SBK Portogallo, si comincia con il segno di Rinaldi nelle FP1
Se il buongiorno si vede dal mattino ci sarà una bella lotta nel round Portogallo, 10ª prova del mondiale Superbike che si corre in questo weekend sulla pista di Portimao: già al primo turno di prove libere, le FP1, i piloti hanno girato ad appena 7 decimi dal record del circuito e ce ne sono 8 racchiusi in 1 secondo.
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SuperBike
Rinaldi davanti a tutti
Facile prevedere che i tempi scenderanno ancora parecchio mano a mano che verrà affinata la messa a punto. Intanto comunque la prima sessione si chiude con Michael Ruben Rinaldi e la Ducati davanti a tutti, ed è una gran bella notizia. Il romagnolo è carico e la ”Rossa” va forte, è ancora presto per sbilanciarsi ma è una gran bella notizia. Più lento di appena 0”117 è Garrett Gerloff, pilota ”indipendente” ma non nuovo a questi exploit nelle prime sessioni. La sua stagione finora è stata al di sotto delle aspettative, nei giorni scorsi l’americano ha spiegato che è stato per «una serie di variabili che non puoi controllare». Però lui va forte, ed è forte la sua squadra: aspettiamo curiosi…
La pista portoghese sembra fatta apposta per Toprak Razgatlioglu, piena di staccate mozzafiato da velocità elevate, e il turco ha risposto all’appello con il terzo tempo, a 0”284 dal vertice. Ma sono tutti lì: Jonathan Rea quarto a 0”391, e Alvaro Bautista quinto, un po’ più staccato, a 0”547. Nulla di significativo nelle prime battute di questo round, conta molto di più quanto dichiarato dallo spagnolo due giorni fa: visto il vantaggio in campionato può permettersi di rischiare di più per cercare la vittoria. Caso mai servisse...
Alex Lowes, Andrea Locatelli e Scott Redding chiudono il gruppo dei piloti a meno di un secondo da Rinaldi e tutto sommato la situazione rispecchia i valori in campo. È interessante però osservare che le Honda HRC di Xavi Vierge e Iker Lecuona, nona e decima, sono le più veloci in campo rispettivamente con 316,8 e 317,8 km/h, quando Rinaldi, Gerloff e Rea si sono fermatia a 313,2 km/h, Razgatlioglu a 312,3 km/h e Bautista solo a 308,7 km/h, valore che però la Ducati ufficiale di punta sicuramente supererà nei prossimi turni. Questo comunque dimostra che la velocità non è tutto, come del resto aveva ammesso lo stesso Lecuona spiegando che la sua moto può arrivare fin lì per il momento. Nei giorni scorsi la squadra ha provato delle modifiche ma serviranno solo per il 2023.
Facile prevedere che i tempi scenderanno ancora parecchio mano a mano che verrà affinata la messa a punto. Intanto comunque la prima sessione si chiude con Michael Ruben Rinaldi e la Ducati davanti a tutti, ed è una gran bella notizia. Il romagnolo è carico e la ”Rossa” va forte, è ancora presto per sbilanciarsi ma è una gran bella notizia. Più lento di appena 0”117 è Garrett Gerloff, pilota ”indipendente” ma non nuovo a questi exploit nelle prime sessioni. La sua stagione finora è stata al di sotto delle aspettative, nei giorni scorsi l’americano ha spiegato che è stato per «una serie di variabili che non puoi controllare». Però lui va forte, ed è forte la sua squadra: aspettiamo curiosi…
La pista portoghese sembra fatta apposta per Toprak Razgatlioglu, piena di staccate mozzafiato da velocità elevate, e il turco ha risposto all’appello con il terzo tempo, a 0”284 dal vertice. Ma sono tutti lì: Jonathan Rea quarto a 0”391, e Alvaro Bautista quinto, un po’ più staccato, a 0”547. Nulla di significativo nelle prime battute di questo round, conta molto di più quanto dichiarato dallo spagnolo due giorni fa: visto il vantaggio in campionato può permettersi di rischiare di più per cercare la vittoria. Caso mai servisse...
Alex Lowes, Andrea Locatelli e Scott Redding chiudono il gruppo dei piloti a meno di un secondo da Rinaldi e tutto sommato la situazione rispecchia i valori in campo. È interessante però osservare che le Honda HRC di Xavi Vierge e Iker Lecuona, nona e decima, sono le più veloci in campo rispettivamente con 316,8 e 317,8 km/h, quando Rinaldi, Gerloff e Rea si sono fermatia a 313,2 km/h, Razgatlioglu a 312,3 km/h e Bautista solo a 308,7 km/h, valore che però la Ducati ufficiale di punta sicuramente supererà nei prossimi turni. Questo comunque dimostra che la velocità non è tutto, come del resto aveva ammesso lo stesso Lecuona spiegando che la sua moto può arrivare fin lì per il momento. Nei giorni scorsi la squadra ha provato delle modifiche ma serviranno solo per il 2023.
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