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SBK Repubblica Ceca, in Gara 1 Razgatlıoğlu corre da solo

Gli avversari hanno visto Toprak Razgatlıoğlu  solo alla partenza, e lo hanno ritrovato all’arrivo quando ormai stava già festeggiando

Il ciclone “Razga” si abbatte sul mondiale Superbike e spazza via gli avversari, secondo le previsioni. Toprak Razgatlıoğlu ha corso da solo Gara 1 del round Repubblica Ceca, sesta prova del mondiale Superbike. Gli avversari lo hanno visto solo alla partenza, e lo hanno ritrovato all’arrivo che stava già festeggiando. 

È senza rivali

Una superiorità imbarazzante la sua, aveva stabilito il nuovo record del circuito di Most nelle FP3 della mattinata e lo ha abbassato nuovamente nella Superpole con il tempo di 1’30”064, qualificandosi con 0”665 di vantaggio sul secondo. Una vita. Adesso che riesce a guidare la BMW come vuole lui, per giunta con un motore che viaggia come un siluro, non c’è verso di attaccarlo. È partito davanti, ha forzato per qualche giro guadagnando il vantaggio sufficiente a metterlo a riparo da qualunque sorpresa ed ha tagliato il traguardo solitario su una ruota sola, questa volta la posteriore, ma con la moto pressoché verticale.

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Che spettacolo dietro il turco

Lo spettacolo c’è stato, ma nella lotta per le altre posizioni sul podio. Un duello tutto italiano fra Danilo Petrucci e Andrea Iannone, entrambi da applausi. Ha avuto la meglio il ternano ma la sua è stata una prova eroica, per il dolore al braccio infortunato facendo motocross che ancora non lo abbandona. Era partito indietro, ha rimontato con sorpassi da pelo sullo stomaco e ha strappato il secondo posto, migliore degli “indipendenti” con la Ducati del team Barni. Ha dovuto stringere i denti anche Iannone perché la sua moto non era a posto di ciclistica e si muoveva tantissimo costringendolo a un gran lavoro fisico. Andrea ne ha ancora una voglia matta ed ha conquistato il terzo podio della stagione.

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Gara strana per Bautista

Alvaro Bautista invece il podio lo ha mancato, la sua è stata una gara un po’ strana. Bravo a recuperare dalla 10ª casella dello schieramento, dove era stato retrocesso per avere ostacolato Petrucci nelle prove; ha perso un’ala in un contatto nelle prime battute eppure era là davanti, poi pian piano è arretrato finendo quarto. È andata peggio ad Alex Lowes che lottava nelle stesse posizioni ma è finito a terra in una curva lenta. 

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Buon quinto per Gardner

Remy Gardner continua a farsi onore e con una gara aggressiva ha portato a casa il quinto posto davanti a Nicolò Bulega. L’emiliano era partito forte e si era portato in seconda posizione, poi nella seconda parte di gara ha perso smalto scendendo fino alla sesta, ed ha dovuto darsi da fare per resistere alla rimonta di Andrea Locatelli e Garrett Gerloff. L’americano, ottavo, è il primo delle “altre” BMW e questo fa pensare: le moto non dovrebbero essere troppo dissimili da quella di Razgatlıoğlu ma il distacco è abissale e subito dopo Gerloff c’è Michael van der Mark che addirittura è nella stessa squadra del turco. Andando a spasso Toprak li ha staccati uno di una quindicina di secondi e l’altro di una ventina. La BMW lo avrà pagato caro ma ha speso bene i suoi soldi.

Rea, è stata un’illusione?

Jonathan Rea, 10º, forse non è ancora arrivato in fondo al calvario come sperava e per giunta si è beccato una long lap penalty per taglio di percorso, invece vede salire leggermente le sue azioni Michael Ruben Rinaldi, 11º; una long lap penalty anche per Axel Bassani, alla fine soltanto 16º.

Questi i primi sei di Gara 1:

 

1. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team)

2. Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) +5.740

3. Andrea Iannone (Team GoEleven) +5.881

4. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing - Ducati) +9.217

5. Remy Gardner (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) +11.622

6. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati) +13.841

Giro veloce: Toprak Razgatlioglu, BMW - 1'31.540

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