Stoner-Lorenzo, campioni diversi
Stoner e Lorenzo, saranno loro a monopolizzare la MotoGP 2012? Probabile a vedere i risultati dei test pre campionato. La rivalità sportiva non è l'unica cosa che li divide: dalle scelte degli pneumatici alle tecniche di sviluppo della moto, lo spagnolo e l'australiano viaggiano su binari diversi. Vediamo perché.
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MotoGP
Diversi e vincenti
Stoner e Lorenzo abituiamoci a questi due: monopolizzeranno la MotoGP nei prossimi anni. Tra lo spagnolo e l'australiano al momento c'è solo tanta rivalità sportiva, non la ruggine che caratterizza, ad esempio, il rapporto tra Rossi e Casey, ma restano comunque piloti molto differenti. In comune solo il carattere, spigoloso per entrambi e la capacità di dare gas...
A ognuno la sua Bridgestone...
Tra i due le differenze sono anche nelle valutazioni tecniche, per esempio a proposito delle nuove gomme Bridgestone identificate con le sigle 21 e 24. Stoner preferisce la 24: "la 21 non mi piace, non va bene a centro curva ed è instabile in frenata. Preferisco la 24 perché hanno un comportamento regolare e mi ricordano le gomme che ho usato nel 2008 (quando ha vinto il mondiale). In ingresso curva sono perfette e non abbiamo problemi di usura al posteriore". Di diverso avviso invece Lorenzo: "preferisco senza dubbio la 21 perché è stabile in frenata e mi permette di entrare forte in curva. Il problema è l'usura del posteriore".
… e il suo metodo di lavoro
Anche riguardo al modo di sviluppare la moto per la gara i due operano in maniera diversa. Lorenzo, ad esempio, basa tutto il lavoro sulle regolazioni per la gara: "il mio metodo è sempre lo stesso. Mi concentro sulle regolazioni per la gara, non so se è il modo migliore ma è quello che mi riesce meglio. Mi piace fare i long-run ossia le simulazioni di corsa". Stoner, non si smentisce, pochi aggiustamenti in qualche giro e poi è subito pronto per dare il massimo, in questo è davvero unico, lo riconoscono tutti: "a noi non servono le simulazioni. Arriviamo al setup ottimale facendo solo qualche giro con uno pneumatico morbido usato, in modo da ricreare le stesse condizioni della gara. Non ci serve scoprire nulla, la nostra moto la conosciamo per cui, in quei pochi giri, se serve, facciamo solo qualche aggiustamento". Jorge e Casey sembrano quindi venire d adue mondi diversi, ma alla fine il risultato è lo stesso: sono i più veloci e i piloti da battere.Foto e immagini
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