Scram Africa 2023, una decima edizione che sa di rilancio
Nelle intenzioni di Fuel, l'organizzatore dell'evento, doveva essere l'ultima edizione da chiudersi a cifra tonda. Invece questa Scram Africa 2023 è stata l'edizione del rilancio. Spinta anche dal sostegno al popolo marocchino colpito dal recente terremoto...
La 10a edizione della Scram Africa è regolarmente andata in scena, come già annunciato, l'11 settembre 2023. Un "compleanno" importante per il brand catalano Fuel, che ha ideato questa avventura partita dapprima in sordina, tra amici, nel 2012... fino a evolversi per come la conosciamo oggi, con un'organizzazione rodata, un team esperto al seguito e una partecipazione che non consta soltanto di moto "con stile", ma anche di sidecar e 4x4. Anche quest'anno, la carovana di Karles Vives è dunque partira da Barcellona alla volta di Nador (Marocco), per una otto giorni immersiva tra sterrati, montagne e deserto, lungo i 2.485 Km di tracciato che ha visto i partecipanti sfidarsi (anzitutto con sé stessi, perché questo è lo spirito!) e sostenersi a vicenda. In un "guidato" vario per scenari circostanti e intensità, da culminare insieme nei bivacchi, con la giusta dose di goliardia e voglia d'avventura. In sella a scrambler "vecchia maniera", esemplari custom o sidecar muniti di artigli; oppure al volante di "ferri leggendari" come sono i vari Defender, BJ40 e affini. Questa è la ricetta che in Fuel hanno ribattezzato: Desert Rats!
Le tappe della Scram 2023
I riders hanno così ragiunto Nador via mare, per insediarsi subito al Rekkam Camp, da cui la Scram Africa è entrata poi nel vivo inanellando le località di Erfoud, l'Erg Chebbi, Marabout, Dades, Afourer, e infne Assilah, con il suggestivo (e ormai classico) rito del passaggio lungo il bagnasciuga al tramonto, a simbolizzare la fine di un'esperienza intensa. Non sono mancate, al solito, le occasioni per intrattenersi nei villaggi locali, prima di partire alla volta del Sahara o della catena dell'Atlas. Ma questa edizione verrà ricordata anche e soprattutto per la contingenza con il dramma locale del post-terremoto, toccato rispettosamente con mano dalla squadra Fuel, che con il Marocco e la sua gente ha un rapporto speciale (negli anni recenti, ogni iniziativa Scram è stata accompagnata da specifici Charity Program a sostegno degli istituti scolastici). Questo è stato dunque, più che mai, il momento per rimboccarsi le maniche e ricambiare anni di ospitalità ricevuta, come specifica l'organizzatore stesso:
"Per più di un decennio il Marocco ci ha gentilmente aperto le braccia, offrendoci ricordi indimenticabili e cercando poco in cambio... Ora, nel loro bisogno, siamo pronti a ricambiare questa gentilezza e generosità. Con spirito di solidarietà, sosteniamo il popolo marocchino, per mezzo del nostro team medico locale, guidato dal nostro insostituibile riferimento sanitario: Aznag, che instancabilmente serve le comunità più remote. Con profondo rispetto ed empatia, questa edizione di Scram Africa si è evoluta in qualcosa di più, in un viaggio dallo scopo ben più profondo."
Quella che doveva essere l'ultima edizione della Scram Africa, è diventata così l'edizione del rilancio e la consacrazione dell'evento, che vede un rinnovato legame con il Paese ospitante. Ma scopriremo presto cosa bolle nelle pentole Fuel per l'ormai vicino 2024...
Crediti foto: Jake Baggaley