Six Days ISDE: la Gran Bretagna passa al comando, l'Italia mantiene il secondo posto
I britannici piazzano tre piloti in top ten e passano dal terzo al primo posto. Alla Spagna non basta Garcia, mentre gli azzurri hanno ancora messo in campo una buona prova corale. Nel Junior Trophy la Maglia Azzurra incrementa sulla Finlandia
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Off-Road
La seconda giornata di gare della FIM International Six Days of Enduro (ISDE) ha visto la Gran Bretagna concretizzare tutto il proprio potenziale. Sfruttando al meglio una posizione di partenza migliore per il Day Two, il quartetto composto da Nathan Watson (Honda), Steve Holcombe (Beta), Jamie McCanney (Husqvarna) e Jed Etchells (Fantic) ha stabilito il ritmo per scalare la classifica di giornata, fino a guadagnare un margine di 1'24” sugli azzurri, che si sono difesi egregiamente. Ottima performance anche da parte dei nostri giovani, che hanno mantenuto la leadership nel Junior Trophy.
I valori in campo
Dopo la prestazione vincente di ieri, la Spagna è precipitata al terzo posto, piazzandosi a 1'51” dalla Gran Bretagna. Se i britannici sono andati troppo forte per tutti, la squadra capitanata da Thomas Oldrati è riuscita a ribaltare la situazione nei confronti degli iberici, che si sono aggrappati a Josep Garcia (anche oggi dominatore nell'individuale, con 4 successi di speciale), ma carenti come team. Per battere la Gran Bretagna servirà invece qualcosa di più, perché Watson, Holcombe e McCanney sono rispettivamente secondo, quarto e ottavo, con Etchells appena fuori dalla top ten. "Il team è andato alla grande oggi, stiamo guidando tutti bene e questa è la chiave - ha constatato Watson-. Ieri siamo partiti da dietro. Oggi invece l'ordine di partenza ci ha aiutato nell'essere competitivi. Domani vedremo cosa succederà”.
La Francia ha concluso la giornata a oltre un minuto dalla Spagna al quarto posto, con gli Stati Uniti a soli quattro secondi dalla nazione ospitante, in quinta piazza.
Dominio azzurro
L'Italia si è dimostrata invece ancora una volta la squadra più veloce del Junior World Trophy, con la vittoria nel secondo giorno, che porta il vantaggio sulla Finlandia a 1'42”. "Abbiamo avuto un'altra buona giornata oggi - ha detto Enrico Rinaldi (GASGAS)-. La Finlandia ci stava spingendo forte, ma siamo stati in grado di tenerli a bada e prendere la vittoria. Dopo un inizio nervoso ieri, penso che oggi ci siamo sentiti tutti più rilassati e ci siamo sistemati”. Terza in graduatoria la Gran Bretagna, ma staccata già di 4 minuti abbondanti dagli azzurri.
I valori in campo
Dopo la prestazione vincente di ieri, la Spagna è precipitata al terzo posto, piazzandosi a 1'51” dalla Gran Bretagna. Se i britannici sono andati troppo forte per tutti, la squadra capitanata da Thomas Oldrati è riuscita a ribaltare la situazione nei confronti degli iberici, che si sono aggrappati a Josep Garcia (anche oggi dominatore nell'individuale, con 4 successi di speciale), ma carenti come team. Per battere la Gran Bretagna servirà invece qualcosa di più, perché Watson, Holcombe e McCanney sono rispettivamente secondo, quarto e ottavo, con Etchells appena fuori dalla top ten. "Il team è andato alla grande oggi, stiamo guidando tutti bene e questa è la chiave - ha constatato Watson-. Ieri siamo partiti da dietro. Oggi invece l'ordine di partenza ci ha aiutato nell'essere competitivi. Domani vedremo cosa succederà”.
La Francia ha concluso la giornata a oltre un minuto dalla Spagna al quarto posto, con gli Stati Uniti a soli quattro secondi dalla nazione ospitante, in quinta piazza.
Dominio azzurro
L'Italia si è dimostrata invece ancora una volta la squadra più veloce del Junior World Trophy, con la vittoria nel secondo giorno, che porta il vantaggio sulla Finlandia a 1'42”. "Abbiamo avuto un'altra buona giornata oggi - ha detto Enrico Rinaldi (GASGAS)-. La Finlandia ci stava spingendo forte, ma siamo stati in grado di tenerli a bada e prendere la vittoria. Dopo un inizio nervoso ieri, penso che oggi ci siamo sentiti tutti più rilassati e ci siamo sistemati”. Terza in graduatoria la Gran Bretagna, ma staccata già di 4 minuti abbondanti dagli azzurri.
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