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SBK – Razgatlıoğlu e Bulega: “Ecco i nostri punti forti e quelli deboli”

I due protagonisti del mondiale SBK si fanno le carte svelandoci punti di forza e punti deboli di entrambi

Tutto è cambiato rispetto a quello che si era visto a Phillip Island. In Australia Davide Bulega aveva dominato e per Toprak Razgatlıoğlu era stata una sofferenza. Tutta un’altra musica in Portogallo: il turco e la BMW hanno lavorato sodo e gli equilibri sono mutati. Ora i due rivali di sempre si guardano dritto negli occhi, alla pari. Gara 1 ha vissuto per tutto il tempo sul loro braccio di ferro, si sono superati per nove volte e solo alla fine Toprak ha avuto la meglio. 

Ci sono molte cose su cui ragionare.

“Non sono partito bene e ho commesso degli errori – fa autocritica Razgatlıoğlu – ma poi passo passo sono tornato su Nicolò e da lì abbiamo iniziato a duellare. Ha corso alla grande, ha spinto tanto in ogni giro. Qui Ducati in condizioni di caldo ha un vantaggio ed è anche più efficace in uscita di curva, a giudicare da ciò che ho visto ieri. Per prepararci alle gare di domenica abbiamo lavorato cercando di migliorare la moto soprattutto nelle curve in cui Ducati è più forte in accelerazione. Ho bisogno di maggiore grip ma in generale sono molto soddisfatto di com’è andata ieri”.

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“El Turco” ha avuto modo di vedere quali sono i suoi punti forti e quali quelli dell’avversario. È fondamentale per impostare una strategia di gara.

“In frenata sono molto forte ma specialmente negli ultimi otto giri ho avuto la sensazione che stessi iniziando a perdere grip sulla gomma anteriore, non riuscivo a spingere a fondo. Invece in uscita curva è più forte Bulega, ha davvero un gran vantaggio, specialmente all’ultima curva. Ieri ho provato ad usare diverse traiettorie, ma non è facile considerando l’accelerazione e la velocità in rettilineo della Ducati. All’ultimo giro sono stato attentissimo a tenere alta la velocità nelle ultime due curve e al tanto grip di cui avrei avuto bisogno. È stata una bella lotta e credo che tutti si divertiranno anche oggi”. 

 

Bulega ha perso la prima battaglia, ma a testa alta. E mostra i denti.

“Non molliamo mai – avverte –, proviamo sempre a trovare qualcosa di più, senza pensare agli altri ma concentrandoci su noi stessi e su come migliorare il pacchetto. Battere Toprak qui è molto difficile ma sarebbe molto bello riuscirci. Lottare con lui fino all’ultimo giro significa aver fatto un grosso step: l’anno scorso aveva vinto con un margine molto più ampio. Abbiamo fatto dei grossi miglioramenti e spero di essere ancora più competitivo oggi”.

C’è di che essere contenti per come è andata, le prospettive non erano buone dopo i modesti risultati nei test sulla stessa pista.

“Sì, non ero andato forte, quindi in questa settimana di pausa abbiamo lavorato tanto per arrivare pronti alla gara. Il duello con Toprak è stato molto bello, lui è sempre fortissimo. Io ho commesso degli errori in alcuni punti ma considerando come avevamo iniziato devo essere contento. Questa è una pista sulla quale lui si trova molto bene, come è stato per me in Australia, quindi batterlo qui sarà molto difficile. Ma ci proverò fino all’ultimo giro!”.

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