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La Superbike corre a Donington. Suona ancora la Marcia Turca?

Su questo tracciato Razgatlıoğlu vola, e le BMW si sono sempre comportate bene. Chi riuscirà a fermarlo?

Occhi puntati sulla pista di Donington: questo weekend si corre il round Gran Bretagna, quinta prova del mondiale Superbike, e le probabilità di sentire suonare nuovamente l’inno turco sono elevatissime. Toprak Razgatlıoğlu è in uno stato di forma pauroso, ha vinto le ultime quattro gare disputate e guida il campionato con 21 punti di vantaggio su Nicolò Bulega. Ma soprattutto, su questo tracciato “El Turco” vola. Vi ha già corso 14 volte e 6 ha vinto, altre 5 ha concluso secondo e solo in tre occasioni non si è classificato nelle prime due posizioni. Per giunta negli ultimi anni la pista si è dimostrata favorevole anche alla BMW. Unico punto a sfavore una leggera botta riportata da Toprak cadendo in allenamento, ma pare sia nuovo da poco. Qualcuno ha il coraggio di scommettere contro?

Momenti non facile per le Ducati

Per Ducati il momento non è facilissimo. Le moto vanno forte, i piloti pure ma fino ad ora non a sufficienza da mettere i bastoni tra le ruote a Toprak. Bulega è protagonista di una stagione eccezionale, oltre ogni aspettativa, ma è pur sempre un debuttante in questa categoria: ha sorpreso tutti vincendo la gara di apertura ed è secondo in campionato, si può chiedere di più a un pilota che deve ancora fare esperienza? Sta imparando in fretta ma la strada per la vittoria è impervia. La conosceva bene Alvaro Bautista che lo scorso anno aveva conquistato vittorie a tappeto e invece per il momento ne ha solo due. Va forte ma solo a tratti e molto spesso nelle prove arranca. Il fatto è che la Panigale V4R è un violino e se accordato bene suona divinamente, ma metterla a punto perfettamente non è facile e se non ci si riesce… stecca.

Occhio ai piloti di casa

Si corre in Inghilterra e tradizionalmente qui i piloti di casa vanno forte. E allora attenzione ad Alex Lowes con la Kawasaki ufficiale, quest’anno è diventato molto più concreto e qui potrebbe trovare l’ambiente ideale. Attenzione, questa volta, anche a Jonathan Rea che sì, fino ad ora è stato deludente ma qua e là sta dando qualche segnale di ripresa. La classe non è acqua e il sei volte iridato ne ha da vendere. Deve trovare il modo di fare andare la Yamaha come vuole lui, o di guidarla come vuole lei. Ma piano piano ci sta riuscendo. Del resto il suo compagno di squadra, Andrea Locatelli, più volte l’ha portata nelle posizioni che contano. Alle spalle dei primi quasi sempre c’è lui, segno che la moto non è male. Manca ancora il guizzo, quello che stiamo aspettando già da parecchio tempo… 

Cosa farà Iannone?

Andrea Iannone è un underdog, un pilota che non parte come favorito per la vittoria ma è in grado di lasciare tutti con un palmo di naso, nella giornata giusta. Fino ad ora ha mancato di regolarità eppure in campionato è sesto e migliore degli “indipendenti”. Rientra dopo un lungo periodo di inattività ma non ha dimenticato come si fa ad andare forte. Un altro "indipendente di lusso" è Remy Gardner, chiamato lo scorso weekend a sostituire Alex Rins sulla Yamaha del team Monster in MotoGP, per la verità senza impressionare. Ma in Superbike può farlo, lo ha già fatto diverse volte.

Può impressionare anche Danilo Petrucci, ancora un po’ acciaccato dall’infortunio che lo aveva tenuto fuori dal round di Assen ma cattivo come il veleno, lo ha già dimostrato a Misano. Qualche segno di ripresa per Axel Bassani ma ancora non ha in mano come vorrebbe la Kawasaki ufficiale; allo stesso modo sta ancora cercando la quadratura del cerchio Michael Ruben Rinaldi, nonostante il grande lavoro del team Motocorsa. Donington ci dirà se l’ha trovata. Bizzoso tempo inglese permettendo. 

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