Speedway e Flat Track a Pardubice: quattro gare in tre giorni
Questo weekend sarà imperdibile per gli appassionati del controsterzo e del traverso: a Pardubice (Repubblica Ceca) da venerdì 2 a domenica 4 ottobre allo Speedway Stadium ci sarà da divertirsi
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Off-Road
Fine settimana “caldo”
Si inizia il venerdì sera con la finale mondiale under 21, gara secca che assegnerà il titolo iridato di categoria nello speedway. A rappresentare l’Italia ci sarà Mattia Lenarduzzi, tornato quest’anno alle competizioni dopo il grave infortunio al femore patito nel 2019, che lo ha costretto a saltare tutta la stagione scorsa. Favoriti della vigilia il tandem polacco Kubera-Miskowiak, il ceco Kvech e il tedesco Fienhage, fresco vincitore del mondiale di Long Track.
Il sabato debutterà la stagione iridata del Flat Track, con la prima gara sulle tre in programma. Trentuno i piloti al via, con ben sei rappresentanti azzurri. Francesco Cecchini, dopo i sei successi consecutivi nella Coppa del Mondo (2014-2019), punta deciso a conquistare la prima medaglia d’oro iridata nella storia della disciplina. Gianni Borgiotti, Kevin Corradetti, Lorenzo Villamagna, Daniele Moschini e Stefano Rosso, in rigoroso ordine alfabetico, completano il team Italia, che sulla carta ha tutte le potenzialità per competere per la zona medaglie. Anche la Spagna schiera sei agguerriti piloti, in primis Ferran Cardus, che partecipa regolarmente al campionato americano di specialità da oramai tre anni. Adrian Garin Vera, argento lo scorso anno nella World Cup, e Guillermo Cano sono due avversari molto temibili, così come Franc Serra. L’Austria schiera cinque piloti, spicca Manuel Hagleitner che dodici mesi fa a Misano conquistò il bronzo nella Coppa del Mondo. Yasmin Poppenreiter sarà invece l’unica rappresentante del gentil sesso a giocarsi le proprie chance contro gli avversari. Curiosità per vedere all’opera il duo giapponese, formato dal figlio d’arte Hideyuki Okada e il “maestro” delle derapate con gomito a terra Masatoshi Ohmori. Il finlandese Lasse Kurvinen potrebbe essere la sorpresa, dopo il brillante finale di stagione 2019. Le manche del Flat Track saranno precedute dall’evento denominato “Zlata stuha”, letteralmente “caschetto d’oro”, competizione di speedway riservato ai piloti under 21.
Domenica ci sarà il gran finale con la settantaduesime edizione del Casco d’oro, la manifestazione internazionale ad invito più prestigiosa ed ambita dello speedway. Una gara unica nel suo genere, i ventiquattro piloti al via saranno distribuiti in quattro gruppi di qualificazione da sei piloti ciascuno, le manche infatti vedono al via ben sei corsie di partenza in luogo delle tradizionali quattro. I tre migliori punteggi di ogni gruppo avanzeranno al turno successivo, fino a scremare i migliori sei che prenderanno parte alla manche finale. Nicolas Covatti e Paco Castagna rappresenteranno l’Italia nella competizione.
Si inizia il venerdì sera con la finale mondiale under 21, gara secca che assegnerà il titolo iridato di categoria nello speedway. A rappresentare l’Italia ci sarà Mattia Lenarduzzi, tornato quest’anno alle competizioni dopo il grave infortunio al femore patito nel 2019, che lo ha costretto a saltare tutta la stagione scorsa. Favoriti della vigilia il tandem polacco Kubera-Miskowiak, il ceco Kvech e il tedesco Fienhage, fresco vincitore del mondiale di Long Track.
Il sabato debutterà la stagione iridata del Flat Track, con la prima gara sulle tre in programma. Trentuno i piloti al via, con ben sei rappresentanti azzurri. Francesco Cecchini, dopo i sei successi consecutivi nella Coppa del Mondo (2014-2019), punta deciso a conquistare la prima medaglia d’oro iridata nella storia della disciplina. Gianni Borgiotti, Kevin Corradetti, Lorenzo Villamagna, Daniele Moschini e Stefano Rosso, in rigoroso ordine alfabetico, completano il team Italia, che sulla carta ha tutte le potenzialità per competere per la zona medaglie. Anche la Spagna schiera sei agguerriti piloti, in primis Ferran Cardus, che partecipa regolarmente al campionato americano di specialità da oramai tre anni. Adrian Garin Vera, argento lo scorso anno nella World Cup, e Guillermo Cano sono due avversari molto temibili, così come Franc Serra. L’Austria schiera cinque piloti, spicca Manuel Hagleitner che dodici mesi fa a Misano conquistò il bronzo nella Coppa del Mondo. Yasmin Poppenreiter sarà invece l’unica rappresentante del gentil sesso a giocarsi le proprie chance contro gli avversari. Curiosità per vedere all’opera il duo giapponese, formato dal figlio d’arte Hideyuki Okada e il “maestro” delle derapate con gomito a terra Masatoshi Ohmori. Il finlandese Lasse Kurvinen potrebbe essere la sorpresa, dopo il brillante finale di stagione 2019. Le manche del Flat Track saranno precedute dall’evento denominato “Zlata stuha”, letteralmente “caschetto d’oro”, competizione di speedway riservato ai piloti under 21.
Domenica ci sarà il gran finale con la settantaduesime edizione del Casco d’oro, la manifestazione internazionale ad invito più prestigiosa ed ambita dello speedway. Una gara unica nel suo genere, i ventiquattro piloti al via saranno distribuiti in quattro gruppi di qualificazione da sei piloti ciascuno, le manche infatti vedono al via ben sei corsie di partenza in luogo delle tradizionali quattro. I tre migliori punteggi di ogni gruppo avanzeranno al turno successivo, fino a scremare i migliori sei che prenderanno parte alla manche finale. Nicolas Covatti e Paco Castagna rappresenteranno l’Italia nella competizione.
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