bradley Ray

Non si può certo dire che l'apprendistato del pilota inglese sia dei più facili, ma il campione in carica del British Superbike sta imparando le pista europee e sta mostrando il proprio talento. Pur senza correre nel migliore possibile dei team, i primi punti iniziano ad arrivare, e il sesto posto di gara-2 è un piccolo miracolo. Con un mercato ancora tutto da decidere, il suo nome non va dimenticato. "Attenzionabile", voto 7

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